Alessandra 2013 Fiano di Avellino Riserva docg Di Meo


 

Alessandra Fiano di Avellino 2013

Alessandra Fiano di Avellino 2013

Il Fiano di Avelino è un bianco di valore assoluto e può raggiungere vette ancora oggi inimmaginabili e assolutamente competitive. Gli sforzi che stanno facendo in questa direzione la Mastroberardino e Di Meo sono davvero encomiabili e resteranno nella storia della viticultura irpina perchè non solo confermano la longevità e le possibilità evolutive di questa uva quando ben coltivata e ben trasformata, ma anche della possibilità di avere un mercato di appassionati che non aspettano altro di bere dei Fiano che abbiano almeno cinque anni di vita con la totale affidabilità di essere nelle mani di un enologo sino a poco prima. Esce adesso il Fiano di Avellino Alessandra che noi abbiamo avuto il piacere di provare già due volte: da Casamare a Salerno e durante la degustazione del progetto Tempo di Di Meo in cantina.
Un Fiano di quasi dieci anni che spara una eccezionale frescheza capace di esaltare la complessità olfattiva e gustativa. Note piacevolmente agrumate e di mela matura, primi sbuffi fumé, al palato una bocca piena, lunghissima, con una chiusura assolutamente affascinante. Un vino finalmente messo al giusto prezzo, in rete si trova a 45 euro circa, che da valore ad una agricoltura di precisione e a un lavoro di cantina impegnativo, compreso lo stoccaggio per tutti questi anni. Il protocollo è decisamente semplice, lavorazione solo in acciaio. sosta sulle fecce nobili  sino all’imbottigliamento. Un piccolo grande capolavoro che, ne sono sicuro, potremo bere per i prossimi decenni godendo come i pazzi.

 

Sede a Salza Irpina (Av) – Contrada Coccovoni
Tel 0825 981419
[email protected]www.dimeo.it
Enologo: Roberto Di Meo
Ettari di proprietà 20, più 15 in gestione:
Bottiglie prodotte: 300.000
Vitigni: aglianico, piedirosso, fiano, greco, coda di volpe e falanghina.

Un commento

  1. Dopo qualche rosso di fama bevuto credo perché sennò si è aut nelle contrade del mondo forse complice la canicola ma sopratutto grazie a questo ed altri grandi Irpini è tornato a casa il gran capo riconvertendosi sulla strada(a quando anche da noi quella del vino?)del Fiano che pur essendo per tanti sempre e comunque a portata di mano può giocarsela alla pari con i grandi terroir perseverando però,come giustamente detto sopra, sulla via dell’estrema qualità senza se e senza ma FM

I commenti sono chiusi.