Coda di Volpe, le dieci etichette da non perdere secondo il Mangia&Bevi 2024


coda di volpe

1-Coda di Volpe Irpinia dop 2020
Perillo
A volte capita che accendere i riflettori su vini di poche bottiglie può essere controproducente per chi li ama. Fatto sta che è difficile per Michele resistere alla pressione del mercato quando per tanto tempo ne abbiamo scritto le lodi. Così sempre in ritardo esce, ma con meno anni. Stavolta vi possiamo parlare della 2020 appena uscita. Il nostro consiglio è conservare il più possibile questi capolavori perché veramente l’evoluzione nel corso degli anni supera oltre immaginazione.
www.cantinaperillo.it

2-Coda di Volpe 2022 Sannio dop
Fattoria La Rivolta
Impossibile trovare un motivo, ma il fatto è che la Coda di Volpe di Paolo Cotroneo è sicuramente sempre molto buona, conferma la vocazione naturale per questa uva a cui ha dato sempre tanto lustro e che regala enormi soddisfazioni agli appassionati quando si conserva per alcuni anni. Continuiamo ad aprire vecchie bottiglie e la Coda, come tutti i suoi bianchi, registrano una piacevole evoluzione nel tempo. Siamo convinti che questo millesimo regalerà moltissime soddisfazioni, già adesso è ricco, elegante, lungo. Una bella interpretazione di Vincenzo Mercurio.
www.fattorialarivolta.it

3-Bianco di Bellona Coda di Volpe 2022 Irpinia doc
Tenuta Cavalier Pepe
Nessuna azienda più di questa condotta da Milena Pepe crede nella Coda di Volpe. Talmente bianco di territorio da essere piantato con decisione quando il padre Angelo, proprietario di ristoranti a Bruxelles, ha deciso di avviare l’azienda agricola nei luoghi di origine. In passato abbiamo svolto una verticale che ha confermato la longevità di questo vino arrivando sino alla 2006. Questa ultima versione è sicuramente ai suoi primi passi, ancora molto fresca e piacevole. Buono il corpo, bella la sapidità, interessante la chiusura. Un bianco da aspettare almeno un anno.
www.tenutacavalierpepe.it

 

4-Coda di Volpe Jenn’emois 2022 Sannio doc
Ciabrelli
Sempre meglio i vini di Tonino Ciabrelli, piccolo viticoltore di Castelvenere. Una svolta avvenuta qualche anno fa che regala pulizia ed essenzialità alle bottiglie, soprattutto quelle con i vitigni del territorio come appunto la Coda di Volpe. In questo millesimo floreale e fruttato al naso, sapido e piacevole in bocca di conferma una linea, secondo noi vincente, che punta alla semplicità e si tiene al tempo stesso lontana da ogni nota dolce ruffiana. Una rotta per fortuna ormai seguita da quasi tutti in Campania, soprattutto per quanto riguarda i vini bianchi.
www.ciabrelli.it

5-Coda di Volpe Mariu 2022
Sorrentino
Non può che piacerci questa esecuzione di Sorrentino, una piccola azienda biologica che vede tutta la famiglia al lavoro alle falde del Vesuvio. Attenzione ai due vini simbolo del territorio sempre ben centrati da una vinificazione attenta e puntigliosa che tiene conto delle caratteristiche delle uve. La nota di questa Coda vesuviana è segnata soprattutto dal un bel naso florale ampio e piacevole. Al palato si mantiene il tono sapido con una chiusura amara che lo rende molto efficace negli abbinamenti con le ricette della tradizione di mare e di orto.
www.sorrentino.vini

6-Janare Coda di Volpe Sannio 2022 dop
La Guardiense
Lavora sempre alla grande questa cantina sociale dotto la guida di Riccardo Cotarella. Un riferimento assoluto per il territorio sannita e la Campania che consente, grazie agli oltre mille ettari di proprietà dei soci, di avere sempre alta qualità in cantina e di tutelare le piccole produzioni. In questo caso è sicuramente positiva la scelta di conservare la Coda di Volpe che si presenta floreale, dotata di buona acidità, davvero un’ottima esecuzione di questo vitigno che soprattutto nel Sannio soffre della “concorrenza” della falanghina. Ottima sulla cucina contadina.
www.laguardiense.it

7-Coda di Volpe 2021 Irpinia doc
Di Prisco
Più che viticultore, Pasqualino Di Prisco è un ottimo vinificatore. Da anni segue i suoi conferitori e riesce sempre ad ottenere il meglio, del resto i bianchi sono sempre una sorpresa piacevole nei tempi medio-lunghi perché c’è attenzione e capacità di attendere. Anche la Coda di Volpe va sempre aspettata un po’. Buona frutta al naso e in bocca, sapidità e buon corpo fanno da corredo. La spendiamo sulla cucina dell’orto irpini, sui prosciutti del territorio, anche sugli splendidi fiordilatte della vicina Montella. Impareggiabile rapporto tra qualità e prezzo.
www.cantinadiprisco.it

8-Coda di Volpe Irpinia 2022 dop
Tenuta del Meriggio
Debutto per questa azienda voluta da un imprenditore di un altro settore. Doppio plauso allora per la volontà di riproporre questo antico vitigno quando un po’ tutti son concentrati sugli altri bianchi principali. Ottima esecuzione, sottile ed elegante, con un naso agrumato e floreale nelle prime battute, tanta verve acida al palato in una cornice sapida e con il finale amarognolo. Davvero una bottiglia che entra di diritto nelle dieci che consigliamo con la dritta di serbarla bene almeno un annetto, quando cioè si esprimerà in modo migliore perché più equilibrato.
www.tenutadelmeriggio.it

9-Coda di Volpe 2021 Sannio doc
Elea Catalano
In contrada Montepino di Benevento la famiglia di Elena Catalano, che da alcuni anni anche per l’impulso delle giovani leve (i figli Alessandro e Giovanni Russo) ha dato il via ad un interessante progetto. Un progetto che si fa forte delle uve che fino al 2013 venivano conferite. Uve falanghina, coda di volpe e aglianico prodotte dai filari che, a macchie alternate con altra vegetazione, finiscono per abbracciare le mura della bella masseria. La regia in cantina è affidata all’enologo Alessio Macchia, con i lavori futuri che dovrebbero portare a dotare l’antica struttura degli spazi necessari alla vinificazione in loco. Nel calice un bel colore con tonalità di giallo marcate, frutto di una raccolta avvenuta nei primi giorni di ottobre. Il colore potrebbe far pensare ad una beva stancante, invece il vino è scattante fin dal suo primo ingresso in bocca, sorretto da una spalla acida che non abbandona mai la beva. Dinamico, bello sapido, di buona materia.
www.elenacatalano.it

10 -Lunajanca 2022 Beneventano Igt
I Borboni
Non poteva mancare in questa rassegna la tradizionale etichetta di questa bella realtà aziendale di Lusciano, in provincia di Caserta. Da sempre, infatti, la famiglia Numeroso hanno tenuto questo vino fermo nel loro catalogo e il risultato anche di questo millesimo è decisamente appagante e positivo. Buona freschezza, frutta e sapidità al palato ne fanno un bianco abbinabile e gradevole. L’unico esempio di Coda di Volpe vinificata in purezza in provincia di Caserta con ottimi risultati che resistono spavaldamente anche allo scorrere del tempo.
www.iborboni.it

 

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