Andrea Migliaccio Executive Director – Culinary del brand Jumeirah
E’ il cuoco italiano più importante al mondo del momento
L’annuncio ufficiale è stato fatto da Ermanno Zanini, premiato lo scorso anno con miglior Hotel Manager da 50 Top Italy al termine di una serata memorabile al Jumeirah Capri Palace, una cucinata al bistellato Ristorante Olivo, del fantastico team di cucina con Davide Oldani, tornato sull’isola dopo 29 anni, quando aveva mosso i suoi primi passi. Andrea Migliaccio è il nuovo Executive Director – Culinary del brand Jumeirah. Mai nessun cuoco italiano ha assunto una responsabilità di queste dimensione: si parla di 32 alberghi sparsi per tutto il mondo e di oltre 400 ristoranti.
Nel suo nuovo ruolo, Andrea Migliaccio assume la guida delle attività culinarie a livello globale, con la responsabilità di sviluppare e implementare la strategia gastronomica del gruppo. Con un approccio orientato all’innovazione e alla creatività, promuoverà una cultura di eccellenza e collaborazione in tutte le cucine Jumeirah nel mondo. La sua visione sarà fondamentale per accompagnare l’evoluzione dell’identità culinaria del marchio, consolidando la posizione di Jumeirah come riferimento internazionale nell’alta ristorazione. A Capri gli investimenti continui nel campo della ristorazione hanno portato ad un risultato straordinario: il fatturato del food (in cui rientrano il gourmet, il Riccio, la trattoria aMaRe e Zuma) ha superato per la prima volta quello del resto delle attività confermando così una tendenza sempre più forte in tutto il Mondo in atto negli hotel.
Quando, al termine della cena, Zanini ha raccolto attorno ad un tavolo gli amici è stata visibile l’emozione e la soddisfazione di tutti. Il team del Capri Palace era già alle stelle per la serata con Oldani, subito è scoppiato l’applauso e i primi a congratularsi sono stato l’executive del Capri Salvatore Elefante e il resident dell’hotel Vincenzo Tedeschi.
Il Capri Palace è una vera e propria macchina da guerra, per fortuna dispensa piatti.
Migliaccio ha diretto l’Olivo dal 2011 confermando subito le due stelle di Oliver Glowig dopo essersi formato da Xavier Pellicer, a Plaza Athénée di Alain Ducasse, poi con Michel Roth, al Pellicano con il mitico Antonio Guida, poi all’Eden di Roma e in Svizzera.


