Anche a Capri i “Grandi Oli Slow”
![La presentazione della guida oli Slow Food](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2023/04/La-presentazione-della-guida-oli-Slow-Food-jpg-e1682144396846.webp)
La presentazione della guida oli Slow Food
di Marco Milano
La nuova guida “Slow Food agli oli extravergine 2023” presentata nei giorni scorsi a Tivoli nella particolare location del Santuario di Ercole ha “premiato” sei oli prodotti sull’isola azzurra, ad Anacapri, tutti componenti del circuito dell’associazione “L’Oro di Capri.
![Olio Il Cappero Orrico](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2023/04/Olio-Il-Cappero-Orrico-jpg-e1682144501414.webp)
Olio Il Cappero Orrico
In particolare a conquistare l’ambita nomination sono stati l’olio “Il Cappero Cru Pino” e “Il Cappero Cru I Fortini”, entrambi già oli del “Presidio Slow Food”, ora riconosciuti tra i “Grandi Oli Slow”, per le loro caratteristiche “di eccellenza, capaci di emozionare in relazione a cultivar autoctone e territori di provenienza, ottenuti con pratiche agronomiche sostenibili”. E sempre dalla terra dei Faraglioni sono ora entrati a far parte del “Presidio Slow Food” degli uliveti secolari le varietà “Cru Orrico” e “Mariosa”.
![I fortini di Orrico](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2023/04/I-fortini-di-Orrico-jpg-e1682144470882.webp)
I fortini di Orrico
Inoltre menzione speciale nella guida Slow anche per “Il Mulino” e “Il Pino” che sono sempre varietà di olio made in Anacapri. “Tutelare e promuovere l’olivicoltura italiana di qualità, un patrimonio di cultivar, paesaggi e cultura del Mediterraneo che difende l’ambiente e la biodiversità – ha spiegato Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia, in occasione della presentazione della guida – oltre alla Guida, Slow Food ha istituito già nel 2015 un progetto di tutela recentemente rinnovato nel nome e negli obiettivi.
![Olio Il Mulino](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2023/04/Olio-Il-Mulino-jpg-e1682144534464.webp)
Olio Il Mulino
Cuore del Presidio degli Olivi secolari è infatti la salvaguardia di questi olivi e il lavoro degli olivicoltori che si prendono cura di cultivar autoctone con il massimo rispetto del loro territorio, gestendoli senza fertilizzanti di sintesi e diserbanti chimici”. E dall’associazione “L’Oro di Capri” presieduta da Pierluigi Della Femina è stato sottolineato come “ciò è pienamente in linea con quel che viene perseguito da anni nei terreni dell’associazione, attraverso il lavoro e la supervisione di esperti di paesaggio, agronomi e ricercatori che sono riusciti ad individuare e valorizzare olivi centenari presenti nella fascia costiera occidentale dell’isola di Capri”.
![Le zone dell'olio Oro di Capri](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2023/04/Le-zone-dellolio-Oro-di-Capri-jpg-e1682144603327.webp)
Le zone dell’olio Oro di Capri
All’interno degli oliveti della zona di Pino, infine, proprio nei giorni scorsi si sono tenuti dei laboratori didattici con alcuni alunni e docenti dell’Istituto Comprensivo “Gemito” di Anacapri e delle scuole coinvolte nel progetto Erasmus Plus provenienti da vari stati europei, tra i quali Francia, Estonia, Spagna, mostrando loro le nozioni apprese sulle specificità della flora dell’isola e degli uliveti.