Irpinia Rosato Dop 2013 | Voto: 83/100


Irpinia Rosato Dop 2013 Paterno

Cantine Paterno
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: 8,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio
Vista 5/5 – Naso 24/30 – Palato 24/30 – Non omologazione 30/35

Ebbene sì, anche dall’aglianico si possono ottenere dei buoni vini rosati, anche se personalmente non lo ritengo tra i migliori in assoluto per questa tipologia. Mi è capitato pochi giorni fa di assaggiarne uno durante un pranzo al Ristorante Le Macine di Ascea Marina del pàtron Luciano Ferolla ed ho pensato che valeva la pena di menzionarlo.

Controetichetta Irpinia Rosato Dop 2013 Paterno

Si tratta dell’etichetta Irpinia Rosato Dop 2013 delle Cantine Paterno di Paternopoli (AV), che coltiva le uve con regime biologico. Un’azienda storica questa che appartiene alla famiglia Storti e che ha avuto origine addirittura alla fine del Settecento, laddove veniva smerciato il vino nelle taverne ed osterie di tutto il Regno Borbonico. Sul finire dell’Ottocento, poi, le bottiglie di vino venivano trasportate a dorso di mulo alla stazione ferroviaria di Paternopoli, sulla tratta Rocchetta S. Antonio – Avellino, per poi raggiungere il molo di Napoli, ove erano imbarcate su navi mercantili dirette verso le Americhe.

Poche ore di contatto del mosto con le bucce e poi maturazione in acciaio per quattro mesi ed uno in vetro, prima della commercializzazione. Tasso alcolico di appena dodici gradi e mezzo.

Nonostante la giovane età, il vino esibisce già un colore pieno di un rosa tra il cerasuolo ed il chiaretto, con splendenti lampi ai lati. Il naso è rotondo e complesso e percepisce suadenti fragranze fruttate di fragoline di bosco, di ciliegie e di melograno. In sottofondo poi emergono odorose sensazioni di chinotto, di radici e di macchia mediterranea. Il quadro olfattivo registra anche intriganti profumi floreali, sapidi e minerali. In bocca il sorso è fresco e morbido ed accarezza tutto il palato. Rimembranze fruttate e floreali confermano i sentori nasali, insieme ad una scorrevole finezza di gusto che, complice la bassa gradazione alcolica, fa scivolare il vino leggiadramente verso la trachea. Finale non eccessivamente pervasivo. Prezzo conveniente. Da abbinare a pasta con pomodoro ed olive, formaggi freschi e tagliere di salumi. Prosit!

Questa scheda è di Enrico Malgi

Sede a Paternopoli (Av) – Contrada Fornace, 2
Tel. 0827 71473 – Fax 0827 771949 – Cell. 338 8209412 – 331 5730858
[email protected] – www.vinipaterno.com
Ettari vitati: 20
Bottiglie prodotte: 250.000
Vitigni: aglianico, greco, fiano, coda di volpe e falanghina