Pasta&Basta, la festa a Gragnano per celebrare la Igp


il dibattito sulla pasta nella Chiesa del Corpus Domini a Gragnano

di Dora Sorrentino

La stampa estera tiene a battesimo la neonata Igp di Gragnano: la pasta. Giornalisti stranieri e i protagonisti che hanno reso possibile questo grande riconoscimento tutto campano si sono incontrati nella Chiesa del Corpus Domini a Gragnano, invitati dal presidente del Consorzio Gragnano Città della Pasta, Giuseppe Di Martino, per festeggiare questa grande conquista, ottenuta con non poca fatica. Il marchio, riconosciuto lo scorso dicembre dalla Commissione Europea, garantisce qualità e sicurezza ad un prodotto che ha oltre cinquecento anni di storia. L’iter burocratico è stato lungo ed impegnativo, ma grazie soprattutto alla caparbietà di Giuseppe Di Martino ed al sostegno delle istituzioni, tutto questo è stato reso possibile.

Benvenuta Igp

Esattamente dieci anni fa Laura La Torre, direttore generale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, insieme ad un team costituito da Rosario Lopa del Mipaaf, l’agronomo Vincenzo Scola, il dirigente Direzione Qualità Mipaaf Roberto Varese e naturalmente Di Martino, ha pensato bene di proporre l’Igp per la pasta di Gragnano, un grande patrimonio unico nel suo genere. Non determinati formati, ma tutta la pasta doveva avere la sua indicazione geografica protetta. Ad oggi, Gragnano provvede al 14% dell’export di pasta in Italia, è uno dei maggiori prodotti venduti all’estero. I Monti Lattari sono un paradiso incontaminato del nostro territorio, da lì proviene l’acqua, elemento fondamentale e caratteristico per la pasta di Gragnano. E l’Igp della pasta di Gragnano è un vero riscatto morale per la nostra regione, che vive un momento difficile. La comunicazione massimalista purtroppo non aiuta, dove c’è qualcosa che non funziona, anche tutto il resto ne paga le conseguenze. Ed è proprio per questo motivo che, a sorpresa, Giuseppe Di Martino ha tirato fuori il suo asso nella manica, nominando la stampa estera ambasciatrice della pasta di Gragnano nel mondo.

Giuseppe Di Martino

Dopo il dibattito, che ha visto anche l’intervento tramite collegamento da Bruxelles di Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, i giornalisti sono stati guidati alla scoperta delle bellezze di Gragnano, dal presepe del maestro Pasquale Cesarano, ricavato all’interno di una grotta, alla valle dei mulini, alla chiesa di Santa Maria Assunta a Castello, fino ad arrivare ai pastifici facenti parte del Consorzio.

il presepe del maestro Cesarano

L’evento Pasta&Basta ha visto come protagonisti anche i cinque consorzi campani e la condotta Slow Food Monti Lattari.

la pasta di Giulio Coppola

 

la pasta secondo Alberto Fortunato

Inoltre sabato sera, in piazza Marconi, un bagno di folla ha assaltato gli stand dove gli chef Giulio Coppola, del ristorante La Galleria di Gragnano, Giuseppe Daddio, della scuola di cucina Dolce e Salato di Maddaloni, Lorenzo Principe, del ristorante Luna Galante di Nocera Superiore, e Alberto Fortunato, de La Bettola del Gusto di Pompei, hanno interpretato la pasta in uno show cooking tutto da gustare.