Consegnato a Vincenzo Pagano il premio alla satira 50TopPizza


Vincenzo Pagano

La consegna del premio dei curatori a Vincenzo Pagano

Quando ero giovane uno dei nostri slogan, claim oggi in milanese, era: “una risata vi seppellirà”.
E in un mondo come quello della pizza, carico di milioni di euro e tonnellate di odio, dove ultimamente si producono più screenshot che margherite, la saga creata da Vincenzo Pagano, la Guerra delle Pizze, ambientata in una non meglio identificata epoca imperiale romana, certo un po’ prolissa,  è stato sicuramente il modo più civile e divertente di criticare 50 TopPizza cogliendone gli aspetti e i contorni comici e incomprensibili visti da fuori l’Asse Mediano, primo fra tutti il rancore inesauribile che ogni pizzaiolo ha per il suo presunto nemico. Un atteggiamento infantile che coinvolge quasi tutti ad ogni livello e che solo l’esistenza delle associazioni Avpn e Apn contribuisce a calmierare e ad equilibrare.
Ecco perché come curatori abbiamo deciso di consegnare a lui il Premio Satira riconoscendogli, pur nell’ambito di divergenze e diversi punti di vista su tante cose, di essere rimasto nei limiti della deontologia professionale oltre che naturalmente del diritto di critica sancito dalla Costituzione che vecchi  e nuovi miliardari vorrebbero abolire per farsi raccontare solo da chi pagano confondendo così infomazione e comunicazione aziendale. E comunque grati, e non è una battuta, per aver contribuito non poco a far crescere l’attesa per la serata finale come solo la Michelin può fare in Italia.
Prima sorpresi e un po’ incacchiati, poi divertiti e lusingati di esserne i protagonisti, abbiamo ricordato a noi stessi che se crei una cosa sfigata nessuno ti calcola nel bene come nel male. 50 TopPizza invece ha occupato la scena estiva come sempre ed è destinato ancora a far parlare di se. E a sfottò si risponde con sfottò.
Pagano, benché invitato, non era venuto alla premiazione dichiarando di preferire la prima fila degli ombrelloni della sua amata Acciaroli a quella del Mercadante.
Ed è qui dunque, che dopo una lauta cena in puro stile Trimalcione Al Veliero dei fratelli Esposito, grandissimo posto di materia prima, che abbiamo consegnato la maschera di Pulcinella bagnata in argento di Lello Esposito davanti al forno di lavoro estivo di Giuseppe Pignalosa, riempendo le chat di Messanger e di Wazapp di mezza Italia.
Un piacevole intermezzo cilentano prima di rituffarci nella mischia, nel quale abbiamo discusso della possibilità di creare il governo Ursula nel Mondo Pizza e tramato un paio di complotti di cui presto si vedranno gli effetti. :-)
Perchè il mondo pizza, ma direi la nostra Italia, ha bisogno di sorrisi, messaggi belli e positivi e soprattutto fuori dalle beghe e dalle paranoie che in alcuni casi hanno raggiunto davvero vette altissime e inconfessabili.

Con Vincenzo ci siamo visti ad Acciaroli, state certi invece che con qualche altro storyteller pizzaiolo e non, l’appuntamento è in Tribunale.