Le Cantine Carputo raccontano i loro vini del mare
Dalla collina di Viticella nei Campi Flegrei ai fondali marini con vista su Castel dell’Ovo a Napoli. La storica realtà vitivinicola si confronta tra innovazione e tradizione con due etichette celebrative.
di Luca Matarazzo
Francesco Carputo ed i suoi 6 figli aprono le porte della cantina di Quarto per una serata evento all’insegna anche della cultura enogastronomica e della solidarietà. Ilcommosso ricordo, in primis, dell’enologo Amodio Pesce, che credeva negli arealivesuviani della Campania e poi il confronto tra le versioni in bianco e rosso di due campioni speciali, affinati sia in maniera tradizionale che sottomarina.
Le Cantine Carputo nascono nel lontano 1995 quando il fondatore Francesco decide di dedicarsi al recupero delle vigne tralasciando in parte la sua attività nel settore dell’edilizia. Anni di profonda trasformazione per i Campi Flegrei, illuminati dalla presenza, con i propri campioni, sulle tavole presidenziali del G7 svolto a Napoli dall’allora primo governo Berlusconi.
Di Falanghina, Aglianico e Piedirosso se ne parla da sempre nella metropoli partenopea, in particolare per gli ottimi sfusi apprezzati da appassionati e consumatori abituali. Pochi come Carputo decidono per una produzione basata su maggiore qualità e controllo e sull’imbottigliamento, indispensabile per far conoscere al mondo intero la magia di un terroir dove il Vesuvio comanda.
Adesso arriva il sogno del Metodo Classico “Voce ‘e notte” 2021 e di “Ammore”2020 a riaccendere i riflettori sulle nuove proposte che il mercato, curioso ed esigente, richiede ai vigneron. Sulla consistenza effettiva della tecnica di sosta subacquea delle bottiglie si resta in attesa di ulteriori pubblicazioni scientifiche, anche se parecchi studi sono ormai in via conclusiva.
Tommaso Luongo presidente di AIS Campania afferma infatti che «solo la scienza può fornire il responso su eventuali differenze di evoluzione. I sommelier invece devono occuparsi dei sensi: vista olfatto e gusto in maniera soggettiva, anche attraverso tali degustazioni comparate».
Il giornalista Luciano Pignataro, chiamato a moderare i relatori, crede comunque nella validità complessiva della ricerca, basata non soltanto su aspetti commerciali e le cui potenzialità sembrano molto promettenti.
Presente anche Roberta Costa Buccino Grimaldi – presidente AIRC Campania –la cui Associazione, da sempre impegnata nella lotta contro il cancro, vedrà il contributo solidale derivante da una parte degli introiti
dalla vendita delle special edition di Cantine Carputo.
«Quest’anno AIRC festeggia 60 anni; il concetto di riemersione è un simbolo di rinascita e di valore. Un gesto che racconta la forza della natura e del tempo, nonché
la pazienza costante nel lavoro – afferma la presidente – Gli stessi ideali condivisi da AIRC, perché la ricerca cresce lontana dai riflettori, fin quando non riemerge portando la vita».
La degustazione comparata
Falanghina Brut Voce ‘e notte 2021 dalla vigna storica sulla collina di Viticella, sboccatura a settembre 2024. La versione sur lie in cantina risulta mediterranea, mieloso e agrumata, dalle scie finali verticali e salmastre. Quella sotto il mare tra i 40 e 60 metri di profondità accentua invece il carattere speziato e le nuance sulfureetipiche dei vini da terreni vulcanici. Masticabile e voluminoso è un vino molto gastronomico.
Ammore 2020 IGT Campania Rosso è un blend da Aglianico per il 60% e Piedirosso per il restante 40%. Vegetale, polveroso e irsuto nella trama tannica declinata su frutta di bosco acerba la versione tradizionale. Quella marina sorprende davvero per una prontezza maggiore, con riverberi di cassis, cannella e iodio in perfetto equilibrio.



