
di Virginia Di Falco
Una mia cara amica ha girato questa estate il Tirolo in lungo e in largo (non che ci volesse molto tempo per farlo, eh) e ha collezionato una serie di souvenir grazie a diverse piccole ma fiorenti aziende di trasformazione del maiale, principalmente di speck, che io adoro — come tutte le cose affumicate. Con l’ultimo pezzo rimasto in frigo ho provato a fare dei bucatini aiutandomi con cipolla e pecorino. Non avendo basilico fresco a portata di mano, ho optato per qualche aghetto di rosmarino (che con tutti questi sapori forti non ci stava male).
Ingredienti per 2 persone:
200 gr di bucatini
200 gr di speck (pezzo intero, da tagliare a julienne)
1 cipolla bianca fresca media
80 gr di pecorino grattugiato
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
pepe nero da macinare al momento, q.b.
un piccolo ciuffetto di rosmarino fresco
Mettere a bollire l’acqua per la pasta, avendo cura di non salarla soprattutto se lo speck è molto sapido. Lasciar andare le fettine sottili di cipolla in una padella con l’olio extravergine di oliva, facendole appassire ma non bruciare. Aggiungere lo speck tagliato a julienne e far rosolare insieme al condimento per un paio di minuti. Scolare i bucatini al dente, mantecare in padella con il pecorino grattugiato e qualche aghetto di rosmarino fresco. Se piace l’effetto cremina (a me no :)) aiutarsi con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Macinare, a piacere, del pepe nero al momento, prima di servire.
8 commenti
Laura
21 settembre 2012 - 15:33E’ una carbonara rivisitata e senza uova
virginia
21 settembre 2012 - 16:12Laura troppo buona. Ma la carbonara senza uova è una bestemmia, non una rivisitazione :) qui ho solo svuotato il frigo, anche se di ottimi prodotti :)
Antonio Scuteri
21 settembre 2012 - 19:51In effetti l’unico elemento in comune con la carbonara è la presenza della pasta, e neanche quella giusta :-D
Secondo me invece è una rivisitazione delle lasagne, ma senza lasagne, senza ragù e senza bechamelle :-D
virginia
21 settembre 2012 - 19:58Scootery: stai sempre a guarda’ er dettaglio :)
Lello Tornatore
21 settembre 2012 - 22:48No Virginia, non guarda il dettaglio, rimbrotta perchè è troppo affezionato…alla versione irpina ;-))
monica
21 settembre 2012 - 21:58Secondo me se la tua amica ti portava anche l’uovo verde delle galline tirolesi veniva davvero una grande carbonara!
carlotta
22 settembre 2012 - 13:52se usi speck fatto bene, non é mai troppo sapido.
gaspare
23 settembre 2012 - 23:05che poi lo speck è quella cosa che precedette il lardo di colonnata. un salume che negli anni 80, diciamo sul finire, era presente ovunque. tutti lo volevano, e quindi nessuno più ne sapeva riconoscere il vero sapore. misteri della fede gastronomica. amen
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