Campania Champagne: il Faro di Capo d’Orso riapre con la cucina del bistellato Andrea Aprea!


Andrea Aprea, Vun del Park Hyatt

Andrea Aprea. Due stelle Michelin

La notizia circolava da qualche giorno in Campania ma adesso pare che sia ufficiale grazie ad un accordo di tre anni a cui è stato dato il via libera da ambo le parti. Dall’8 aprile riapre il mitico Faro di Capo d’Orso, stella Michelin con un cambio nome: Il Faro di Capo d’Orso Andrea Aprea.
Si, proprio così, il bistellato cuoco napoletano scommette sul luogo magico appollaiato sulle rocce a picco sul mare per portare in Campania la sua cucina in un locale fine dining di circa 28 posti. Attenzione, questa scelta di co-branding si inserisce nei nuovi programmi dello chef che culmineranno con l’attesa apertura milanese, ormai prevista per la fine di maggio che costituirà un vero e proprio tempio del gusto con bistrò e ristorante gourmet.
In Costiera la cucina di Andrea Aprea sarà curata da uno dei suoi uomini di fiducia, un po’ come ha fatto Cannavacciuolo a Tizzano di Vico Equense, che avrà il compito di difendere la stella conquistata da Pierfranco Ferrara e mantenuta da Francesco Sodano. Sarà una brigata nuova che esprimerà la cucina mediterranea di Andrea Aprea, che resta concentrato sull’apertura di Milano dove invece avrà il compito di confermare le due stelle Michelin conquistate al Vun del Park Hyatt.
Dopo una lunga gavetta all’estero, Andrea Aprea ha conquistato la prima stella nel 2011 e la seconda nel 2018. Lo scorso maggio la decisione di lasciare il Park Hyatt per una nuova impresa che inizialmente era prevista a gennaio 2022 ma che, come tutte le cose, ha subito qualche mese di ritardo.

Il Faro di Capo d'Orso, la vetrata sull'infinito

Il Faro di Capo d’Orso, la vetrata sull’infinito

Campania Champagne, è davvero un momento magico della regione dopo la pioggia di stelle del 2021, negli stessi giorni l’Hotel Caruso riapre con lo stellato Cristoforo Trapani: come è noto, la catena Belmond riconsidera l’importanza dell’impegno gastronomico in tutti i suoi hotel sparsi per il mondo e a Ravello ha voluto uno stellato sperando di poter finalmente conquistare la stella che lo metterebbe al pari con Palazzo Alvino e Villa Cimbrone.
Altri movimenti sono in corso, come per esempio l’arrivo di Edoardo Estatico a Capo Lagala e il clamoroso trasferimento del panzer Christoph Bob a al caffè Napoli di Castellammare. Ma non è tutto: altre aperture sono in corso con altri rientri di cuochi campani che hanno conquistato le stelle Michelin in giro per l’Italia

Complessivamente la Campania con 40 ristoranti stellati e otto bistellati, è la seconda regione italiana dopo la Lombardia mentre la provincia di Napoli è in assoluto la prima per numero di stelle. Un movimento che, anche alla luce di  queste notizie, è ben lungi dall’essersi fermato con buona pace di chi aveva ragliato sulla crisi della cucina Mediterranea.

Un commento

  1. Evviva la Campania stellata! in bocca al lupo ad Andrea Aprea !:)

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