A Mormanno il 27 e 28 settembre si celebra il Bocconotto


Festa del Bocconotto di Mormanno

di Carmen Autuori

Convegni, show coking, laboratori, degustazioni in abbinamento con vini e liquori del territorio di uno dei dolci più diffusi della tradizione calabrese: sono i temi centrali della Festa del Bocconotto, organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Mormanno, lo splendido borgo compreso nel parco Nazionale del Pollino in provincia di Cosenza, sabato 27 e domenica 28 settembre.

Festa del Bocconotto, il programma

Sebbene sia diffuso in tutta l’Italia meridionale fino in Abruzzo, la versione mormannese, oggi Prodotto Agroalimentare Tradizionale oltre che De. Co, presenta delle caratteristiche peculiari date sia dalla forma ovale (ma esistono anche tondi o a canestrello) che negli ingredienti, confettura di uva o di ciliegie e amarene racchiusa in uno scrigno di pastafrolla realizzata con lo strutto.

Abbiamo chiesto a Catia Corbelli, conosciuta come l’Ostessa di Mormanno, che con il marito Francesco Armentano è alla guida della celebre Osteria del Vicolo, la storia di questo dolce e perché è così radicato nella tradizione mormannese.

Festa del Bocconotto, Catia e Francesco

<<Il dolce è sicuramente di origine conventuale – spiega Catia Corbelli- e se consideriamo che Mormanno fu consegnata nel 1101 da Ugo di Chiaromonte al vescovo di Cassano, come si evince dall’atto custodito presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, divenendo la residenza estiva vescovile, va da sé che si diffuse in maniera capillare tra la popolazione.

A dire il vero i bocconotti nascono con il nome di “varchiglie” che deriva dalla forma a barca degli stampi in cui venivano cotti ed erano farciti con un ripieno di mandorle e farina. Solo nel 1700 diventano Bocconotti, per la caratteristica di poter essere mangiati in un sol boccone. Di questo nome se ne trova traccia anche nel Cuoco Galante del Corrado che nella Cucina Teorico Pratica del Cavalcanti. In seguito, tale ripieno fu sostituito con quello a base di confettura perché più facilmente reperibile rispetto alle costose mandorle. Nel corso delle degustazioni, sperimenteremo gli abbinamenti del dolce con il Moscato di Saracena, con il limoncello, con il liquore alla liquirizia e alcuni amari territoriali>>.

Accanto al Bocconotto tradizionale, preparato nei numerosi stand ad opera dei migliori pasticcieri e produttori, all’ Osteria del Vicolo sarà possibile degustare le interpretazioni di Francesco Armentano, chef e patron, che omaggiano le macro aree dell’Alta Calabria, tutte realizzate con frutti reperibili in quella straordinaria dispensa a cielo aperto che si chiama Parco Nazionale del Pollino.

Festa del Bocconotto, il tradizionale

<<Le mie variazioni di Bocconotto nascono con l’intento di valorizzare i prodotti più autentici del territorio – spiega Francesco Armentano -, dalle ciliegie, alle amarene, ai fichi, alle noci.

Ad esempio, il classico con ciliegie e amarene ho pensato di arricchirlo con una riduzione di Magliocco, mentre il mio omaggio all’entroterra è rappresentato dal Bocconotto con frolla al cacao amaro e noci, ripieno di confettura di fichi e servito con una riduzione di Moscato di Saracena e per finire quello dedicato alla Sibaritide con la frolla aromatizzata alla radice di liquirizia, il ripieno a base di limoni di Rocca Imperiale e riduzione di Limoncello ottenuto da frutti della stessa varietà>>.

Festa del Bocconotto, le interpretazioni di Francesco Armentano

Nella serata di sabato 28 sarà, inoltre, possibile degustare il Bocconotto Gigante da Guinness Word Record in Piazza 8 Marzo.

La Festa del Bocconotto di Mormanno si preannuncia come un evento corale il cui obiettivo è quello di valorizzare un prodotto fortemente identitario che, grazie alla sinergia di produttori, attività ristorative e istituzioni, diventa un ulteriore volano di sviluppo per le aree interne.

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