La Villa di Melfi, il ristorante di agriturismo che piace alla Michelin
Agriturismo La Villa di Melfi
Contrada Cavallerizza, 85025 Melfi (PZ)
Tel. (+39) 0972 236008
Aperto a pranzo e a cena, chiuso il lunedì e la domenica sera.
lavillamelfi.it
di Fabiola Pulieri
A Melfi, nel cuore della Basilicata, c’è un luogo in cui tradizione, ricerca e accoglienza trovano un equilibrio raro: La Villa di Melfi, ristorante di riferimento per chi cerca un’esperienza gastronomica capace di unire tecnica, memoria e innovazione. Una realtà familiare, guidata da tre protagonisti che hanno trasformato la passione in un progetto di alto livello, in un ristorante nato come agriturismo e oggi punto di riferimento per chi cerca una cucina autentica, elegante e profondamente legata al territorio. Un progetto di famiglia, quello dei Sonnessa, premiato più volte dalla Guida Michelin con il Bib Gourmand, per l’ottimo rapporto qualità-prezzo, e che quest’anno ha ottenuto anche il prestigioso riconoscimento per l’eccellenza dei dolci e dei lievitati. Lo chef Vito Sonnessa ha ricevuto infatti il premio individuale Passion Dessert 2026 Guida Michelin per l’eccellenza dei suoi dolci.
La storia de La Villa di Melfi è un racconto di terra e famiglia. Le radici agrituristiche non sono un ricordo ma una parte viva del ristorante: una grande quantità delle materie prime vegetali proviene infatti dall’orto, coltivato con cura e attenzione alla stagionalità. Erbe fresche, ortaggi e verdure arrivano in cucina ogni giorno, contribuendo alla definizione di piatti che parlano lucano con linguaggio moderno.
A tutto questo si affianca la degustazione dell’olio extravergine prodotto dall’azienda, un olio che racconta il territorio e che viene proposto come parte integrante dell’esperienza gastronomica, dagli assaggi iniziali agli abbinamenti più studiati.
Partita come “collezione privata” ventisei anni fa, la cantina, con 650 etichette e oltre 8.500 bottiglie, oggi è diventata il fiore all’occhiello del ristorante ed è una selezione che spazia da nord a sud Italia e si allarga agli Champagne e oltre. Costruita e portata avanti negli anni con passione e competenza, spazia dai grandi nomi alle piccole realtà di pregio, con una cura particolare per annate storiche e referenze ricercate. Artefice di questo patrimonio è Gabriele Sonnessa, sommelier e presenza autorevole in sala, figura chiave dell’esperienza a La Villa di Melfi. Con professionalità, eleganza e una conoscenza profonda del mondo del vino, Gabriele accompagna gli ospiti in percorsi di abbinamento che valorizzano al meglio ogni piatto. La particolarità della cantina appena ristrutturata è anche nella sua disposizione che è la proiezione di ciò che è in sala ed è, parole di Gabriele, “la quarta dimensione del ristorante”. Le quattro colonne portanti della cantina sono state lasciate a vista e sono in corrispondenza dei quattro tavoli storici dei tempi dell’apertura mentre l’ingresso del caveau della cantina è esattamente sotto l’attuale cucina.
Proprio in cucina si incontrano i due approcci diversi e complementari in un dialogo generazionale che esprime radici passate, presenti e future della gastronomia lucana. Michele Sonnessa, il padre, porta con sé la memoria di una cucina genuina, legata alla tradizione, al territorio e ai gusti di un tempo tradotti in sapori autentici, riconoscibili e rassicuranti. Accanto a lui c’è il figlio Vito, che ha dato alle proposte gastronomiche una lettura contemporanea, fondendo tecnica e creatività e curando personalmente pasticceria e lievitati, oggi premiati dalla Michelin.
I suoi dolci e la piccola pasticceria raccontano una Basilicata raffinata, moderna, capace di sorprendere senza perdere le sue radici. I lievitati tra cui pane e grissini, i dolci e gli impasti rappresentano uno dei punti di forza del ristorante.
E poiché siamo nel periodo che ci avvicina sempre più alle festività natalizie, tra le creazioni dello chef pasticcere spiccano i panettoni artigianali che Vito prepara in diversi gusti: classico, doppio cioccolato, cioccolato bianco e albicocca, frutti di bosco e gianduia. Lievitazioni lunghe, impasti soffici, canditi e uvetta, aromi naturali e una lavorazione che rispecchia il rigore tecnico presente in tutta la pasticceria realizzata da Vito.
La Villa di Melfi è davvero una piacevolissima scoperta ed è molto più di un ristorante: è una destinazione completa, un luogo in cui l’identità agricola originaria convive in perfetta armonia con un progetto culinario maturo e ambizioso. Nei piatti e nelle materie prime utilizzate c’è un grandissimo equilibrio così come tra sala e cucina.
L’orto, la bellissima cantina e la produzione propria dei lievitati e dei dolci mi hanno permesso di vivere un’esperienza profondamente territoriale, come non ne provavo da tempo, con una coerenza ed eleganza che mi hanno fatto pensare subito a tornare una “prossima volta”.
Il recente riconoscimento della Michelin è solo uno dei tasselli di un percorso che sicuramente continuerà a crescere ma che rende già la famiglia Sonnessa tra i protagonisti più interessanti della ristorazione lucana. Ciò che per me “vale il viaggio” è sicuramente il gusto autentico, il piacere che ho provato assaporando i piatti di Vito e Michele e l’accoglienza amabile e familiare di Gabriele in sala.
Dall’orto alle materie prime, dall’olio al calice, dalla tradizione di Michele alla visione moderna di Vito, passando per la competenza di Gabriele in sala, La Villa di Melfi è l’esempio di come una realtà nata dalla terra possa evolversi senza tradire la propria identità con la consapevolezza che le radici sono il punto di forza più grande attraverso cui spiccare il volo.








