La tombola di Casa Setaro: dalla prima zonazione vesuviana al gioco classico del Natale


La tombola di Casa Setaro

La tombola di Casa Setaro

In passato, già i Greci sostenevano che il numero è la sostanza delle cose, il principio della natura, lo strumento di comprensione di ogni cosa. E proprio per questo che viene ripreso per l’interpretazione dei sogni, anche nella smorfia napoletana.

Da qui, l’idea di Casa Setaro di decodificare il nome di questo “sogno“, il primo progetto di zonazione mai realizzato prima sul Vesuvio, con l’uso della cabala: infatti, poiché nel disciplinare non è possibile (ancora) esplicitare la menzione geografica, il numero 61 rappresenta il “bosco” e il 37 è il “monaco”, al posto di “Bosco del Monaco” che è la “contrada” dove risiedono le vigne secolari di questo Cru di bianco.

La tombola di Casa Setaro

La tombola di Casa Setaro

Il progetto di zonazione vitivinicola “CONTRADAE” di Casa Setaro riprende la filosofia delle “contrade etnee” e vuole dare risalto all’alta qualità e vocazione di determinate aree vitivinicole.

Ora che il sogno di Massimo Setaro è diventato realtà, è possibile acquistare la bottiglia, avvolta in carta velina, in edizione limitata per le festività in un cofanetto speciale: una scatola in legno che, aperta, diventa il gioco della tombola, con un tabellone stampato sul retro del coperchio, 20 cartelle diverse e una pochette di velluto con i 90 numeri. 

La tombola di Casa Setaro

La tombola di Casa Setaro

Un vino corposo, scandito da note saline e basaltiche: un sorso fresco e lungo, che è pura memoria… e divertimento!

Un commento

  1. Alle bottiglie pensate come regalo quest’anno hanno associato ad esempio anche una cravatta di una famosissima griffe napoletana ma l’idea di Massimo Setaro credo sia molto intrigante se non altro perché come tutte le cose che sono frutto di persone intelligent e creative gioca su più livelli come giustamente detto sopra ed anche perché la tombola,da sempre,è uno dei giochi tradizionali che segue alle abbondanti libagioni conviviali sopratutto nelle famiglie meridionali e,cosa non meno importante,il vino era buonissimo:stappato alla vigilia è andato via praticamente all’aperitivo.Ad maiora da FRANCESCO

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