A Jesolo la pizza d’oro 24 carati a 92 euro
di Marco Milano
La prima pizza d’oro arriva dalla laguna veneta. A Jesolo la pizzeria “Da Robert” sforna la regina della tavola a novantanove euro e il dibattito sulle pizze di lusso si arricchisce è proprio il caso di dirlo di una margherita con foglie d’oro. E così dopo favorevoli e contrari alle pizze esclusive, tra i sostenitori della pizza come “pietanza per tutti” e chi sostiene le tesi di Flavio Briatore, sul “tondo” più amato del mondo che nei suoi locali parte dai tredici euro ed arriva anche a sessanta se guarnito con esclusivo Pata Negra, intanto “da Robert” a Jesolo si sforna la “Pizza Mimi Regina d’Oro 24 Kt”. Nato a Bucarest ma veneto d’adozione ormai da trent’anni, Robert ha voluto portare una cucina creativa ispirata ad una scuola italo-rumena. Studioso ed esperto di frumenti e lieviti madre naturali, Robert ha fatto dell’approfondimento e l’aggiornamento del mondo delle pizze la sua mission tanto da puntare a formule sorprendenti, come quella della pizza d’oro.
Una scelta pioneristica visto che sembra sia la prima al mondo e di conseguenza Robert il primo pizzaiolo in materia, che parte dalla teoria che ormai l’oro è da tempo entrato a tavola, per sapore o semplice suggestione è impiegato in modo crescente su piatti e pietanze, in particolare nell’universo di dolci e cioccolati, ed era giunto il momento di fargli fare il suo esordio nel magico mondo della pizza. “L’oro commestibile si trova nelle civiltà antiche di molte parti di mondo – raccontano dal ristorante pizzeria Da Robert ‘Il sapore antico’ – nell’antico Egitto il pane farcito con polvere d’oro era considerato una prelibatezza e il prezioso metallo era considerato un alimento votivo, in Giappone, forse durante la stessa cerimonia del tè, nasce l’usanza di impreziosire il contenuto delle bottiglie di saké con fiocchi d’oro e realizzare piatti speciali ricoperti di foglie d’oro, usate anche nella pasticceria degli antichi Romani.
L’oro ricompare con scopo decorativo nelle tavole dei numerosi sfarzosi banchetti del Medioevo, periodo tradizionalmente considerato come oscuro, ma stranamente non nell’ambito della gastronomia, o per lo meno non tra le pochissime persone abbienti dell’epoca, la cui raffinatezza contrastava con la povertà delle masse. A distanza di migliaia di anni dalla prima volta in cui fu ingerito, l’oro commestibile è diventato una moda che sta spopolando in tutto il mondo, con impieghi molto variegati impiegando equilibrate amalgame di farine la cui formula risiede nella costante cura e ricerca di una levitazione ottimale, coniugata alla cottura perfetta”.
E così che nell’ottica di una cucina che da Robert “è una continua ricerca e sperimentazione gastronomica” nasce la pizza d’oro. Novantanove euro, dunque, per una pizza che insieme a fior di latte, pomodoro, burrata di bufala, è a base di un prodotto “perfettamente commestibile” e che per scopo alimentare “deve avere 23 o 24 carati – spiegano – caratura dei pezzi d’oro più puri, che, a differenza dell’oro di gioielleria, non rischiano di contenere altri potenziali metalli dannosi per la salute”. E a chi si chiede perché mangiare una pizza d’oro da Robert raccontano che “anche se privo di qualsiasi sapore a causa della sua estrema sottigliezza, coloro che hanno provato questa pizza unica nel suo genere racconta sicuramente di un’esperienza lussuosa, appagante per lo sguardo e per quel desiderio di sontuosità e ricchezza a cui molti non vogliono rinunciare”.
Ristorante Pizzeria Da Robert
Via Verdi 70 – Jesolo Lido (VE)