Carloforte, Osteria della Tonnara. Da Andrea


Osteria dellla tonnara, la sala

di Romualdo Scotto di Carlo

Pura materia prima per Andrea, per venti anni in cucina dal più conosciuto Nicolò.
Si comincia con un ricco misto dello chef, col quale arrivano in sequenza un involtino di melanzana, una saporita insalata di tonno cetrioli e pomodori sulla galletta carlofortina, un carpaccio di pesce spada ripieno di tonno, delle sardine su sfoglia di peperoni, gamberi in tempura e, per finire, sua maestà il tonno e il suo mosciame: piatto ricco e sapido, in cui la cucina mette poco mano, come un po’ in tutta la batteria di antipasti.

Piatto forte, proposto fuori carta, la lasagna bianca di tonno al pesto, opulento per quantità –ci si mangia in tre con una porzione!- ma anche per pesantezza.

Il tris di sarde

Più fresco e leggero il condimento della “fresina di Andrea”: olive verdi, olive nere, capperi, grana e pecorino con limone tagliuzzato a chiudere. Nato in casa, ci dice Andrea, per accompagnare la “fresina” della Voiello e, una volta uscita questa di produzione, adattato ad una tagliatella della De Cecco: hanno la passione per le trafile napoletane qui, visto che si fanno arrivare persino la pasta della Faella. Peccato che la tagliatella sia inadatta al sugo, rimanga impettita per suo conto e schivi del tutto il condimento: chissà come sarebbe andata con una pasta corta…

Il tonno

In carta anche spaghetti alla bottarga di tonno di Carloforte, i cassulli alla carlofortina (ancora una volta pomodoro, tonno e pesto, simbolo della perenne fusione tra Sardegna e Liguria che si vive a San Pietro) e la Bobba suprema di fave.

Ma passiamo decisi ai secondi, dove, manco a dirlo, il tonno la fa da padrone: arrosto o con la sua ventresca. Poi pesce del giorno e.. tutto il resto e’ noia…!

Detto di una carta dei vini con poche etichette, tutte sarde, e di bicchieri che fanno tanto pensione d’altri tempi, rimane da citare l’unico dessert della casa: lo fa una pasticceria del posto, è la cassata carlofortina –cioccolato bianco a ricoprire un corpo di ricotta- ed avrebbe meritato di uscire un po’ prima dal frigo. Conto sui 50 euro.

Corso dei Battellieri 36
Carloforte
Tel. 0781.855734
www.liguresarda.it
[email protected]

10 Commenti

  1. la notizia piu’ importante è che romualdo “driver ” di carlo, detto scotto per via della consistenza della pasta quando arriva a casa :-)) ( non è colpa delle gentile signora ma sua. chiama dall’ufficio con il classico “butta la pasta sto arrivando ” ma poi si perde e il risultato dello spago è ovvio) dicevo la notizia è di essere riuscito sa dio come e con quante ore di navigazione a prendere terra in quel di carloforte

    soldini ci avrebbe fatto due o tre giri del mondo. il resto, appunto, con rispetto della sicura splendida materia, mi pare proprio …. noia .

  2. Lascio a Gianfi spazio per il driver Scotto. Se capisco caro Carlo le cose emtine vannomeglio. Per la pasta e’ Questione di trafila anche con le trenette. Di bronzo di bronzo abbasso il teflon

  3. Toh, il tonno. Proprio ieri su queste pagine, s’è scritto di Cetara e delle difficoltà che quella flotta di pescherecci sta incontrando per le limitazioni alla pesca del tonno. Anzi si scrive che praticamente la campagna di quest’anno tra maggio e giugno nemmeno è iniziata.
    Sicuramente le restrizioni si riferiscono al tonno rosso (tra l’altro sembra che quello che si pesca prende direttamente la strada dei mercati asiatici), ma mi chiedo da un lato se riguardano tutti i tipi di tonno e dall’altro come a Carloforte affrontano il problema delle restrizioni e come viene presentato quello che RSC (Romualdo Scotto di Carlo) definisce “sua maestà il tonno”.
    Oh son domande, per discutere e imparare, non ho tempo per cercare su gugol e tantomeno vorrei apparire rompiglione :-)

    1. Chiedo scusa a Fabrizio per il ritardo con cui gli rispondo: il giro in Sardegna mi ha tenuto un po’ lontano dal web. Una settimana a Carloforte è un vero stage sul tonno e, quindi, posso garantirgli che Carloforte non risente in alcun modo delle restrizioni ala pesca del tonno rosso. Queste riguardano, infatti, la pesca in mare aperto, fatta dai pescherecci.

      La tonnara è, invece, considerata un metodo di pesca tradizionale e non rientra nelle quote fissate dalla UE. In questo caso il tonno viene aspettato al passaggio, “di corsa” appunto, e le reti vengono scambiate dai pesci per un prolungamento della costa. Da considerare, poi, che la tonnara viene calata una sola volta all’anno, appunto tra maggio e giugno, e che le maglie larghe e controlli rigorosi non consentono di catturare tonni di peso inferiore ai 30 chili. Per quest’anno, insomma, parliamo di non più di 5000 esemplari pescati. L’unico problema, insomma, è che per mangiare sicuramente il tonno di Carloforte bisogna andare sin là, non oltre la prima metà di agosto, altrimenti bisogna programmare un viaggetto in Giappone!

  4. mi puo’ spiegare il perchè di una recensione cosi’ severa e cattiva su una persona che si “fa un mazzo cosi'”dall’età di 11 anni a lavorare nei ristoranti e la cui esperienza lavorativa non è solo quella citata da lei (nicolo) ma ha anche gestito con successo l’Hotel Galman con l’annesso Ristorante “Da Andrea”ai Pescetti(vada a leggersi le guide di Gambero Rosso 2004-2005..) …e Lei arriva ad Agosto ,entra in un’osteria a conduzione familiare dove la lasagna che lei ha cosi’ disprezzato costa una mattinata intera di lavoro(sfoglia fatta a mano…..)dove Andrea Rosso lavora dalle 09:00 alle 02:00 del mattino staccando solo un’ora per una doccia ma a lei cosa gliene frega se uno è costretto a lavorare tanto per pagare l’affitto,la gestione,i dipendenti……se anche se vive a due passi dal mare non e’ riuscito un giorno dico un giorno a farsi un bagno in mare ….lei sarà un Dottore,sarà un laureato ma ha dimostrato in questo caso di non avere nessun rispetto di chi lavora con serietà e con tanta fatica,senza parlare del commento del tutto gratuito sui bicchieri,sul vino e anche sulla foto che ritrae la cameriera “ignara del tutto,anche qui mi chiedo perchè dei colleghi pubblica le foto posate CHE DELUSIONE….

    1. Questo commento credo sia paradigmatico della reazione errata che hanno taluni ristoratori -ed i loro “tifosi” locali- dinanzi alle recensioni o ai semplici racconti di appassionati, quale era questo mio breve appunto di agosto.
      Il lavoro, i sacrifici, l’esperienza, i costi: tutto giusto e sacrosanto ma, ovviamente, ci sono dietro ogni ristorante e dietro ogni azienda. Non si traducono, però, come è evidente, negli stessi risultati e questo va registrato e segnalato. Andrebbe anche tenuto in conto dai ristoratori, quale stimolo costruttivo, fornito senza mai mancare di rispetto a chi lavora, cosa che credo di non aver mai fatto. Che la visita fosse, però, fatta ad agosto non mi pare una valida scusante: quelli estivi sono i mesi che più interessano ai turisti, che peraltro pagano allo stesso modo in ogni periodo dell’anno.
      Ciò detto, l’”Osteria della Tonnara” rimane un buon indirizzo per la cucina carlofortina. Decisamente al di sopra di tanti ristoranti turistici dell’isola -e per questo merita la segnalazione e la presenza su questo sito- ma decisamente un gradino sotto rispetto ad altri suoi colleghi.

  5. naturalmente cancellerà il tutto e dall’alto della Sua cultura non si preoccuperà neanche di rispondere

    1. cancellare un post così “british” ed evidentemente alieno da “simpatie locali”? anche se potessi non lo farei mai!

  6. Niente da dire sui colleghi che meritano tantissimo l’Osteria della tonnara non ha nei suoi obiettivi quello di “salire piu’in alto degli altri”.L’obiettivo,dell’Osteria è la soddisfazione del cliente ,dunque, ben vengano i consigli,le critiche e i suggerimenti pero’ sarebbe stato bello parlarne faccia a faccia, serenamente e non trovarli cosi'”sparati”in internet senza poter replicare(le avevo già scritto altre 2 volte tutte 2 ignorate e non pubblicate e dunque alla terza volta è logico che i toni cambiano)
    Cio’ non toglie che la sua critica sarà sicuramente stimolante e costruttiva e se si troverà a ripassare da Carloforte sarà un piacere accoglierLa nel nostro locale

    Cordialmente Maddalena Rosso

    1. Il sistema worldpress modera in automatico il primo intervento e lo blocca. Nei due interventi a cui lei fa riverimento i toni erano un po’ offensivi nei confronti del recensore e dunque non si è ritenuto farli passare, anche perché anonimi.
      in questo caso, dove la critica è entrata nel merito con argomentazioni, non c’è stato alcun problema
      Questa è un sito dove si cerca, pur nella diversità di opinioni, di discutere civilmente

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