La Masterclass sul Taurasi (e molto altro) all’evento Sansovino 2025


banchi d’assaggio

di Luca Materazzo

Quest’anno il focus della seconda edizione di Sansovino a Monte San Savino (AR) è stato incentrato sull’Irpinia, in particolare tra Greco di Tufo e Taurasi. Nata da un’idea di Giancarlo Coradeschi di Zeroasttantacinque, la manifestazione ha deciso quest’anno di fare quel salto di qualità in vista
degli appuntamenti futuri.

gli organizzatori

Una due giorni no-stop incentrata sulla scoperta del piccolo borgo toscano, animato in passato dalle opere artistiche
di Andrea Contucci – detto Sansovino – e della famiglia dei Medici, che amavaparticolarmente quest’angolo di paradiso nel cuore della Valdichiana.

la porchetta di aldo

Vino, cibo, territorio, con la partecipazione di 29 cantine, 14 banchi gastronomici, un birrificio, tre produttori di liquori e distillati e tante eccellenze della gastronomia locale, come la celebre porchetta de Le Delizie di Aldo, famosa in tutta Italia.

monte san savino

«Il progetto prende forma nel 2024 dopo il mio viaggio in Valtellina. – racconta Giancarlo Coradeschi – Decisi quindi di dare spazio ai vini dell’Alto Piemonte, ripromettendomi l’anno successivo di esaltare il meridione.

il cisternone

Abbiamo ricevuto il sostegno delle Amministrazioni locali come il Comune di Monte San Savino e l’azienda Monte Servizi per ampliare gli spazi destinati al pubblico, tra gli splendidi saloni di Palazzo Galletti e del Cassero, oltre alle visite guidate al Palazzo dei Topi d’argento, alle Logge, al Ghetto Ebraico e al Cisternone».

tagliatelle al ragù d’anatra

La cena di gala, in collaborazione con gli chef de La Terrasse, L’Altruista, Podere Pendolino e Il Cassero, ha visto l’assaggio dei piatti della tradizione, rivisitati come i ravioli ai tre radicchi o le tagliatelle al ragù di “nana”, come viene chiamata l’anatra in Toscana, per finire con il classico spezzatino di cinghiale al ginepro.

Tante le degustazioni tematiche dedicate agli approfondimenti enologici. Grande successo, in particolare, quella relativa al Taurasi, con la presenza di aziende di nicchia come Antico Castello, Donna Elvira, Boccella, Il Cancelliere e Fiorentino. La dimostrazione di quanto fare squadra e partecipare agli eventi abbia solo lati positivi, osservabili negli occhi incuriositi dei partecipanti.

Un percorso a tappe lungo i quadranti dell’areale solcato dal fiume Calore, seguendo le diverse annate produttive. Qui l’Aglianico presenta sempre quel carattere potente e austero, ma, con la corretta gestione agronomica in vigna ed enologica in cantina, ha saputo ormai smussare le parti tanniche troppo energiche del passato, mostrando vini dalla beva contemporanea e molto gastronomica.

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