Ais Comuni Vesuviani in visita da Viticoltori De Conciliis


Bruno De Concliis (Foto di Marina Alaimo)

di Marina Alaimo

Meglio tardi che mai, sono ben dieci anni che orbito nel mondo del vino e della sommellerie, eppure non avevo ancora visitato quest’azienda. Finalmente si è presentata l’occasione grazie alla visita organizzata dall’Ais Comuni Vesuviani diretta da Pasquale Brillante che ha visto l’adesione di appassionati e operatori.

Ammetto la grave mancanza augurandomi di tornarci ancora, troppo poco il tempo di una giornata per poter conoscere il lavoro accurato che vi si svolge e troppa la curiosità indotta dalla personalità vivace e colorata di sana follia di Bruno De
Conciliis.
Credo almeno di aver capito che notevole è il suo impegno nel dare massima dignità al lavoro del contadino e sopratutto nel lavorare la terra con grande rispetto nella piena consapevolezza di esserne parte integrale e che pertanto ogni abuso ci ritorna violentemente addosso proprio come un boomerang. Sicuramente i suoi vini esprimono il territorio di appartenenza, fatto di dolci colline che guardano verso la costa cilentana, di un clima caldo, con estati siccitose, difficoltà ben affontate dalla particolare natura del terreno, il flish cilentano dotato di una buona capacità di scambio, ma trovo sopratutto che siano espressione dell’uomo che li ha pensati e creati, sono non solo frutto della terra ma anche e principalmente frutto del pensiero, di chi sa osare e spingersi oltre.
Antece il bianco di spicco,di profonda personalità, seducente, prodotto da uve fiano con lunga macerazione sulle bucce, lieviti autoctoni e nessuna filtrazione, giallo dorato poco trasparente, intenso al naso, fieno secco, albicocca appassita, melone giallo e rosmarino, in bocca è quasi masticabile, di grande carattere con sottile tannicità, decisa freschezza e sapidità.

Foto ricordo del Gruppo Ais Comuni Vesuviani

Naima è il vino con il quale maggiormemnte viene identificata e ricordata l’azienda De Conciliis, prodotto con uve aglianico provenienti dalle cinque vigne più vecchie, dall’eleganza austera, discreta ed innata, mai ostentata, ho degustato l’annata 2005, rosso granato con riflessi violacei, naso intenso ed ampio, si esrpime inizialmente su note speziate di pepe, carrubo, china e cacao, poi i sentori fruttati di amarena arricchiti da una lieve balsamicità di menta secca. In bocca ha tannini decisi ma perfettamente maturi, buona vena acida e persistenza lunghissima.
Figlio del pensiero è decisamente Lato Oscuro, prodotto con uve aglianico fatte fermentare sulle bucce di fiano, il rapporto è di 15 a 1 quintali, per ora in vendita solo negli Stati Uniti, ho degustato l’annata 2006, molto stimolante, granato con unghia violacea e vivace uiminosità, al naso esordisce su note erbacee e di pepe verde, poi amarena e frutti di bosco, al sorso è dotato di freschezza straordinaria, tannini fitti ma piacevolissini.

Ed infine una piccola chicca, un pinot nero degustato direttamente dalla botte, un primo esperimento indotto dalla decisa voglia di approcciare a questo vitigno tanto difficile e tanto amato allo stesso tempo,croce e delizia dei produttori, allevato in un vigneto di recente acquisizione posto ad 800 metri, direi un inizio che promette buoni risultati.

Sede a Prignano Cilento,  Contrada Querce, 1. Tel. e fax 0974 831090.  [email protected]. D’Orta De Conciliis. Ettari: 4 di proprietà. Bottiglie prodotte: 12.000. Vitigni: aglianico, merlot. Viticoltori De Conciliis.Enologo:  Bruno De Conciliis, Ettari: 26 di proprietà. Bottiglie prodotte: 150.000. Vitigni: aglianico, fiano.

2 Commenti

  1. Bruno De Conciliis, insieme al suo alter ego Luigi Maffini con cui forma la classica coppia dei Dioscuri, è colui che ha inventato la viticoltura cilentana moderna; l’ha rilanciata, promossa, proposta, rivoluzionata.
    E’ stato il pioniere e il precursore, colui che ha fatto scoprire a tutta l’Italia l’enorme potenzialità di questa terra , ignorata e sconosciuta ai più (quando conduco serate di degustazione al nord dei nostri vini cilentani, mi chiedono spesso se io vengo dal Salento…). Bruno è l’enologo per antonomasia di questo territorio (non dimentichiamoci che nel 2006 è stato selezionato dall’AIS nella terna finale come migliore enologo nazionale). E poi, oltre che bravo e competente, è umile, schivo, pacato e disponbile sempre.
    La smetto qui, altrimenti su può pensare che…

I commenti sono chiusi.