Il governo candida la Cucina Italiana all’Unesco


Il ministro Francesco Lollobrigida

Dopo La Dieta Mediterranea e l’Arte del Pizzaiolo Napoletana tocca alla Cucina Italiana iniziare l’iter per ottenere il riconoscimento Unesco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. L’annuncio è stato dato in maniera congiunta dai ministri dei Beni Culturali Gennaro Sangiuliano e dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida.
Già questa, per chi segue l’iter delle proposte italiane, è una grande novità, Sangiuliano e Lollobrigida sono in perfetta sincronia: quest’anno, grazie all’accordo fra i due ministeri, per la prima volta il Vinitaly espone opere importanti con il Bacco di Caravaggio e il Bacco di Guido Reni, a costo zero.

Pier Luigi Pwetrillo

Tra l’altro l’intesa fra i due ministri elimina ogni altra candidatura accelerando l’iter: la pratica va direttamente a Parigi, dove ha sede il comitato dei sei esperti che avranno due anni di tempo per decidere se la candidatura può essere sostenuta in sede assembleare.
Il dossier burocratico è stato messo a punto dal professore Luigi Petrillo, ordinario alla Luiss, che aveva curato il dossier sull’Arte del Pizzaiolo Napoletano, fino a poco tempo fa presidente Presidente dell’organo di esperti mondiali che valutano le candidature.