Ferragosto a casa mangiando quattro ricette di Capri


di Marco Milano

Per coloro i quali vogliono ritagliarsi per il giro di boa dell’estate una serata all’insegna dell’intimità del nido familiare o comunque nel buen retiro di casa propria, si può optare per una cena di Ferragosto tutta all’insegna della tradizione culinaria targata Capri. I fortunati potranno banchettare a base di sapori della terra cara all’imperatore Tiberio sulla propria terrazza con vista Faraglioni o aprendo le finestre della dimora di famiglia che magari affaccia sul monte del Castiglione o su un panorama mozzafiato dal quale si scorge Napoli o la penisola sorrentina in un suggestivo gioco di colori azzurri, ma mangiare Capri a Ferragosto potrà essere anche un lusso che potranno permettersi tutti coloro che dotati di una buona quantità di fantasia e capacità di sognare, prepareranno comunque un menù di Ferragosto ispirato all’isola azzurra e per i sopracitati panorami basterà chiudere gli occhi e immaginare, e in qualsiasi angolo del mondo trascorreranno il 15 agosto, avranno, in ogni caso, come ideale compagnia lo scoglio più amato. In ogni caso il caldo e il mood di cena estiva portano ad immaginare questa cena di Ferragosto caprese da consumare in piedi o comunque in versione buffet, spiluccando da varie portate ma la nostra proposta-suggerimento per gli aficionados della tradizione si può anche mettere in atto con la classica cena seduti e con le portate da servire in rigoroso ordine, dall’antipasto al dolce, senza dimenticare caffè e ammazzacaffè.

 

Per “entrare” nell’atmosfera Capri si consiglia di partire dalle uova alla monachina.

Uova alla Monachina

Uova alla Monachina

Ricetta (da quattro porzioni)

7 uova (possibilmente a chilometro zero da galline isolane)
150 gr. besciamella (ben densa)
150 gr. di ricotta
30 gr. di parmigiano
Noce moscata grattugiata q.b.
100 gr. di farina
150 gr. di pangrattato
Olio per friggere
Sale e pepe q.b.

Procedimento

Preparate 6 uova sode, (portandole a cottura per una decina di minuti), poi

sgusciatele e tagliatele in senso verticale, separando i tuorli dagli albumi. Utilizzando una forchetta, schiacciate i tuorli e poi uniteli a besciamella, ricotta e parmigiano. Amalgamate aggiungendo noce moscata, sale, pepe. Prendete gli albumi e distribuite all’interno la crema di formaggi dando all’impasto la forma dell’uovo che passerete nella farina, poi

immergeteli nel settimo uovo, quello restante dopo averlo sbattuto e infine nel pangrattato. Immergete in olio bollente le “uova impanate” friggendole sino alla doratura, dopo averle scolate, servitele ben calde.

A seguire una fresca “caprese”, da gustare in versione insalata ma per chi non vuol tradire la pastasciutta anche mettendo a bollire delle penne rigate da condire con la “caprese” a crudo.

 

Insalata caprese

Insalata Caprese - Ristorante Da Paolino

Insalata Caprese – Ristorante Da Paolino

Ingredienti:

mozzarella, pomodoro, olio, sale, basilico con quantitativi a scelta

Procedimento:

Per preparare una “caprese” doc, procurarsi della mozzarella di bufala o per i non integralisti anche una treccia di fiordilatte. Per il pomodoro rigorosamente il “cuore di bue” condito con olio extra vergine di oliva di buona qualità. Per mantenere la capresità procuratevi dell’olio “Oro di Capri”. Per il sale vige la regola del q.b, mentre per il basilico, rigorosamente da coltivazioni isolane o comunque “figlio” esportato da Capri e ripiantumato nel proprio giardino, da utilizzare a larghe foglie per mantenere uno splendido profumo. Per non appesantire un menù estivo, prima del dolce, una seconda portata a base di melanzane possibilmente Capri doc.

 

Melanzane a barchetta (o a scarpone):

Melanzane a Barchetta

Melanzane a Barchetta

Ingredienti per quattro persone:

1,5 kg. di melanzane
400 gr. di pomodori pelati
30 gr. di acciughe sott’olio
50 gr. di capperi sotto sale
100 gr. di olive nere di Gaeta
basilico
aglio
sale
pepe
pangrattato
olio

Procedimento:

Pulire le melanzane, lavarle bene e dopo averle asciugate dividerle a metà “in lunghezza”, scavando successivamente all’interno una sorta di guscio.

Tagliare la polpa delle melanzane a cubetti e poi friggerli in olio caldo, scolare e salare. Creare un “composto” unendo olive denocciolate e tritate, capperi sciacquati per dissalarli e acciughe ben scolate dall’olio, quindil’aglio e i cubetti di melanzane, profumare con foglie di basilico capreseappena raccolto. A questo punto aggiungere pomodori e pan grattato edistribuire il ripieno nei gusci di melanzane, irrorare con l’olio e portare acottura in forno caldo a 180° per poco più di mezz’ora.

Come annunciato si conclude, of course, con la torta caprese, ma per non essere banali, il consiglio è di cimentarsi in una antica variante di caprese alternativa, senza dimenticare di procurarsi del buon caffè e una bottiglia di limoncello caprese, magari fatto in casa, per concludere al meglio e brindare alla Notte dell’Assunta.

 

Antica torta caprese alternativa (variante di caprese)

Torta Caprese monoporzione - Pasticceria Da Alberto

Torta Caprese monoporzione – Pasticceria Da Alberto

300 gr. di farina bianca
200 gr. di mandorle
220 gr. di burro
200 gr. di zucchero
8 uova
20 gr. di lievito per dolci
200 gr. di cioccolato fondente
1 dl. di liquore all’amaretto

Procedimento

Mettete 200 gr. di burro portato a temperatura ambiente in un recipiente, aggiungete lo zucchero e mescolate bene sino ad ottenere un impasto cremoso omogeneo. Separate tuorli e albumi, quindi incorporate “i rossi” alla crema, mentre tenete da parte “i bianchi”. A questo punto aggiungete le mandorle tritate, la farina versata a pioggia ed il lievito. Dopo questa operazione lavorate il tutto per ottenere un impasto omogeneo che inizierà a gonfiarsi. Unite il cioccolato spezzettato finemente ed il liquore all’amaretto. Mescolate il tutto. Prendete gli albumi e montateli a neve e poi aggiungeteli delicatamente all’impasto. Versate il composto in una tortiera precedentemente imburrata del diametro di ventiquattro centimetri.

Livellate bene il tutto e passate in forno già riscaldato a 180 gradi per trenta minuti. Sfornate e fate intiepidire prima di servire a tavola.

P.S.: Per i ravioli capresi, piatto di Capri per antonomasia, nessuna dimenticanza, è stata una scelta, ci riproponiamo di suggerirli per un altro evento mangereccio, magari un menù degustazione tutto a base di ravioli…ma ne riparleremo, stay tuned!

 

2 Commenti

  1. Sarò particolarmente polemico ma ho da ridire su vari punti.Primo.Uova(la cottura sufficiente è di 4 minuti)da galline isolane.Mai viste ma sicuramente ci saranno come sono sicuro che le loro uova non sono certo destinate al primo turista come me.Pomodori cuori di bue (tra i migliori) molto comuni nella penisola Sorrentina non così invece a Capri.Le melenzane a barchetta vanno aggiunte di sale e poi risciacquate prima di essere riempite.Ma la farina nella caprese fa tracimare tutte le difese.Sarà anche la ricetta antica ma questo dolce deve sapere essenzialmente di ottime mandorle e buon cioccolato.Buona giornata e buon ferragosto che auguro a tutti con poco fumo e tanto arrosto.FM

  2. Nel 1956, ho fatto una stagione estiva all’Hotel La Palma di Capri, Appena comprato da Grilli. Non ho mai visto ho sentito parlare di Insalata Caprese. Le diro’, ogni mese che ritornavo a casa a Napoli, dove consegnavo la mia paga a mia mamma, io vivevo col le mancie. Mia madre mi faceva trovare un insalata di pomodori rosati con fiordilatte, condita con con un misurino d’olio verde e foglie di basilico strapazzare a mano. Anni dopo, lontano dall’Italia ho setito che l’insalata di mia madre l’avevano dato un nome di Caprese.
    Le diro che quando uno dei miei Chef, Wigbert Kreidel, austriaco di Salzburg. Quando ha assagiato la torta Caprese fatta dallo Chef Pasticciere Aniello Fiorentino di Santa Agata sui Due Golfi, si mise a ridere, dicendo: Questa e la Sacker Torte austriaca, senza la glassa al cioccolato. La Sacker torte ha secoli!!!
    Da Miami Beach with Love

I commenti sono chiusi.