BaBu Dolce e Salato a Vicenza: quando salta il confine tra pasticceria e cucina
di Valentina Ruzza
Nel panorama enogastronomico italiano di fine 2025, sempre più saturo di format dichiaratamente ibridi ma spesso poveri di sostanza, esistono
realtà che riescono a trasformare l’idea di contaminazione in linguaggio gastronomico maturo. A Vicenza, BaBu Dolce e Salato rappresenta una di queste eccezioni virtuose: non un locale che affianca il salato al dolce per ampliare il target, ma un progetto coerente che ha fatto dell’equilibrio il proprio manifesto. È importante sottolinearlo: il progetto nasce nel 2021 dall’incontro tra Beatrice Busatta e Alberto Barbiero, ma affonda le radici in un percorso professionale tutt’altro che improvvisato. BaBu è il risultato di anni di formazione, esperienza e visione condivisa, non di
un’intuizione estemporanea o di una scorciatoia imprenditoriale.
Questo dato è centrale per comprendere la solidità del progetto e la sua capacità di durare nel tempo. Il percorso professionale di Beatrice Busatta è uno degli elementi chiave per leggere l’identità di BaBu.
Dopo le prime esperienze formative, ha lavorato a fianco di Lorenzo Cogo, assorbendo una visione culinaria contemporanea, colta e non
convenzionale, per poi affinare la tecnica pasticcera accanto a maestri come Denis Dianin e Iginio Massari. Un bagaglio che oggi non viene
ostentato come curriculum, ma interiorizzato e restituito in forma di progetto. BaBu non rincorre le mode: le osserva, le decodifica e le integra solo quando risultano funzionali al prodotto. Entrando in BaBu Dolce e Salato si percepisce immediatamente che la pasticceria non è intesa come esercizio estetico, ma come esperienza sensoriale completa.
La giornata gastronomica è costruita con una logica rara nel settore: dalla colazione, con brioche tradizionali e interpretazioni più
contemporanee, cinnamon rolls, pain au chocolat e girelle al frangipane, fino a una proposta che evolve con naturalezza verso il brunch, il
pranzo, la merenda e l’aperitivo, disponibili fino alle 21. Non esistono cesure forzate: ogni momento dialoga con quello successivo, mantenendo coerenza e identità. Il menu salato racconta con chiarezza la maturità del progetto. Accanto a grandi classici riletti con misura
– uova strapazzate con bacon croccante, avocado toast declinati in più versioni, pancakes dolci e salati – trovano spazio piatti che
guardano con disinvoltura a influenze internazionali e vegetali: katsu sando, taco di mais in versione Caesar salad, scotch eggs panate nel
panko, hummus di ceci con verdure al forno, fino ai piatti unici come il pollo al curry con riso basmati o il cavolfiore croccante su hummus. Una
proposta inclusiva, capace di parlare anche al pubblico vegano senza scivolare nella semplificazione. Il dolce resta il cuore pulsante di
BaBu, e lo dimostra uno dei prodotti più iconici del laboratorio: la frolla al cacao con caramello salato, arachidi tostate, ganache di
cioccolato fondente e crema al caramello, proposta sia in formato torta sia in monoporzione. È un dolce che convince per misura e profondità:
la dolcezza è controllata, la sapidità accompagna, la struttura sostiene. Non cerca l’effetto immediato, ma una persistenza elegante,
da pasticceria adulta. La stessa filosofia guida la produzione delle specialità stagionali e natalizie. Il panettone viene proposto nella
versione classica e in varianti come pera e cioccolato fondente, frutti di bosco e cioccolato bianco, pesca, ananas e rosmarino, dimostrando
come la creatività possa convivere con il rispetto della struttura tradizionale del grande lievitato. Dal 2025 BaBu ha introdotto anche il
pandoro artigianale, scelta tutt’altro che scontata, che richiede rigore tecnico e pulizia esecutiva. La cioccolateria completa il quadro
con tavolette, tartufini, schiaccianoci, torroni realizzati con ingredienti selezionati in Sicilia e una linea di biscotti stagionali
che rafforza l’identità del laboratorio. A fine 2025 le traiettorie che hanno attraversato il mondo della pasticceria sono ormai evidenti:
attenzione al benessere, alle alternative vegetali, alla sostenibilità, all’equilibrio tra tecnica e leggibilità. BaBu dimostra di aver
interiorizzato questi cambiamenti senza subirli. Qui l’innovazione non è mai un esercizio di stile, ma una conseguenza naturale della
competenza. BaBu Dolce e Salato non è semplicemente una pasticceria che “gioca” tra dolce e salato. È un progetto gastronomico consapevole,
nato da basi solide e cresciuto con coerenza, capace di parlare a un pubblico evoluto e curioso. In un’epoca in cui l’effimero domina,
BaBu sceglie la strada più complessa: quella della continuità e della visione. Ed è proprio per questo che, con discrezione, vince.
BaBu Dolce e Salato si trova a Vicenza, in Viale Trieste 207: un indirizzo ormai riconoscibile nel panorama gastronomico cittadino, aperto ogni giorno fino alle 21:30 (servizio cucina attivo fino alle 14:30 , punto di riferimento per chi cerca una proposta contemporanea che accompagna l’intera giornata, dalla colazione all’aperitivo.


