Laqua di Antonino Cannavacciuolo: imperdibile a Ticciano Vico Equense


Laqua Countryside a Tecciano di Vico Equense di Antonino Cannavacciuolo
Via Ticciano 137
Tel. 081 1946 0050
Aperto a pranzo e cena

Antonino Cannavacciuolo, Nicola Somma, Barbara Guerradi Barbara Guerra

Siamo a Laqua Countryside a Ticcinao, su un lembo di paradiso in Costiera Sorrentina, in alto a lambire i monti con uno splendido paesaggio che si apre sul mare e l’intero Golfo. In questa tenuta in cui lo chef più famoso d’Italia, Antonino Cannavacciuolo veniva a giocare da bambino e che oggi è il suo posto del cuore. Ristorante, diretto dallo chef Nicola Somma e resort con alcune confortevoli camere.

In giardino più che la piscina attira lo sguardo un curatissimo e rigoglioso orto in cui, in stagione, i pomodori grandi e carnosi di Sorrento svettano carichi e colorati.

Il successo Antonino Cannavacciuolo, tristellato patron di Villa Crespi, protagonista di fortunati programmi televisivi quali Cucina da Incubo e Masterchef, lo ha capitalizzato focalizzandosi su vari progetti in Italia in cui la sua idea di cucina e soprattutto di ospitalità diventa concreta.

Insieme alla moglie Cinzia Primatesta e coadiuvato da uno staff solido con a capo Stefania Siani, ha creato qualche anno fa Laqua Collection che conta oggi quattro luoghi per soggiorni di lusso e alta ristorazione. Ristoranti guidati da chef che con lui hanno trascorso anni e che in queste “case” diventano protagonisti. Qui l’intelligenza di non anteporre il suo nome a quello di chi quotidianamente ha le responsabilità di un ristorante.

La forza comunicativa e soprattutto professionale di Antonino è una guida, non chiuso in un ego sterile ma a valorizzare le professionalità degli chef della sua grande squadra. Spesso nel team dello chef senti parlare di famiglia più che di collaboratori o dipendenti e questo lo si legge nel pratico, soprattutto guardando al fatto che queste collaborazioni durano negli anni, segno di benessere e senso di appartenenza.

Cosa si mangia al ristorante Laqua Countryside di Antonino Cannavacciuolo

Si parte con il Benvenuto dello Chef che in questo caso è composto da Tartelletta con cremoso di acciughe, gel di birra e ravanello croccante; Baccalà mantecato con maionese al prezzemolo; Cannolo ripieno di carbonara; Ragù napoletano fritto; Bon bon di coniglio all’ischitana. Segue pane, focaccia pugliese e fragranti grissini.

Poi una serie di piatti scelti à la carte.  Dalla proposta vegetariana abbiamo scelto la Terrina di sedano rapa e tartufo nero servita in crosta con cremoso di sedano rapa e mantecato di caprino, finito con emulsione di sedano rapa e tartufo nero.

Tra i primi abbiamo assaggiato il Risotto al pomodoro con fondo di pomodoro, polvere e ketchup di datterini e caviale; Tubetto ragù di lumache, spuma di friggitelli e polvere di limone bruciato; un assaggio di paccheri al Ragù estivo.

Sogliola con carpaccio di zucchine con olio alla menta ed insalatina di fiori di zucca, nascosto sotto un battuto di zucchine e fichi, maionese alla menta, cremoso di zucchine alla scapece, di fianco fichi a crudo. Accompagnato da baby zucchina e chips di zucchina alla scapece e fiore di zucca in tempura laccato con miele e bergamotto.

Petto di piccione laccato con miele e bergamotto e semi misti, glassato con burro fermentato alle erbe, confettura di prugne affumicata insalatina di Pak-choi, lollipop con la coscetta di piccione, pan brioche con prugne e fegatini, zuppa forte di piccione.

Dal menù vegetariano scegliamo Pomodoro alla griglia glassato con fondo di pomodoro, anguria marinata con soia e mirin, cotto al forno, maionese al basilico, ketchup di pomodoro e polvere di pomodoro. Alla fine un cubetto di anguria al Campari.

Per terminare una variazione di Nocciola tra cui spicca l’ottima brioche con zabaione e si termina con piccole dolcezze.

 

Una sala professionale e attenta con a capo Eduardo Buonocore e Antonio Indovino. Un paio di menù degustazione, uno poi interamente dedicato ai vegetariano e la possibilità di scegliere alla carta. Bellissimo sedersi in cinque, ordinando piatti diversi nella piena serenità di chi sa affrontare senza patemi un servizio a completo beneficio degli ospiti.

Una cucina ricca di elementi vegetali, di territorio ma con qualche incursione in asia, esteticamente bella e con piatti elaborati in cui ogni portata è composta da più elementi, scena, colore, sostanza. Non mancano alcuni signature dish dello chef come il Tonno Vitellato o i paccheri al ragù estivo, leggero e gustoso.

I dolci poi, come quelli di Villa crespi, valgono da soli il viaggio. Sontuosi e tecnicamente perfetti.

Un’esperienza quella a Laqua Countryside che assicura un momento di relax in cui il piacere del gusto e del paesaggio deve solo essere completato da una buona compagnia.

 

 

 

 

Antonio Indovino Sommelier Laqua Countryside

Due stagionature di Provolone del Monaco

La sala esterna Laqua Countryside

L’orto Laqua Countryside

REPORT DEL 9 LUGLIO 2022

Antonino Cannavacciuolo con il padre

Antonino Cannavacciuolo con il padre Andrea, ex insegnante all’Alberghiero e autore dei pastori

Torniamo dopo un anno, a pochi giorni dalla prima candellina, per questa impresa di Antonino Cannavacciuolo là dove sono le sue radici più profonde. Tutto funziona alla perfezione, fra sala e cucina, il Country resort ha risposto ad una domanda di pace e tranquillità nel cuore dei monti lattari, con stanze personalizzate, piscina, enorme cantina e menu che incalza piatto dopo piatto con novità, senza soffermarsi troppo sulla tradizione che fa la sua apparizione solo nei canapè per ricordarci che siamo in Campania, la regione della cucina di mare, del ragù e della genovese.
Senza altre chiacchiere rispetto a quelle che abbiamo scritto lo scorso anni, ecco a voi cosa abbiamo trovato e cosa abbiamo mangiato. Ah, si, nel frattempo ha preso uno stella, proprio come avevamo scritto la scorsa estate:-)

LAQUA Countyside, scorcio della sala

LAQUA Countyside, scorcio della sala

LAQUA Countyside, la sala

LAQUA Countyside, la sala

LAQUA Countyside, l'esterno

LAQUA Countyside, l’esterno

LAQUA Countyside, scorcio dell'esterno

LAQUA Countyside, scorcio dell’esterno

LAQUA Countyside, i tavoli sotto il pergolato di glicine

LAQUA Countyside, i tavoli sotto il pergolato di glicine

LAQUA Countyside, la cucina a vista

LAQUA Countyside, la cucina a vista

 

LAQUA Countyside, aperitivo

LAQUA Countyside, aperitivo

LAQUA Countyside, benvenuto dello chef

LAQUA Countyside, benvenuto dello chef

LAQUA Countyside, il benvenuto, dettaglio

LAQUA Countyside, il benvenuto, dettaglio

LAQUA Countyside, il pane

LAQUA Countyside, il pane

LAQUA Countyside, burro e grissini

LAQUA Countyside, burro e grissini

LAQUA Countyside, scampo, nasturzio e burrata con limone salato

LAQUA Countyside, scampo, nasturzio e burrata con limone salato

LAQUA Countyside, tonno, tonno, tonno, la ventresca

LAQUA Countyside, tonno, tonno, tonno, la ventresca

 LAQUA Countyside, Tonno, tonno, tonno

LAQUA Countyside, Tonno, tonno, tonno

LAQUA Countyside, animella, cerfoglio, liquirizia e sake'

LAQUA Countyside, animella, cerfoglio, liquirizia e sake’

LAQUA Countyside, il cuore servito con l'animella

LAQUA Countyside, il cuore servito con l’animella

 LAQUA Countyside, la lingua servita con l'animella

LAQUA Countyside, la lingua servita con l’animella

LAQUA Countyside, Spaghettone, mandorle, ricci di mare e quinoa

LAQUA Countyside, Spaghettone, mandorle, ricci di mare e quinoa

LAQUA Countyside, il crme caramel di ricci con lo spaghettone

LAQUA Countyside, il crme caramel di ricci con lo spaghettone

LAQUA Countyside, Riso, prosciutto, fichi e tartufo

LAQUA Countyside, Riso, prosciutto, fichi e tartufo

LAQUA Countyside, Sgombro, finocchietto, vongole e nduja

LAQUA Countyside, Sgombro, finocchietto, vongole e nduja

LAQUA Countyside, sgombro, le salsicce

LAQUA Countyside, sgombro, le salsicce

LAQUA Countyside, sgombro, la pelle con il crudo

LAQUA Countyside, sgombro, la pelle con il crudo

LAQUA Countyside, sgombro, il panino sfogliato

LAQUA Countyside, sgombro, il panino sfogliato

LAQUA Countyside, pre dessert al gambero e fragola

LAQUA Countyside, pre dessert al gambero e fragola

LAQUA Countyside, souffle albicocca e rosmarino

LAQUA Countyside, souffle albicocca e rosmarino

LAQUA Countyside, souffle albicocca e rosmarino

LAQUA Countyside, souffle albicocca e rosmarino

LAQUA Countyside, Provolone, rucola, pane e olio

LAQUA Countyside, Provolone, rucola, pane e olio

LAQUA Countyside, mais, pop corn e pinoli

LAQUA Countyside, mais, pop corn e pinoli

LAQUA Countyside, i vini

LAQUA Countyside, i vini

9 agosto 2021

Antonino Cannavacciuolo a Ticciano

C’è una Penisola Sorrentina (e Amalfitana) profonda, contadina, rupestre e rurale, faticosa da raggiungere, i cui figli migliori per fare fortuna sono scappati via. Siamo a Ticciano, una frazione montana di Vico Equense che quasi affaccia sul Golfo di Salerno ed è qui che registriamo il Nostos di Antonino Cannavacciuolo, il ritorno a casa. Un ritorno che però non significa ritirata, anzi, ma la creazione di un progetto tra la sua regione e il Piemonte, che lo ha adotatto, gestito direttamente.

Laqua, il tavolo nell'orto

Laqua, il tavolo nell’orto

In questa casa dell’800, magnificamente ristrutturata, il nonno di Tonino ha lavorato per anni, immaginate la soddisfazione di poterla acquistare e trasformarla in un resort rurale di lusso con sei stanze, una sala ristorante, un orto, la cantina. Insomma il progetto Laqua iniziato a Meta e che quest’anno registra due aperture: a Vico Equense e sul Lago d’Orta.
Ci sono cuochi che lavorano per andare in tv, e cuochi che usano la tv per rafforzarsi sul lavoro. Cannavacciuolo appartiene alla seconda schiera, è egli stesso l’espressione di quei valori radicati, solidi, che fanno da bussola per tutta una vita, che ti fanno rifiutare, tanto per dirne una, l’offerta di un colosso di junk food di firmare due panini. In una società di apparenza, in cui la gente cerca di stupire invece di istruire, non è poi difficile darsi il giusto valore: basta stare fermo quando tutti si muovono e muoversi quando gli altri sono fermi.

 

Antonino Cannavacciuolo

Antonino Cannavacciuolo e Nicola Somma, responsabile della cucina a Ticciano.

Ma non è questo il tema che ci interessa: il tema di fondo è l’inizio di un Regno, quello in Penisola Sorrentina. Antonino Cannavacciuolo arriva qui con la sua personalità, i suoi piatti storici, ma anche con le idee molto chiare sul buono e sul bello. Arriva in un momento in cui la poderosa spinta propulsiva della cultura dell’orto-mare della Penisola che è alla base della Nuova Cucina Napoletana, sembra essersi spiaggiata, qualche protagonista ha naturalmente rallentato, ma il guaio è che alcuni delle nuove leve hanno le idee molto confuse e spesso noiose esprimendo piatti uguali e dimenticabili:  fanno risotti e paste ripiene invece della pasta secca, comprano dai cataloghi e non vanno a fare la spesa, dimenticano il pomodoro proprio adesso che sta sugli scudi di tutta l’alta ristorazione, curano l’estetica di ricette buone per i reel di Istragram, il battito d’ala di una farfalla, accozzano carni e pesci, dimenticando il vegetale senza far capire dove siamo, cosa siamo stati, e soprattutto dove va la cucina moderna. Vanno cioé in una direzione esattamente opposta a quello che chiede la gente: semplicità, essenzialità e sapore. Ma il vero problema è che spesso i menu non esprimono la rigogliosa ricchezza di sapori di questa terra benedetta da Dio che affascinò e fece impazzire Bonilli negli ultimi anni.
Ora l’asticella si alza per tutti, si riprende a correre!

Laqua, la piscina nell'orto

Laqua, la piscina nell’orto

In questo contesto di sostanziale bonaccia gastronomica soprattutto del fine dining in cui le trattorie sembrano assumere la leadership concettuale, Antonino Cannavacciulo arriva con tutta la sua rumorosa personalità e clamorosa esperienza: al timone della cucina c’è il Nicola Somma, professionista schivo, già responsabilizzato a Torino, ora di fronte alla scommessa della sua vita professionale. In sala Edoardo Buonocore, grandissimo maestro di sala, personalità discreta e sempre low profile ma capace di risolvere ogni problema possibile e immaginabile. In cantina Antonio Indovino, finalista al concorso indetto dall’Ais Campania, tradito in quella occasione dalla timidezza più che dalla conoscenza globale dei vini italiani e stranieri. Ha in gestione una carta dei vini poderosa e curiosa, colta e profonda.

 

Antonino Cannavacciuolo - staff

Antonino Cannavacciuolo – staff de LAQUA COUNTRYSIDE

Ogni particolare del Palazzo, quasi mille metri quadri coperti, è curato con attenzione, l’esperienza che si propone qui è complessiva, globale, totalizzante. Appena si entra c’è la cucina a vista che diventa un quadro, ovunque i pastori del padre di Tonino che parlano con le mani. La sala è essenziale ed elegante, qui davvero il tovagliato sarebbe inutile. Ogni stanza è diversa dall’altra, e i bagni sono una stanza nella stanza. Poi c’è la piscina nell’orto. L’idea è creare il buen retiro dove godere della cucina di Cannavacciuolo, uno stile che a me ricorda il neoclassico Vissani per la capacità di creare abbinamenti incredibili fra le materie che si valorizzano a vicenda, coesistenze che hanno lo scopo di dare piacere a chi sta a tavola e non a chi deve mettere like su Istagram.
Ogni piatto è un insieme di piatti, magistrali a nostro parere il rombo in quattro preparazioni (i noodles sono una genialatà di sapore) e il piccione, anche qui quattro preparazioni e cottura da manuale del petto, grande cavallo di battaglia. Ci sarebbe da stare tanto tempo e da soli valgono il viaggio perchè in ciascuno di essi c’è tutto Tonino. Polpo e patate viene riproposto con gli gnocchi. Strepitoso l’uso della pasta per un condimento tipico, sinora, del riso, ossia midollo e zafferano, incredibile la concentrazione gastronomica sulla materia nel piatto tonno, tonno e tonno. E il coniglio  con scampi e foie gras ampliato da una salsa densa e di gran mestiere. Dolci non dolci, finale rilassante e defaticante.

L’idea di fondo è il chiaroscuro: in Piemonte ha portato i sapori e i ritmi della cultura gastronomica campana, qui l’idea è fare l’opposto. Un progetto che si fonde nella finta oliva in cui convivono olio d’oliva e burro che viene portato subito a tavola insieme ad un buon pane.
Ma attenzione, non i tratta di piatti banalmente riproposti, qui c’è il carattere dello chef che interpreta le materie prime e le dispiega in maniera originale sul piatto in modo incredibile.
Per questo l’esperienza gastronomica è completa, appagante, semplice e complessa allo stesso tempo.

 

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: Edoardo Buonocore

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: il sommelier Antonio Indovino

Laqua Countryside a Ticciano di Vico Equense

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo,il vecchio torchio nel giardino, una parte usato come bancone per aperitivi

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: i pastori del papà Andrea

Laqua di Antonino Cannavacciuolo - cucina

Laqua di Antonino Cannavacciuolo – cucina

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: stanza e bagno

Cosa si mangia nel ristorante di Antonino Cannavacciolo a Tecciano di Vico Equense

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: pomodoro e anguria

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: olio e burro

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: Tonno, tonno e tonno: Ventresca di tonno

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: tonno, tonno e tonno: vitello tonnato e tonno vitellato

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: foie gras, pesca, gambero e rafano

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: scampo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: gnocco, arachidi, polpo e pollo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: tubetto allo zafferano, midollo e ostrica

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo, le ostriche

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: rombo e friggitelli con la pancia di rombo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: la giancia del rombo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: noodles di rombo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: coniglio, scampo e foie gras

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: piccione i nside con plin ripieni di soffritto, patè e polpetta

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: piccione, mango  percoche

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: pre dessert: finta pizza

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: fichi, provolone del Monaco e tartufo nero

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo: nocciola condivisa

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo piccola pasticceria

Laqua di Antonino Cannavacciuolo

Laqua di Antonino Cannavacciuolo melanzana al cioccolato

CONCLUSIONE

Venire qui significa provare una grande classico che riassume il meglio della evoluzione gastronomica italiana e mediterranea degli ultimi anni.  Due i menu degustazione a prezzi più che abbordabili se pensiamo quanto si prendono tanti finiti ristoranti giapponesi che ripropongono sempre le stesse cose. I sapori di un tempo diverso a 100 euro e Ritorno alle Origini a 85 euro. Ve li consigliamo assolutamente se non conoscete la cucina di Cannavacciuolo. Poi, siate sicuri, tornerete per provare tutti i piatti senza perdere tempo perchè questa è una cucina che ha cultura del prodotto, aggiornata sui temi del momento, ed esprime tutta la gioia italiana dello stare a tavola.
E intanto inizia il gioco…Una, Due, Tre….Stella!

Laqua, L'orto dalla stanza

Laqua, L’orto dalla stanza

8 Commenti

  1. Edoardo Buonocore è un monumento dell’accoglienza, uno dei migliori senza dubbio, ma permettetemi di dire che Antonio Indovino è anche lui un fuoriclasse, uno dei pochissimi professionisti di sala che ha completato il percorso, da me organizzato, di Maestro Assaggiatore Onas di salumi, oltre ad essere un esperto sommelier. Con una squadra così, si vince facile.

  2. Caro Luciano Pignataro non avevo dubbi sulle tue scelte ed indicazioni sempre improntate alla verità.
    Complimenti ad Antonino ( incontrato a Napoli ormai quasi vent’anni fa ) di cuore… Un saluto anche dall’amico comune Vincenzo Maiorano di Pozzuoli, ora residente a Pescara …
    Roberto Busanelli

  3. E pensare che la buonanima di Cristian ha inventato lui 30 anni si fa ristoranti così

  4. Ho avuto l’onore ed il piacere di cenare presso questo ristorante pochi giorni fa, non posso che confermare quanto descritto nella sua recensione.
    È stato uno splendido percorso umano e culinario.
    L’ospitalità e la professionalità del Sig. Edoardo.
    La capacità del sommelier Antonio nel capire i miei gusti, con poche e confuse descrizioni da parte mia, e presentarmi vini buonissimi con la loro bellissima storia.
    Ed infine la bravura dello CHEF nello scovare e trattare prodotti locali in un fantastico modo!
    Quanto da Lui proposto nel menu è stato un’esperienza che difficilmente dimenticherò!!
    Che dire, mi hanno pienamente conquistato, spero infatti di poterli tornare a trovare presto.
    Ancora complimenti a tutti Voi!!

  5. se la bontà’ dei cibi e’ come la presentazione… ha già’ vinto alcune stelle date dai clienti.. spero di passare di li’ e godermi questo spettacolo… AUGURI..

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