La pastiera napoletana nel forno a legna, la tradizione rivive a Brescia


Chef Ciro di Maio con Valentina Lodovini

Chef Ciro di Maio con Valentina Lodovini

di Marco Milano

È stata lanciata a Pasqua 2025 ed è stata particolarmente apprezzata la pastiera napoletana nel forno a legna. Autore della novità che è un autentico tuffo nel passato e nella tradizione, vera, è stato Ciro di Maio, in…trasferta a Brescia, dove ha portato il suo cuore e la sua identità napoletana doc. A “San Ciro” il locale del pizzaiolo-chef a Brescia che oggi impiega una quindicina di persone ed è noto per la veracità delle sue pizze, ma anche per il suo menù alla carta di alta cucina, il ritrovo amato perché rappresenta la tradizione napoletana ha voluto così far riscoprire la pastiera nel forno a legna ma anche il casatiello cotto “con il fuoco vero. Un’altra ricetta partenopea perduta, che di Maio, anche tiktoker da migliaia di follower, anche insegnante dell’arte della pizza ai carcerati di Brescia ha voluto proporre pure “ai lombardi la tradizione napoletana, il casatiello con la ricetta che prevede la bufala omogeneizzata al posto della ricotta. “Oggi, la cottura del casatiello nel forno a legna è diventata una rarità, sostituita spesso dai moderni forni elettrici – ha spiegato chef Ciro di Maio – Tuttavia, alcune fornaie e ristoranti napoletani continuano a preservare questa antica tradizione, offrendo un’esperienza sensoriale unica e autentica. Il casatiello cotto nel forno a legna è un invito a riscoprire le radici della cucina napoletana, un patrimonio di sapori e tradizioni che meritano di essere preservati e tramandati alle future generazioni”. Ispirandosi a questa tradizione della cucina povera napoletana, chef Ciro di Maio tra i più cliccati su TikTok per i suoi video e seguito anche per le sue iniziative solidali (ha insegnato l’arte della pizza ai detenuti del carcere di Brescia e porta al canile locale l’acqua avanzata ai tavoli del proprio ristorante), ha voluto rivalutare, come detto, un altro tipico piatto della tradizione, la pastiera napoletana.

Ciro di Maio con Christian De Sica e Lillo

Ciro di Maio con Christian De Sica e Lillo

“Questi due piatti della tradizione, con il loro sapore ricco e avvolgente, sono simboli di convivialità e festa – ha aggiunto chef Ciro di Maio – Un’occasione per riunire la famiglia e gli amici, condividendo momenti di gioia e tradizione. Ogni famiglia custodisce gelosamente la propria ricetta, tramandata di generazione in generazione, con piccole varianti che rendono ogni pastiera unica e speciale. Oggi, la cucina napoletana è un patrimonio culinario riconosciuto in tutto il mondo. La sua bontà e la sua storia affascinante la rendono amata e apprezzata e io sono orgoglioso di aver portato questa tradizione nel Bresciano. Con un tocco di originalità: da anni infatti proponiamo la nostra pastiera con la ricotta di bufala omogeneizzata e non con la pecora, abbiamo leggermente cambiato la tradizione. La bufala dà infatti un sapore deciso e cremoso, una ricetta che difendiamo perché la bufala si esalta con la cottura lenta, che la asciuga”.

E come ricordato da Ciro di Maio dal suo “san Ciro”, vale la pena rievocare origine e storia della pastiera napoletana e del casatiello. Buona tradizione a tutti!

La pastiera cotta nel forno a legna di San Ciro

La pastiera cotta nel forno a legna di San Ciro

La Pastiera

“La pastiera napoletana, piatto della tradizione partenopea. Le origini di questa ricetta si perdono nella notte dei tempi. Alcuni storici le fanno risalire all’epoca romana, altri al Medioevo. Una leggenda narra che la sirena Partenope, incantata dalla bellezza del Golfo di Napoli, donò agli abitanti un dolce fatto con sette ingredienti, simbolo delle ricchezze della terra campana: farina, ricotta, uova, grano, acqua di fiori d’arancio, spezie e zucchero. La ricetta della pastiera, nella sua versione più autentica, prevede l’utilizzo di ingredienti semplici e genuini: farina, burro, zucchero, uova, ricotta di pecora, grano cotto, latte, aromi di fiori d’arancio e spezie. L’impasto, lavorato a lungo con le mani esperte delle massaie napoletane, viene steso in una sfoglia sottile e farcito con un ripieno cremoso e profumato.

Il Casatiello

“Il casatiello, simbolo indiscusso della Pasqua napoletana, racchiude in sé secoli di storia e tradizioni culinarie. La sua preparazione, un vero e proprio rito, si tramanda di generazione in generazione, custodendo gelosamente i segreti di un sapore autentico e inconfondibile. Un tempo, il casatiello veniva cotto esclusivamente nel forno a legna, un elemento fondamentale per esaltare le caratteristiche organolettiche. Il calore avvolgente e uniforme del forno a legna, unito al profumo inebriante della legna che arde, conferiva al casatiello una crosta dorata e croccante, un interno soffice e umido, e un sapore affumicato che lo rendeva unico.

La ricetta del casatiello, nella sua versione più autentica, prevede l’utilizzo di ingredienti semplici e genuini: farina, lievito madre, strutto, uova, salame, formaggio e pepe. L’impasto, lavorato a lungo con le mani esperte delle massaie napoletane, veniva lasciato lievitare per diverse ore, fino a raddoppiare il suo volume. La cottura nel forno a legna richiedeva una grande maestria. La temperatura, mantenuta costante grazie alla sapiente gestione della legna, permetteva al casatiello di cuocere lentamente, sprigionando tutti i suoi profumi e sapori. La crosta, dorata e croccante, proteggeva un interno soffice e ricco di sapori, dove il salame e il formaggio si fondevano in un connubio perfetto”.

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