Halloween con i bambini ad Expo: “dolcetto o scherzetto”?


Halloween con i bambini ad Expo

Halloween con i bambini ad Expo

di Fabiola Quaranta

Parto da un prodotto italiano per eccellenza e tanto caro alla nostra famiglia, a me e al mio piccolo ometto Matteo (9 anni) in particolare, per raccontarvi la nostra giornata di Halloween di quest’anno: l’olio. Sì, l’olio, quello buono, quello che ha l’odore di terra, il sapore del sole, il colore della vita. Il 31 ottobre è ormai, da qualche anno, una giornata molto filo americana per i nostri bambini e anche per i più grandi, dedicata ai travestimenti, all’intaglio delle zucche, al trucco e al parrucco onde ottenere un perfetto aspetto da strega/zombie/fantasma per andare in giro, casa per casa, e recitare l’ormai nota frase “dolcetto o scherzetto”: si festeggia Halloween! Matteo ed Arianna si divertono un mondo, ne parlano per giorni.

Quest’anno, però, il 31 ottobre era anche la giornata di chiusura di Expo 2015 a Milano. Che fare? Un giro virtuale intorno al mondo con i nostri bambini o quello dell’isolato vestiti in modo improbabile? Indossiamo jeans e scarpe comode e ci addentriamo nella bolgia di Expo, nonostante la reticenza della nostra secondogenita Arianna (5 anni), assolutamente focalizzata sulle sue amiche streghette e sui dolcetti. L’autunno milanese si tinge dei colori più tipici di questa stagione, gli alberi si vestono di tinte calde meravigliose, ed anche il sole ci ha accompagnato nel nostro viaggio multiculturale. La nostra visita ad Expo è iniziata dal Villaggio esperienziale di Save the Children, un ambiente accogliente
realizzato in legno e materiali riciclati, con spazi esterni  in terra coltivati e a giardino. Attraverso installazioni analogiche ed esperienze interattive è stata spiegata ai bambini l’importanza della corretta nutrizione e il ruolo cruciale che assume la madre nel suo rapporto col neonato e col bambino in questo senso. Ci siamo immedesimati in una bambina e abbiamo fatto nostra la sua storia. Al termine del percorso abbiamo acquistato una piccola bottiglia di olio siciliano, messo a disposizione da un produttore per raccogliere i fondi da donare all’organizzazione. Eccoci finalmente al punto di partenza: l’olio. Il tema dell’esposizione Universale, “Nutrire il pianeta, energia per la vita” è stato al centro dell’attenzione di tutto il mondo negli ultimi sei mesi, con i suoi concetti chiave che riguardano ciascuno di noi, nessuno escluso.

l'albero della vita con i fuochi pirotecnici dell'ultima sera

l’albero della vita con i fuochi pirotecnici dell’ultima sera

La corretta nutrizione è ormai argomento all’ordine del giorno, travestita da programmi televisivi o sotto forma di educational, se ne parla nelle scuole, viene sbandierata nelle pubblicità, lo si legge sui giornali: mangiare bene è fondamentale per la salute oltre ad essere un piacere irrinunciabile. Il cibo è fondamentale, e lo è in ogni parte del mondo, che piaccia o meno. Mi sono chiesta se il messaggio etico sia arrivato anche ai bambini. Ho visto nei loro occhi perplessità dinanzi alle foto di bimbi malnutriti, nudi, così tanto diversi da loro eppure uguali. Di Expo si è parlato tanto prima e durante, degli scandali politici, degli imbrogli, dell’Italia che sembra non centrare mai il suo obiettivo ed invece poi, lo persegue e ottiene grandi risultati. Di Expo, a casa mia, resta una bottiglia piccola di olio e quei ventimila passi intorno al mondo virtuale, le chiacchierate con i nostri bambini e la certezza che il cibo, ovunque ed in qualsiasi forma, sia energia per la vita.