La pizzeria Il Boccon Divino a Dragoni: tra sintesi e semplicità nell’alto Casertano

di Antonella Amodio
Per dirla con Gualtiero Marchesi in ogni arte a rendere grandi sono la sintesi e la semplicità. Questo vale anche per la cucina. In ogni piatto va rispettata la legge dell’equilibrio imposto dalla natura.
Il concetto è applicabile non solo alla preparazione dei piatti di alta cucina, ma alla gastronomia in generale. Così per la pizza, come già abbiamo avuto modo di constatare al Boccon Divino a Dragoni. Nell’ Alto Casertano, fuori dai percorsi mediatici e non distante da Pepe in Grani di Caiazzo (quest’ultima ha ottenuto il primo posto nella classifica delle 50 top Pizze) e positivamente influenzato dalle correnti del vento di eccellenza che arrivano dal colle di Caiazzo, il Boccon Divino applica “sintesi e semplicità” nella sua proposta gastronomica.

In parte ció è dovuto alla disponibilità delle materie prime reperibili sul territorio, che giocano un ruolo importante nella preparazione. Combinate poi ad hoc danno vita a sapori unici. Il tocco finale lo da l’opera dell’uomo.
Dalla cucina – curata dallo chef e proprietario Raffaele Romano – e dalla pizzeria del Boccon Divino escono piatti ricchi di sapori, con riferimenti al territorio, alla tipicità e alle tradizioni. Combinazioni non facile da trovare in altri posti, ed è anche per questo motivo che più volte ne abbiamo parlato proprio su questo sito.

La pizza la prepara Nicola Ricciardi, che rimane fedele alla tradizionale Stg (il Boccon Divino è iscritto all’ Associazione Vera Pizza Napoletana ), tant’è che lavora a mano l’impasto per evitarne surriscaldamento, che può verificarsi con l’ impiego dell’impastatrice. L’impasto riposa nella madia dove matura per circa dodici ore.


La pizza invitante e ben cotta, all’assaggio è leggera e scioglievole al palato. In carta se ne contano 28 gusti diversi, divise per Classiche, come la pizza Margherita, Speciali dove è possibile scegliere la pizza Boccon Divino, condita con straccetti di maiale nero casertano, misticanza, pomodorini e parmigiano. Infine, le Selezioni dove la pizza Incontro ( preparata con mozzarella di bufala dop, pesto di pistacchio di Bronte, misticanza, scorzette di limone di Sorrento e mortadella Igp ) appagherà la vista ed il gusto.



Un piccola prelibatezza rimane il panuozzo. Chi lo mangia al Boccon Divino lo ricorderà per sempre. Oltre alla bontà dell’impasto ( lo stesso della pizza ) è notevole la farcia, ben dosata negli ingredienti e nel condimento. Si può ordinare con gli ortaggi, i salumi, latticini e formaggi.

Andare al Boccon Divino non significa solo mangiare la pizza. Raffaele prepara paste fatte in casa, carne arrosto e baccalá fritto, in umido e al pomodoro che meritano l’assaggio. In attesa della pizza suggerisco di mangiare I pizzini fritti, un tris di pizze fritte farcite secondo la fantasia dello chef. A proposito di semplicità e sintesi, chiedete l’insalata di pomodoro con il tarallo sbriciolato. Non ve ne pentirete.


Ampia selezioni di vini con presenza di etichette regionali ed extra regionali. In lista c’è anche la scelta di birre prodotte da un birrificio artigianale locale, oltre che alla spina.
L’ambiente rustico, con il camino che viene acceso durante la stagione invernale, da il senso di convivialità. Inoltre, il Boccon Divino rimane un posto speciale anche per l’umiltà di Raffaele e di Nicola, che ci fa ritornare sull’affermazione di Marchesi: ” si è grandi quando si ė essenziali”.

Costo della pizza Margherita: € 3,50
Pizzeria Il Boccon Divino
Strada Statale 330, 18
81010 Dragoni ( CE)
Tel. 0823 866016
Una risposta
I commenti sono chiusi.
L’articolo mi è piaciuto (anche) per due punti in esso presenti.
1
Il RICORDO di Gualtiero Marchesi.
Semplicità, Sintesi, Essenzialità sono le tre parole che aprono e chiudono il testo e colgono bene la concezione della cucina del grande “Cuoco”(così voleva essere chiamato) Milanese:
non c’è nessuno “Chef” che me lo ricordi.
Spero che non venga dimenticato troppo in fretta come è successo con Stefano Bonilli, troppo concentrati su “personaggi”
“supervalutati” e “gonfiati mediaticamente” da blogger e critici gastronomici poco indipendenti.
2
Leggendo alla fine il prezzo della margherita ho avuto qualche dubbio e ho dato un’occhiata a tripadvisor.
Ebbene molti sono i commenti di elogio di questo locale anche per la qualità e il rapporto Qualità-Prezzo.
La 1 qualità dell’impasto in primis e poi del condimento insieme al 2 rapporto Q/P sono in testa, per me, ai criteri con cui giudicare una pizzeria.
E invece il rapporto Q/P è stato, secondo me, trascurato dai food blog italiani che hanno spinto, insieme al marketing, verso prezzi sempre più alti. La pizza da cibo popolare è diventato un cibo caro, a volte in modo scandaloso, tradendo la sua essenza.
Da queste considerazioni un APPLAUSO grande a chi fa una buona pizza napoletana…a un ottimo prezzo… e senza rinunciare alla qualità.