Fiix rosso 2007 Paestum IGT | Voto 81/100


I vigneti

CANTINA RIZZO

Uva: aglianico e merlot
Fascia di prezzo: da 9 a 11 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

VISTA 5/5- NASO 25/30 – PALATO 25/30 – NON OMOLOGAZIONE 26/35

Gioi o Felitto? Chi ha inventato per primo il vero fusillo cilentano? Il dilemma è di non facile soluzione e la querelle, pertanto, resta comunque aperta. Anche se ormai giova sottolineare che il primato della continuità spetta proprio a Felitto, perché a Gioi è da un bel po’ di anni che la sagra estiva di questa famosa pasta locale tirata a mano è rimasta al palo per problemi economici, burocratici ed organizzativi. Ad abundantiam, il fusillo di Felitto, paese alle pendici del monte Chianiello e vicino alle spettacolari gole del fiume Calore, ha una forma un po’ diversa rispetto a quello gioiese. Ma, comunque, non è questo il motivo che mi spinge ad interessarmi a questo territorio, bensì devo andare alla scoperta della Cantina Rizzo.

Gianvito e Mariarosaria Capozzoli, che sono i figli della proprietaria signora Antonia da cui prende il nome l’azienda,
sono rispettivamente enologo ed agronomo il primo e ingegnere, responsabile del marketing e della comunicazione aziendale la seconda. Sono giovani capaci ed intraprendenti che hanno deciso di mettersi in proprio dal 2004. Prima di questa data il loro padre Costantino, attivo dal 1970,
per anni ha conferito le uve alla vicina Cantina Sociale di Castel San Lorenzo. La produzione vitivinicola, allocata oltre che nel comune di Felitto anche nella vicina Laurino, è alquanto minimalista con il top wine espresso dalla bottiglia denominata “Il canto della vigna” con solo Aglianicone. Clone del più famoso e lodato Aglianico, alquanto raro e presente in questo territorio della Valle del Calore e in parte nell’Alto Casertano e nel Vulture. Invece, nel frangente voglio interessarmi all’etichetta denominata Fiix, nome che si rifà all’antica accezione del paese di Felitto, che vuol dire “felce”, pianta che abbonda in questa zona.

Il Fiix

Il millesimo preso in esame è il 2007, confezionato con preponderanza di Aglianico e saldo di Merlot. I vitigni sono allevati sul classico terreno cilentano ricco di calcare e di argilla, con il sistema a guyot e uve vendemmiate nella seconda e terza decade di ottobre. La fermentazione e la macerazione avvengono in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata, per passare poi alla fase d’invecchiamento per dodici mesi in barriques di primo e secondo passaggio e completare l’elevazione del vino in bottiglia. Alla fine la gradazione alcolica arriva a toccare addirittura i 15 gradi!

La barricaia

Nel bicchiere risalta subito un bel colore rosso rubino con riflessi porpora. I profumi che salgono al naso sono intensi e ricchi di piccoli frutti di bosco come le more e il ribes e poi ancora ciliegia e confettura di prugne. In bocca sprigiona una tensione gustativa con buona morbidezza, aromi speziati e tannini perfettamente levigati. Il finale è abbastanza lungo e godibile. Da spendere su paste al sugo di carne, agnello alla brace e formaggi stagionati. In conclusione, quindi, ottimo vino davvero. Prosit!

Enrico Malgi

Sede a Felitto (SA) – Via San Martino, 16- Tel. 0828/945029 – Fax 1782/268252 – [email protected]www.cantinarizzo.com – Enologo: Gianvito Capozzoli – Ettari di proprietà: 6,5 – Bottiglie prodotte: 15.000 – Vitigni: Aglianico, Aglianicone, Merlot e Fiano.

4 Commenti

  1. Ricambio gli auguri pasquali a te e famiglia con sentito affetto e poi ti dico che il fusillo cilentano è quello più buono e più famoso, chiedi in giro. Abbracci.

  2. Questo video l’avevo già visto carissimo Lello. E comunque, al di là dela diatriba enogastronomica Irpinia-Cilento, resta il fatto che i fusilli che fa tua moglie Flavia sono i più buoni del mondo. A proposito, quando me le fai assaggiare?
    Rinnovo gli auguri di Pasqua a tutta la tua famiglia.

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