Filari ad Angri: la forza delle donne e la rinascita della terra in un rifugio tra i vigneti
di Ornella Buzzone
Ci sono donne che, anche quando la vita le piega, trovano la forza di rialzarsi. Donne che trasformano le cadute in rinascite, le difficoltà in nuove direzioni, la fragilità in bellezza. Marcella è una di loro.
Restauratrice per vocazione, ha trascorso anni tra mercatini e pezzi unici da recuperare, ridando vita a mobili antichi e tappezzando divani con nuove stoffe, alla ricerca costante di bellezza dove gli altri vedevano solo usura. Le sue mani parlavano il linguaggio della creatività. Poi è arrivata la malattia, il braccio che non risponde più come prima, la quotidianità che cambia. Ma Marcella non si arrende: si reinventa.
Il giardino della casa di sua madre – un òòpiccolo vigneto di circa mille metri – diventa il luogo della sua nuova storia. Con la scusa di organizzare la festa dei diciott’annidella figlia, immagina un evento diverso dal solito: tavolate tra i filari, luci soffuse, cibo preparato da lei, un’atmosfera semplice ma magica. La festa è straordinaria, indimenticabile. Da quel giorno iniziano a contattarla: compleanni, cene aziendali, serate tra amici, eventi privati. Nascono così le notti di San Lorenzo, il Solstizio d’Estate, cene intime immerse nella natura. Il vigneto prende vita, diventa un luogo ricercato, un’esperienza.
Ma Marcella non si ferma. Vuole dare di più. Vuole che quel vigneto non sia solo un palcoscenico per eventi, ma un rifugio vero, dove le persone possano fermarsi, respirare e ripartire.
Ed è proprio da questo desiderio che, ad Angri, ai piedi dei Monti Lattari, nasce Filari: un piccolo angolo di paradiso dove il tempo sembra rallentare e il profumo del legno si mescola a quello dell’uva. Un luogo che porta dentro di sé il coraggio, la creatività e la resilienza di Marcella, una donna che ha saputo trasformare le prove della vita in nuova linfa, proprio come la vite che rifiorisce dopo l’inverno.
Un tempo questo posto si chiamava Locus Amoenus, “luogo ameno”, e già allora il nome raccontava tutto: un vigneto incorniciato dalla natura, custode silenzioso di un sogno. Da quella prima, straordinaria festa di diciottesimo, tra tavoloni rustici, candele e musica sotto il cielo stellato, è iniziato il cammino che ha portato Filari a diventare ciò che è oggi: un’esperienza di ospitalità autentica, in cui chi arriva non è semplice ospite, ma parte della storia del luogo.
Oggi Filari è un vigneto intimo e curato, dove crescono tre varietà di uva – Piedirosso, Aglianico e Barbera – che Marcella coltiva con dedizione. La produzione è piccola, destinata per lo più agli ospiti e agli amici, ma ogni bottiglia racconta il lavoro paziente tra i filari, le stagioni che cambiano, la volontà di prendersi cura della terra. “Lavorare tra i filari è qualcosa di zen”, ama ripetere. “Anche quando la vigna è spoglia, sotto le radici lavita continua.”
Per completare questo sogno, Marcella immagina un rifugio vero e proprio tra le vigne: una botte dove poter dormire, rilassarsi e staccare completamente dalla frenesia quotidiana. La fa arrivare pezzo dopo pezzo e la costruisce da sola, allestendola all’interno con lo stesso amore con cui restaurava i mobili: dodici metri quadrati di legno trasformati in un nido caldo e accogliente, con bagno, letto, quadri e arredi scelti e curati da lei.
Ma non finisce qui. Per dare un tocco in più a questo luogo sospeso nel tempo, installa anche una hot tub riscaldata a legna: una vasca dove l’acqua calda profuma di essenze naturali e legno vivo, perfetta per immergersi sotto le stelle con un calice di vino in mano. Un abbraccio caldo che rende l’esperienza ancora più speciale.
A Filari c’è una scelta precisa: non c’è internet, non c’è televisione. Ci sono libri, una natura che riempie gli occhi e un fuoco da accendere la sera. Davanti al camino, il crepitio della legna si accompagna al vino nel bicchiere, alle pagine di un libro, al cielo che si illumina di stelle. È un invito a rallentare davvero, a riscoprire il piacere del silenzio e delle cose semplici.
Il viaggio qui passa inevitabilmente anche attraverso il palato. L’apericena preparata da Marcella, da sua madre e da sua figlia è un inno alla cucina di casa: polpetti al sugo cottilentamente, friarielli con pane croccante, un generoso tagliere di salumi e formaggi accompagnati dalla loro confettura di arance, parmigiana di melanzane, frittata di cipolle, tarallini e pane caldo. Piatti che raccontano una tradizione, una famiglia, un territorio.
Il mattino ha il sapore dolce delle cose fatte con calma: confetture fatte in casa, biscotti, pane caldo, cappuccino, caffè. Una colazione semplice e autentica, che accompagna dolcemente il rientro alla realtà.
La storia di Marcella dà profondità a tutto questo. Un tempo restauratrice e tappezziera, ha dovuto fare i conti con un corpo cambiato dalla malattia. Eppure non si è mai fermata. Ha trasformato la sua capacità di “aggiustare” le cose in un nuovo modo di aggiustare anche la vita: non più solo mobili e divani, magiornate, ritmi, respiri. Insieme a sua madre e a sua figlia – tre generazioni di donne – accoglie gli ospiti con una presenza discreta ma costante, facendo sì che ognuno si senta persona, non numero.
Filari non è solo un luogo dove dormire o degustare un buon bicchiere di vino. È un’esperienza che parla di rinascita, di famiglia, di amore per la natura. Un piccolo mondo che profuma di verità, dove Marcella invita chi arriva a fermare il tempo e a ritrovare sé stesso tra i filari, un sorso e un boccone alla volta.
In un mondo in cui l’ospitalità è spesso standardizzata, qui si respira autenticità. Tra la botte costruita a mano, la vasca riscaldata a legna, la cura dell’apericena con i prodotti del proprio orto e il lavoro silenzioso del vigneto, tutto racconta la forza di una donna che non si è mai arresa.
Se cerchi un momento speciale, lontano dalla routine, dove la natura detta il ritmo e ogni dettaglio ha un’anima, Filari è il posto in cui tornare a respirare davvero.
Filari
Via Casalanario,13 Angri (SA)
Prezzo medio a notte x 2 250€







