La Pergola di Gesualdo e la cucina dell’orto di Franca De Filippis


La Pergola di Gesualdo
Strada Comunale Freda, 4
Tel. 0825 401435
sempre aperto
Chiuso mercoledì

Carla De Filippis

Franca  De Filippis, cuoca della Pergola di Gesualdo

Si avvicina ai 30 anni di attività questo locale di Gesualdo, era la metà dei favolosi anni ’90 infatti, quando FRanca De Filippis e il maritto Antonio Ferrante decisero di aprire il locale in una frazione del bellissimo borgo irpino dominato da Castello, a dieci chilomeri dall’uscita dell’autostrada Grottaminarda sulla Napoli-Bari.
Niente è cambiato da allora in questi territori onirici, la matera prima resta favolosa, sia che si tratti di verdure e ortaggi sia che si tratti di carne (agnelli, maiali, papere, galline) ed è stato con immenso piacere tornare qua dopo dieci anni con carissimi amici, trovare piatti dell’orto pensati e ricchi di sapore e scatenarci nella scelta di bottiglie di Taurasi, se non ora quando?
La cucina di Franca propone con molta semplicità i piatti della memoria contadina seguendo la stagionalità del propri orto e della disponibiità del prodotto. Una cucina contadina alleggerita dall’eccesso di grassi, ben dosata nel sale, e valorizzata sempre da un grande olio d’oliva, qua siamo nel regno della Ravece. Uno dopo l’altro sono arrivati piatti ricchi di sapore dove la forza del gusto imposto dall’orto si è imposta con prepotenza, accompagnata dal pane fatte in proprio e dalle focaccine, bianca e con il pomodoro.
Di stagione la maccaronara su crema di piselli e asparagi, incredibile l’agnello, in cata sin dall’apertura del locale: un carne tenera e ricca di sapore.
Anche la sala è riasta uguale, d’estate è bello mangiare all’aperto sotto le frasche nel piacevole giardino.
Da parte nostra non possiamo che darvi un consigio viavace: ora con il bel tempo l’Irpinia esprime il meglio di se, regala serate fresche e silenziose mentre sulla costa si soffoca nel caos e nella confusione: venite a farvi una bella passeggiata, fate compere di prodotti tipici, e programmate una sosta nella cucina semplice, efficace, e sincera di Carla mentre in sala Antonio vi guida fra i vini. Farete una esperienza vera e indimenticabile, lasciando sul tavolo un conto che difficilmente può superare i 40 euro.
Fegato, polmoni, palato ma soprattutto la testa vi ringrazieranno di questo intervallo capace di fermare il tempo. Proprio quello di cui abbiamo bisogo in questo momento.

La Pergola a Gesualdo

La Pergola a Gesualdo, carpaccio su patata schiacciata e tartufo

Cosa si mangia alla Pergola di Gesualdo

La Pergola a Gesualdo

La Pergola a Gesualdo, agnello alla brace

La Pergola a Gesualdo

La Pergola a Gesualdo maccaronara piselli e asparagi

La Pergola a Gesualdo

La Pergola a Gesualdo, zuppa di fagioli e verza

La Pergola a Gesualdo

La Pergola a Gesualdo, uovo di papera

La Pergola a Gesualdo

La Pergola a Gesualdo, polpette di baccalà

 

La Pergola a Gesualdo

La Pergola a Gesualdo, pasta sfoglia con scarola, alici e burrata

La Pergola a Gesualdo

La Pergola a Gesualdo, dessert alle fragole

La Pergola a Gesualdo - olii

La Pergola a Gesualdo – olii

La Pergola a Gesualdo - vini

La Pergola a Gesualdo – vini

 

La Pergola a Gesualdo

La Pergola a Gesualdo

Report 20 luglio 2012

da sx, Antonio Ferrante, Franca e Roberto De Filippis

di Lello Tornatore

Di ritorno dal Vulture, stanchi ed affamati, essendo riusciti a sopravvivere ai morsi della fame solo grazie alla pietà misericordiosa della pianta di albicocche che abbiamo incocciato nei vigneti di Elena Fucci, ci siamo fermati a “La Pergola” di Gesualdo in Irpinia. Perchè La Pergola? Le motivazioni della scelta sono molteplici, ma tutte tendenziose e riconducibili al solito spirito ottimizzatore che ormai ossessiona il Pigna. Primo, fermandoci a Gesualdo ci avviciniamo e di molto al “campo base”(Forino) e quindi il ritorno, anche in presumibili condizioni stravaccate, sicuramente ci riuscirà più agevole.

l’ingresso

la sala interna

 

la vasca dei pesciolini

Secondo, la voglia di ortaggi e verdure è forte e quindi perchè non assaggiare i freschi sapori vegetali della generosa terra dell’irpinia alta? Terzo, è già un bel po’ che non recensiamo questo ristorante. Ci accoglie l’affabile Antonio Ferrante, che risulta immediatamente simpaticissimo a tutti, ma in particolare a Giancarlo Gariglio, da noi sorpreso più volte a passarsi la mano nei capelli, gongolante per aver finalmente trovato in una sola giornata, oltre a Pierpaolo Sirch, un’altra persona che ne possiede meno di lui…;-))

Antonio Ferrante,in occasione della presentazione della nuova guida dei Mesali

In cucina Franca De Filippis, che si divide tra la passione per l’architettura e la ricerca nella cucina di territorio, moglie di Antonio e sorella di Roberto, che insieme ad Antonio si occupa della sala. La Pergola nasce circa quindici anni fa, allora in cucina aiutava anche la mamma di Franca e Roberto, ora si dedica con grande esperienza e maestria, solo all’orto che rifornisce il ristorante.

mise en place

Oltre alla produzione propria, qui ci si avvale della interazione con il territorio circostante ed i suoi prodotti. Il legame con la terra ed il contadini del posto è forte, la ricerca e la valorizzazione delle migliori materie prime, lo sono ancora di più. Lo spirito dei nostri è quello di collaborazione con altre strutture ristorative dell’Irpinia per fare sistema insieme. Ed è per questo che La Pergola, sin dalla fondazione dell’associazione, è affiliata ai “Mesali”. Dopo aver dato un’occhiata veloce alla bella sala interna (si nota la mano di Franca nell’arredo), ci sediamo sotto il pergolato e al grido “Antonio fai tu”, finalmente ci rilassiamo dopo una giornata da almeno trecentocinquanta chilometri. Una sola richiesta : il famosissimo sedano di Gesualdo a pinzimonio!!! E subito dopo ci arriva una lunga serie di antipasti :

il meraviglioso sedano di Gesualdo

 

l’olio di Ravece per il sedano

di spalle Franco martino, a sx Giancarlo Gariglio e a destra Luciano Pignataro

 

la sala

 

il comò della nonna

Pane fichi , capicollo e ricottina di Carmasciano

Pane fichi , capicollo e ricottina di Carmasciano

i pani

 

pan e pummarulini re seccagno

Gli orti di Gesualdo : sformato di melanzane e ricotta salata

sformato di melanzane e ricotta salata, parmigiana di borragine, peperone ripieno

Parmigiana di borragine, peperone ripieno.Fresella con ortaggi arista di maiale e mosto cotto;insalata di farro.

Fresella con ortaggi arista di maiale e mosto cotto e insalata di farro

Poi è la volta della tradizionale “Zuppa di sedano di Gesualdo con frittelle di baccalà”, il piatto della vigilia di Natale in tutta l’Irpinia.

Zuppa di sedano di Gesualdo con frittelle di baccalà

Per primo piatto, pasta della Baronia e verdure a gò-gò…

Chitarra di Grano Armando (De Matteis) con talli,patate, zucchine e fiori di zucca.

Chitarra di Grano Armando (De Matteis) con talli,patate, zucchine e fiori di zucca

Siamo a due passi dall’areale del Carmasciano, come possiamo fare a meno dell’agnello omonimo? Ma soprattutto, e chi lo dice al Pigna che notoriamente è agnello-dipendente??? E quindi …

Agnello in due cotture: Cosciotto di Agnello cotto nel fieno, costolette alla brace.

Agnello in due cotture Cosciotto di Agnello cotto nel fieno, costolette alla brace

Chiudiamo con gelato d’antan stile mitici anni ’60, ai pistacchi con banana e cioccolato…

Gelato ai pistacchi con banana e cioccolato

Dolci: sfogliatella di mele annurche, torta al cioccolato fondente e confettura di visciole (mt zero, da paradiso), semifreddo al cioccolato bianco, tutto su crema alla vaniglia.

sfogliatella di mele annurche, torta al cioccolato fondente e confettura di visciole, semifreddo al cioccolato bianco, tutto su crema alla vaniglia

Cosa abbiamo bevuto? Sicuramente non vino…siamo in degustazione permanente la mattina, permettete che di sera ci possiamo prendere una pausa con una buonissima birra artigianale fatta in Irpinia?

i vini extraregionali

la birra

 

la birra

 

la birra, l’etichetta

Ristorante La Pergola
Via Freda, 35 83040 Gesualdo (Av)
0825 401435
https://www.facebook.com/pages/La-Pergola-Gesualdo/192058210847091

2 Commenti

  1. meraviglioso tutto
    pane e fichi,pane e pummarolini re saccagno,
    gli sformatini, il pep ripieno, l’agnello cotto nel fieno …….
    ma un pensiero speciale per la zuppa di sedano con frittelle di baccalà
    e la birra ambrata Serro della Croce
    WOW ! beato O’Pignataro che si è fatto fuori tutto ‘sto ben didio !

  2. Non è un ristorante è un luogo di condivisione dei piaceri.
    Unico nel suo modello.
    Se non lo conoscete, scopritelo : date un senso al concetto di slow food

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