La birra in Veneto


Simone Dal Cortivo - Birrificio Birrone

Simone Dal Cortivo – Birrificio Birrone

di Alfonzo Del Forno

L’Italia è uno dei paesi produttori di birra che ha il consumo pro capite tra i più bassi, poco più di trenta litri l’anno. Ci sono regioni che tengono alta l’asticella dei consumi, oltre a quella relativa alla produzione di birra. Tra le prime troviamo sicuramente il Veneto che, insieme a Lombardia e Piemonte, detiene il numero più alto di birrifici sul proprio territorio. Tra questi, quello che ha il volume produttivo più elevato è sicuramente il Birrificio Antoniano di Villafranca Padovana (Pd). Nato nel 2012 per volontà di Michele e Sandro Vecchiato, distributori di birra da quasi quaranta anni con l’azienda Interbrau, il birrificio padovano nasce puntando tutto sull’identità agricola. Come prescritto dalle norme in materia, più del 51% delle materie prime è di produzione interna, attraverso la coltivazione di campi di orzo propri, dislocati su una superficie di 90 ettari nel nord est d’Italia. La produzione prevede tre gamme di birra: le classiche, le valoriali e le craft. Le valoriali vengono fuori dalla collaborazione con Slow Food attraverso l’utilizzo di alcuni Presidi. Le craft sono birre che, a differenza delle altre del Birrificio Antoniano, non vengono microfiltrate e pastorizzate.

Il Veneto è anche ricco di birrifici artigianali indipendenti, che non pastorizzano e microfiltrano le loro produzioni. Uno dei più conosciuti è Cr/Ak. L’impianto di produzione è a Campodarsego (Pd) ed è gestito da Anthony Pravato e Marco Ruffa. La filosofia del Birrificio Cr/Ak è quella di proporre birre dalla forte presenza di luppoli, anche se in grande equilibrio con le altre materie prime. Questo ha permesso a Cr/Ak di affermarsi come Birrificio dell’Anno nell’edizione 2018 di Birra dell’Anno. Belle le lattine in alluminio, che hanno dato inizio a una svolta nell’utilizzo di questo contenitore in Italia. Molto interessante la linea Cantina, dedicata a Italian Grape Ale,  Sour beer e birre invecchiate in botte. Altro nome importante nel mondo delle birre artigianali è 32 Via dei Birrai, il birrificio di Fabiano Toffoli, che produce a Pederobba (Tv). L’idea di base di Fabiano è quella di produrre birre che tengano alta l’asticella della qualità e che rispettino l’ambiente. Il fortissimo legame con il territorio si esprime con l’elaborazione di progetti che promuovono l’utilizzo di cereali locali come il farro e la sperimentazione sui luppoli autoctoni. Molte belle e di grande personalità le bottiglie, premiate negli anni scorsi come tra le più belle al mondo.  Spostandoci in provincia di Vicenza, per la precisione a Isola Vicentina, troviamo il birrificio Birrone. Simone Dal Cortivo è il birraio di questo grande impianto da 60hl, uno dei più grandi in Italia tra i birrifici artigianali. Le birre, quasi tutte di bassa fermentazione, sono caratterizzate dalla grande bevibilità, qualità fondamentale per attrarre l’attenzione di chi ama bere per il piacere di stare insieme. Facendo un salto in provincia di Venezia, arriviamo a Martellago, dove troviamo BAV, Birrificio Artigianale Veneziano, una realtà ormai consolidata e di grande affidabilità. Le birre sono prodotte con un occhio attento al rigore delle ricette originali cui s’ispirano, per avere una bevuta semplice e piacevole. Ritornando in provincia di Vicenza, a Sovizzo, troviamo un birrificio artigianale che sta crescendo sempre più nell’ambito della ricerca e della qualità dei singoli prodotti: Ofelia. Le birre prodotte da Andrea Signorini sono estremamente bilanciate e l’utilizzo di prodotti del territorio (cereali, spezie e frutta) non interferiscono con il grande equilibrio delle birre. Un birrificio artigianale cui prestare grande attenzione si trova a San Martino Buon Albergo, nei pressi di Verona. Il suo nome è Mastino ed è conosciuto per le sue birre di bassa fermentazione, senza però dimenticare alcune interessanti birre di alta prodotte in birrificio. Le lunghe maturazioni permettono a queste birre di essere molto pulite, sia nel bicchiere che al palato, garantendo una interessante bevibilità, senza andare a discapito della complessità generale della birra. Mente fervida e in continua evoluzione è quella di Ivan Borsato, titolare del birrificio Casa Veccia, in quel di Povegliano (Tv). L’eclettico birraio ama i prodotti del territorio, non solo veneti. Al mais Biancoperla, Presidio Slow Food utilizzato per realizzare l’omonima birra, alterna i cereali antichi siciliani, in collaborazione con Filippo Drago di Molini del Ponte di Castelvetrano, per la SiSiLì. Un accenno va fatto anche a tante realtà che anno dopo anno stanno crescendo in termini di presenza sul territorio, ma anche rispetto alla qualità della birra, come il birrificio Benaco 70 di Affi (Vr), Ahpah Independent di Bassano del Grappa (Vi), Acelum di Castelluccio (Tv), Bradipongo di Colle Umberto (Tv), La Gastaldia di Pieve di Soligo (Tv), LuckyBrews di Vicenza, e Birrificio del Doge di Zero Branco (Tv).

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