Ho assaggiato la pizza “Bud Spencer” e… non ci siamo proprio!
di Marco Contursi
Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, è un attore rimasto nel cuore di tutti quelli che sono cresciuti a pane e film come Lo Chiamavano trinità, Piedone lo sbirro, Banana Joe. Indimenticabile il duo con Terence Hill.
Cosi quando ho visto nel banco frigo di un supermercato una pizza col suo faccione stampato sopra, non ho potuto esimermi dal comprarla, abbinandola alla birra omonima. L’azienda Bud Power è quella degli eredi (nipoti) che ha messo in commercio tutta una serie di prodotti con il viso dell’amato nonno: fagioli, birra, pizza, mestolo in legno. A dire il vero ho trovato anche un sito che vende magliette, tazze ed altro che credo faccia sempre capo alla famiglia ma non ne ho la certezza, tuttavia è difficile pensare che qualcuno possa usare la faccia di Bud senza autorizzazione.
Vabbè, torniamo a noi. Se fagioli e birra li ho consumati con relativo piacere, niente di trascendentale ma accettabili, la pizza no, davvero non sono riuscito a mangiarla.
Innanzitutto la lista degli ingredienti e tutte le altre info sono scritte così in piccolo che non si leggono. Poi, appena scartata, ho notato tante scaglie bianche sopra, finanche sui bordi, che però leggendo gli ingredienti (usando una lente) non erano collegabili a nulla, non essendoci latticini a parte la mozzarella. Boh.
Impasto che tende a biscottarsi, per nulla accattivante alla vista, e al palato ricorda più una piadina che una pizza, con un sentore acidulo, e poco altro. Non lascia una bocca piacevole, con una nota finale che definirei chimico/metallica, forse del pomodoro.
Ora, io credo che va bene fare business ma per rispetto ad un passato glorioso di un attore amatissimo come Bud si debba mettere in commercio un prodotto migliore. Capisco che non si debbano fare paragoni con una pizza di pizzeria, ma anche tra le surgelate ce ne sono, a mio giudizio, di ampiamente superiori. Chi ha la fortuna di ereditare un nome famoso, deve offrire un prodotto all’altezza delle mie legittime aspettative e non sempre una pizza surgelata lo è. Accade in questo periodo per panettoni e casatielli con volti famosi ma poi fatti da industrie. In questo caso, un fan affezionato di Bud Spencer come me ci è rimasto davvero male.
E sono sicuro che se l’avesse provata Bud un bel pugno in testa o un ceffone a mano aperta non ve l’avrebbe tolto nessuno…
p.s. ho trovato in commercio anche delle barrette col nome Bud Power, che cosa c’entri Bud Spencer con le barrette proteiche proprio non lo capisco…business a parte, naturalmente.





1) La surgelata top è la “italpizza numero 1” 😎 che risolve con gusto e poco biscotto una serata per soli 2.70€ : grande Bologna. Invece da scartare tutti i brand famosi e conosciuti, specie poi quando sfruttano la scritta napule, perché stesso quaggiù, l’ottima capacità di marketing napulegna, ad arte l’ha fatta diventare sinonimo di città “pizza & caffè”, si sono impossessati dell’esclusiva, bah…
2) Mentre per birra Bud e fagioli Bud niente da dire, piacevoli anche se costosi, ma li ho comprati una volta per tenermi bottiglia e barattolo, è cmq facile trovare la ricetta su YT e farseli.
3) Le barrette sono un’operazione di marketing by Carlo Pedersoli Jr, che proprio come suo nonno, ha avuto la fortuna di trovarsi a Roma per poter fare sport : lui è un fighter romano di MMA. Grazie Bud per tutto!
Concordo con te. Mi fa piacere trovare uno che la pensa uguale. E ho le prove empiriche di questo.