Gennaro Esposito da Centumbrie


Gennaro Esposito e Miriam Cinaglia - Evo Bistrot Centumbrie

Gennaro Esposito e Miriam Cinaglia – Evo Bistrot Centumbrie

Lo chef 2 stelle Michelin arriva in Umbria e firma il nuovo evo bistrot
La cucina di mare made in sud i
ncontra la grande tradizione umbra. Tra gourmet e pop i piatti arrivano anche nelle ville sul lago Trasimeno per un esperienza di viaggio unica.
Un progetto di filiera tra sostenibilità, design, bellezza  e
amore per la terra

Gennaro Esposito - Evo Bistrot Centumbrie

Gennaro Esposito – Evo Bistrot Centumbrie

Centumbrie è un progetto giovane fatto di giovani, un racconto dell’Umbria che non ti aspetti e delle sue eccellenze. Agricoltura, frantoio, cantina, molino, laboratorio di panificazione e pasticceria, osteria, bistrot e accoglienza, con le meravigliose ville luxury immerse nel verde del paesaggio umbro, tra le colline e i suggestivi scorci del Lago Trasimeno. Il tutto all’insegna della qualità, sostenibilità, innovazione e storia, fuse insieme in un’idea di design, cura e bellezza.

E ora apre le porte del suo nuovo Evo Bistrot, l’ultimo progetto di casa Centumbrie che rappresenta un unicum nella ristorazione del territorio umbro (e non solo). L’Evo Bistrot by Centumbrie nasce da un grandissimo restyling dei precedenti spazi (sia in sala che in cucina) e presenta in grande stile il nuovo corso guidato dallo chef bistellato Gennaro Esposito. Un luogo unico, di grande stile e dalla forte personalità, che riesce a coniugare alla perfezione la cucina gourmet alla tradizione pop, unendo il mare del Sud all’enogastronomia di terra umbra, dando vita ad insolite e sorprendenti contaminazioni.

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IL NUOVO EVO BISTROT DI CENTUMBRIE BY GENNARO ESPOSITO

Quello tra Gennaro Esposito e Centumbrie è un matrimonio nato da un vero e proprio innamoramento professionale, tra la famiglia Cinaglia Menicucci – nella persona di Miriam Cinaglia, frontwoman dell’azienda – e lo chef. Un progetto a lungo termine, una visione condivisa, che parte dai valori della terra e guarda al futuro con grande modernità.

“Io immagino il progetto Centumbrie come una chiave che mi fa entrare in questo territorio meraviglioso, fatto di persone straordinarie, di artigiani, e soprattutto di visioni, che passa attraverso la ristorazione ma parte dalla terra, dall’olio, dall’agricoltura, dal grano, dai cereali, dai legumi. Stiamo cercando di costruire una struttura visionaria ma anche concreta, che pesca dal territorio e ha salde radici nei prodotti di quest’area meravigliosa dell’Italia. E dunque per me sarà un laboratorio continuo di esperienze e di insegnamento, perché penso che i grandi progetti sono quelli dove ognuno porta qualcosa, ma nel momento nel quale torna a casa è arricchito dal progetto stesso”, dichiara lo chef Gennaro Esposito.

“Campania e Umbria, due regioni che hanno alla base un forte legame con la terra, s’incontrano qui da Centumbrie e danno vita a qualcosa di veramente nuovo. I nostri valori aziendali sono gli stessi condivisi dallo chef, dunque lavorare insieme è stato quasi naturale. Da questa collaborazione inauguriamo un nuovo corso: una ri-progettazione importante non solo della proposta del bistrot, ma anche della cucina intesa come spazio, che diventa oggi un ambiente importante e il fulcro di tutta la ristorazione di Centumbrie, in sinergia con l’osteria, il bar e le ville. Un progetto a 360 gradi che alza ancora di più l’asticella”, dichiara Miriam Cinaglia.

Le ville di Centumbrie

Le ville di Centumbrie

Lo spazio nasce come bistrot gourmet all’interno del frantoio e oggi si trasforma, grazie all’idea visionaria dello chef  Gennaro Esposito, in una sorta di ‘club metropolitano’ dove vivere esperienze culinarie, e non solo. Dall’aperitivo al dopocena fino al brunch della domenica e agli eventi speciali. Un’enorme ‘cucina – teatro’ a vista di ben 150 mq, un menu costruito con materie prime d’eccellenza, con proposte che spaziano dal crudo di pesce, alla pizza, alle tapas, fino a veri e propri piatti gourmet. Un’interessante carta dei vini e un cocktail bar sempre attivo con una drinklist tra grandi classici e sorprendenti signature (dove spiccano i drink all’olio evo CM). Una sala di design (con circa 100 coperti interni e 80 esterni), moderna e accogliente, elegante e colorata in pieno stile Centumbrie. Un luogo trendy per incontrasi, divertirsi e stare insieme, sicuramente un unicum nella zona.

La cucina del bistrot è un vero e proprio hub dove si realizzano le linee di tutti i servizi di ristorazioni di Centumbrie: dai light lunch da consumare nel bar adiacente, fino al servizio di catering a domicilio offerto nelle splendide ville per vacanze nella campagna adiacente e sul Lago Trasimeno.

La materia prima proviene in grandissima parte dai progetti agricoli interni, tutti biologici: verdure dell’orto, legumi, farine e ovviamente l’olio evo, protagonista assoluto i tutti i piatti.

L’identità della carta dei vini segue la stessa visione della cucina: dalla terra alla tavola. Oltre ai vini naturali CM Centumbrie, le altre proposte sono frutto di un’accurata ricerca: dai piccoli produttori che amano l’uva e rispettano la loro terra, fino ad arrivare ad una speciale selezione che rende omaggio ai grandi classici e alle cantine storiche. Un vero e proprio viaggio, dalle strade meno battute del lago Trasimeno, fino alle valli della Loira, per finire Oltreoceano.

Un team giovane di circa 15 persone (tra cucina, sala e cocktail bar. In cucina, a fare le veci di Esposito, uno dei suoi pupilli: il giovanissimo chef campano Raffaele Iasevoli.

 

IL MENU DEL NUOVO EVO BISTROT

Una proposta che unisce la tradizione di terra umbra alla cucina di pesce del Sud. Un incontro che non ti aspetti qui nella provincia di Perugia, che da vita ad un menu costruito con un unico intento: quello di riunire tutti intorno allo stesso tavolo, il più possibile, tra tradizione popolare e piatti più gourmet. Una cucina che spazia dalla carne al pesce, tra crudi pesce, pescato del giorno, primi piatti della tradizione, zuppe, tapas, pizza, burger e sandwich, cotture al forno Josper e tanto vegetale.

 

Tra gli antipasti: Gamberi marinati, zucca pomodori secchi e rucola; Mazzancolle arrosto con avocado, tapenade e insalata di puntarelle; Tartare di vitellone con pesto mediterraneo, crescione e limone; Carpaccio di spigola con cremoso di pistacchio, spinaci e colatura di alici; Gran crudi di pesce; Selezione di Ostriche; Degustazione di caviale; e la ‘N’è na pizza’ in vari gusti (una pizza bassa bassa con pochissimo lievito e super croccante che richiama la tonda romana, ma romana non è). Tra i primi: Spaghetti al pomodoro del Vesuvio selezione Gennaro Esposito; Tortelli di oca, vellutate di spinaci, pecorino e tartufo nero; Ravioli alla caprese; Mezzi paccheri con ragù bianco di seppia; Linguine spezzate con brodo di cipolla, terra e croste di parmigiano al tartufo. Le carni al Josper: Ribeye di bovino umbro; Faraona; Trancio di spigola; Calamaro. Dall’orto: Parmigiana di verdure; Carpaccio di petali di rapa rossa in agrodolce con pecorino e salsa verde; Zuppe di foglie amare e legumi. Presente anche una parte dedicata a burger e sandwich: imperdibile il Club Umbria Sandwich. Tra i dolci: babà napoletano, delizia al limone e Profiteroles.

 

L’UNIVERSO CENTUMBRIE

Centumbrie è prima di tutto il progetto di una famiglia. I coniugi Cinaglia e Menicucci, dopo una vita vissuta fuori regione, decidono di investire nella loro terra natia per dare vita a qualcosa di importante, concentrandosi sul concetto di continuità e di valorizzazione dell’Umbria in tutte le sue eccellenze e bellezze. Il primo passo è stato l’acquisto di casolari con oliveti, tutti intorno al Lago Trasimeno, vera espressione del territorio: i casolari come segno di apertura all’accoglienza, all’ospitalità per far conoscere la terra amata; gli ulivi come simbolo di vita, di flusso vitale. Nasce poi subito il frantoio che con una corte interna, che ne è il cuore. Il controllo diretto su tutta la filiera garantisce il massimo della qualità. Il progetto in due anni mette in fila tutti i punti cardini di quell’idea di esperienza, vita ed evoluzione che la famiglia Cinaglia vuole rappresentare: al frantoio viene affiancato il bistrot, si inaugura un molino, piccolo ma preziosissimo, completo di laboratorio per panificazione dolci e salate e punto vendita. I casolari accolgono, l’azienda e i prodotti raccontano. Gli spazi si allargano e la città trova un nuovo luogo di svago e scoperta enogastronomica. In generale Centumbrie vuole diffondere un concetto di bellezza filosofica come armonia, proporzione e cura, attraverso linee guida quali impegno, eccellenza umbra, qualità, idee ed energie giovani e sognatrici da promuovere e sostenere.

 

L’olio evo e gli altri prodotti della terra

Il frantoio è di ultima generazione, con una produzione di oli basata sulle 4 varietà che l’azienda coltiva: Moraiolo, Frantoio, Leccino, Dolce Agogia. Se le prime tre sono una tipicità del centro Italia, la Dolce Agogia è una varietà autoctona della costa est del lago Trasimeno, poco diffusa e raramente lavorata in monocultivar a causa delle tante difficoltà di gestione (complessità nelle potature, raccolta rigorosamente manuale e solo in un arco temporale di circa 5 giorni l’anno). La monocultivar di Dolce Agogia CM ha ottenuto grandi soddisfazioni sin dal primo anno di produzione e nel 2021 è diventata presidio Slow Food. Infatti sin dalla prima edizione (campagna oleario 2019/2022) di oli targati CM del 2019/2020, la passione e l’amore si trasformano subito in successo. Nei campi Centumbrie, oltre alle olive, si raccolgono verdure, frutta, legumi, cereali. Tutto viene lavorato in azienda e proposto al mercato sotto forma di materia prima oppure di prodotto trasformato. Rispetto agli spazi, l’azienda rifiuta l’idea di polo produttivo fine a sé stesso e si impegna per creare un luogo fruibile, da visitare ed esplorare, dove entrare in contatto con la materia, conoscere i processi produttivi e approfondire la conoscenza al fine di aumentare la consapevolezza al momento dell’assaggio. Per questo gli ambienti di produzione sono vetrati, osservabili dall’esterno, e abbinati a servizi di ristoro e assaggio.

 

Il molino, il bar e il laboratorio di panificazione e pasticceria

Nel giro di un anno prende vita il molino con pietra naturale monolite, che macina i grani dei campi Centumbrie e produce una farina Bio di altissima qualità (1-2-integrale e segale, quest’ultima solo per consumo interno), con annesso laboratorio di produzione e bar/panetteria/pasticceria per la vendita di quanto prodotto. Il laboratorio di panificazione e pasticceria è un luogo dal respiro internazionale: pasticceria francese, panificazioni nord-europee e sperimentazioni sulle tipicità italiane e locali. Le materie prime sono tutte naturali e di qualità, si utilizza lievito madre rigenerato ogni giorno, tecniche artigianali con lievitazioni lunghe e naturali, alte idratazioni e lavorazioni manuali in tutte le fasi. Il bar Molino Centumbrie è all’interno della guida ‘Pane e Panettieri d’Italia’ Gambero Rosso con due pagnotte, e in quella ‘Bar d’Italia’ con tre chicchi (è stato ‘Bar dell’Anno nella Guida 2022).

 

Libera Lepre: Osteria e Cantina

Una costruzione in stile rustico immersa nella quiete della natura. Cantina al piano terra e osteria al piano superiore. Una terrazza mozzafiato che affaccia sulla vallata alle spalle del lago Trasimeno. Il podere agricolo Libera Lepre è una delle aree di coltivazione dell’azienda Centumbrie; il nome è legato alle origini: l’area era un allevamento di lepri che hanno poi trovato la libertà con i nuovi proprietari, la famiglia Cinaglia.

La Cantina: il luogo del riposo del vino Centumbrie, dove si eseguono processi di vinificazione principalmente manuali. Quasi 4 ettari di vite di cui circa il 30% di nuovi impianti. Si producono vini naturali, senza aggiunta di solforosa, con fermentazione spontanea, lieviti indigeni e nessun controllo delle temperature: vini liberi in Libera Lepre! I vini sono:  PERDO LA TESTA BIANCO FRIZZANTE (Rifermentato in bottiglia, metodo ancestrale. Grechetto e Trebbiano), PERDO LA TESTA BIANCO FERMO (Grechetto e Trebbiano), PERDO LA TESTA ROSE’ (Merlot e Cabernet), PERDO LA TESTA ROSE’ FRIZZANTE (Rifermentato in bottiglia, metodo ancestrale. Merlot e Cabernet) e PERDO LA TESTA ROSSO (Sangiovese e Cabernet).

L’Osteria: si propone un menu di cucina tipica locale contaminata dall’adozione romana della famiglia Cinaglia: paste tirate a mano, porzioni generose, sapori autentici, brace, forno a legna. Le materie prime sono quelle del lavoro agricolo di Centumbrie, coltivate in biologico, genuine e di qualità. Tra gli ingredienti: l’olio extravergine di oliva molito nel frantoio di proprietà, il pane fatto a mano con lievito madre, le farine macinate a pietra dai grani che si possono osservare anche nel podere Libera Lepre, le verdure di stagione, i legumi, qualche taglio di carne di animali allevati allo stato brado, il tutto insieme a prodotti di piccole realtà locali attentamente selezionate.

 

Le strutture ricettive e gli eventi

Nella stessa ottica di accoglienza, scambio e fruibilità, nascono le strutture ricettive CM (https://www.centumbrie.com/casali/), pensate per un target allargato: dalle ville di lusso sulle sponde del Lago Trasimeno, agli appartamenti di design nel centro storico di un delizioso paesino medievale in collina, da unire alle proposte di esperienze ed eventi organizzati ad hoc, come degustazioni, tour guidati, trekking a piedi o in bici tra gli ulivi, la musica e l’arte.

 

Il parco Itaca

È una delle ultima creature di casa Centumbrie. Un’oasi verde per la comunità, creata con amore e dedizione dalla famiglia Cinaglia Meniucci. Il nome del parco vuole rappresentare il viaggio intrapreso da Centumbrie nel segno dell’impegno sociale. Itaca è infatti parte del progetto di sostenibilità e riqualificazione urbana perseguito da sempre dall’azienda. Un progetto di circa 7.000 mq che comprende tre aree rinnovate: il giardino pubblico completo di arredi, giochi per bambini, anfiteatro e una grande fontana; il percorso verde di circa 1,5 km per passeggiate e attività sportive; gli spazi comunali intorno, riqualificati con parcheggi, marciapiedi e aiuole.

 

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