Grand Tasting, Le festival des meilleurs vins


Enzo Vizzari e Thierry Desseauve

di Barbara Guerra

Con oltre 15.000 visitatori è terminato con ottima soddisfazione degli organizzatori e degli espositori il Grand Tasting, Le festival des meilleurs vins.

L’evento, che si è svolto come di consueto nelle sale espositive del Corrousel du Louvre, a Parigi, presenta al pubblico di appassionati e professionisti francesi i vini selezionati dalla guida Bettane & Desseauve.

Grand Tasting, alcuni vini

Circa 350 aziende presentano in degustazione le loro etichette,
39 laboratori tra cui le Master
Class, gli Ateliers Gourmets ed i focus sui territori.

Bernardo Conticelli, ci descrive il lavoro per allestire una bella selezione di produttori italiani “n Francia si registra un crescente interesse per i vini italiani di qualità, e questo si riflette sulla volontà delle aziende italiane ad essere presenti a Parigi per promuoversi in un mercato estero di grande eccellenza e prestigio.

Châteauneuf du Pape: Clos du Mont Olivet

Importante per noi è mantenere sempre alto il livello e la qualità delle aziende italiane presenti nello spazio della Sélection Italienne, ove affianchiamo ad aziende storiche e più grandi – che partecipano da otto anni alla nostra manifestazione –  anche dei piccoli produttori emergenti ancora poco conosciuti ai più ma che producono vini straordinari e che riscontrano spesso un grande interesse da parte del pubblico della manifestazione”.

Raffaele Pagano e Bernardo Conticelli

Quest’anno nello spazio de “La Sélection Italienne du Grand Tasting” erano presenti oltre trenta aziende che nei due giorni dell’evento hanno avuto modo di interagire con un pubblico specializzato fortemente interessato: Foradori (Trentino); Ca’D Gal, Albino Rocca, Cavallotto Tenuta Bricco Boschis, Nervi, Rivetto, Luciano Sandrone, Roberto Voerzio (Piemonte); Frecciarossa, Provenza – Ca’ Maiol, Riluce (Lombardia); Bisol Desiderio & Figli, Zymé (Veneto); Vie di Romans (Friuli); Alto Vanto (Emilia Romagna); Candialle, Stefano Amerighi, Castello del Terriccio, Collemassari, Grattamacco, Poggio di Sotto, La Massa, Le Macchiole, Montenidoli, Petrolo, Pian dell’Orino, Stella di Campalto, Podere Forte, Podere Il Carnasciale (Toscana); Casale del Giglio (Lazio); Masciarelli (Abruzzo); Joaquin A.A., Montevetrano, Ocone (Campania); Planeta, Pietradolce (Sicilia).

il Vino della Stella di Joaquin

Sabino Berardino

Inoltre, ci  sono stati due eventi speciali nel corso della manifestazione:
la Masterclass Cavallotto Tenuta Bricco Boschis – Barolo Bricco Boschis Vigna San Giuseppe vertical tasting guidata da Michel Bettane e Thierry Desseauve con Enzo Vizzari alla presenza di Alfio Cavallotto e la  Masterclass “Le Génie du vin” vertical tasting guidata da Michel Bettane e Thierry Desseauve di nove grandi vecchie annate di grandi vini internazionali tra cui gli italiani Barolo “Le Rocche del Falletto” 2001 di Bruno Giacosa e  Amarone della Valpolicella 2004 di Trabuchi d’Illasi 2004.

Nell’area dedicata all’Italia abbiamo osservato degustare con interesse tanti ristoratori, autorevoli sommelier, alcuni chef stellati e vari importatori.  Un pubblico qualificato e competente ed un evento complessivamente molto ben organizzato.

Da godere appieno anche per una bell’approfondimento su etichette francesi di grande qualità e poco o per nulla presenti nella rete commerciale italiana. Ovviamente si troveranno anche tante grandi maison.

“La mia volontà”, conclude Bernardo “è quella di cercare di rappresentare l’eccellenza vitivinicola italiana da nord a sud perché nel mercato francese c’è sete di novità, di scoprire vitigni autoctoni italiani ed approfondire regioni vitivinicole oltre a quelle del Piemonte o della Toscana.  Ad esempio c’è grande interesse per i vini campani, sia zona del Casertano che Irpinia, e un’attrazione ormai dichiarata dei consumatori e professionisti francesi per la Sicilia ed i suoi splendidi vini”

3 Commenti

    1. proprio perchè c’è interesse dalle tue parte farebbero bene a partecipare dove conta… Parigi ad esempio…. merito doppio a Raffale Pagano

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