Casa Setaro, il cuore caldo del Vesuvio. Tra vino, ospitalità e anima
di Ornella Buzzone
Ai piedi del Vesuvio, dove la terra conserva ancora il respiro del fuoco e il vento profuma di mare e zolfo, c’è un luogo che racconta la forza e la grazia del Sud più autentico. È qui, a Trecase, che nasce Casa Setaro, un’azienda vinicola che ha saputo trasformare la tradizione contadina in un racconto moderno di accoglienza, territorio e passione.
Dietro a questa storia ci sono Massimo Setaro e Maria Rosaria De Rosa, coppia nella vita e nel lavoro.
Lui, figlio di contadini, ha deciso di dare un’anima alle uve che per generazioni la sua famiglia aveva venduto.
Lei, appassionata di fiori — soprattutto di rose — ha portato sensibilità e visione, fino a ispirare il nome della loro nuova creatura: “Vigna delle Rose”, il wine resort firmato Casa Setaro, dove l’esperienza del vino incontra l’arte dell’ospitalità.
Quando Massimo mi accoglie, percorriamo insieme via Cifelli, la strada che sale da Trecase verso il Vesuvio e che un tempo proseguiva fino al cratere.
“Oggi si ferma un po’ prima,” racconta, “per preservare la natura e il silenzio del Parco Nazionale del Vesuvio. Ma tutta l’energia viene da lì.”
Ed è vero: in questo luogo ogni cosa vibra di vita. Le viti secolari affondano le radici nella pietra lavica, il mare si intuisce in lontananza, e nell’aria si mescolano profumi di erbe selvatiche e minerali.
La cantina storica di Casa Setaro si trova ancora nella zona di Bosco del Monaco, dove tutto è cominciato. Ma più in alto, immersa nei vigneti, è nata una nuova anima del progetto: Vigna delle Rose, un wine resort elegante e sincero, un piccolo paradiso dove il vino si vive con tutti i sensi.
Maria Rosaria, con la sua passione per le rose, ha voluto creare un rifugio di bellezza e armonia: camere accoglienti arredate con materiali naturali e dettagli raffinati, una piscina che un tempo era una vasca contadina per la raccolta dell’acqua, e il silenzio avvolgente dei filari tutt’intorno.
La suite “La Pergola”, con la sua vasca idromassaggio interna e la vista sul golfo, è una poesia sospesa tra cielo e terra.
Accanto a loro, una figura importante contribuisce ogni giorno a rendere questo sogno concreto e accogliente: Iolanda Maria Irene Minasola, per tutti semplicemente Titti.
Amica di sempre e oggi brand manager dell’azienda, Titti è il volto sorridente dell’ospitalità di Casa Setaro. Si occupa dell’accoglienza, delle esperienze e del contatto con gli ospiti, unendo professionalità e calore umano in perfetto equilibrio.
È lei a trasformare ogni soggiorno in un’esperienza su misura, fatta di piccoli gesti e grandi attenzioni, come solo una padrona di casa autentica sa fare.
“Il cemento qui non entrerà mai,” mi dice Massimo mentre passeggiamo tra le viti. “Solo legno, solo materiali che respirano con la terra.”
Ed è così che il wine resort continua a crescere in modo naturale, con nuovi progetti in arrivo — tra cui nuove experience immerse nella natura, con spazi dedicati alla meditazione e al relax, per vivere il Vesuvio nel modo più autentico possibile.
A Vigna delle Rose, ogni esperienza è un viaggio tra vino, natura e territorio.
Gli ospiti possono passeggiare tra i filari, respirare la terra nera e profonda, sentire l’odore della lava e delle erbe spontanee, o partire in e-bike fino al cratere, per poi proseguire a piedi tra i sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio.
Qui non si visita solo un luogo, ma si tocca con mano un mondo intero.
Il cuore gastronomico del resort batte nel ristorante, dove lo chef Pierpaolo Giorgio guida la cucina con una mano sapiente e poetica.
La sua filosofia è chiara: rispettare la materia prima, raccontare il territorio e creare un dialogo costante con i vini di Casa Setaro.
Ogni piatto è un ponte tra il mare e il vulcano, tra la memoria contadina e la raffinatezza contemporanea.
L’esperienza comincia con un aperitivo di benvenuto che è già un piccolo viaggio nei sapori campani: calzoncino pomodoro e mozzarella, croccante di riso cacio e pepe, scorzatella con ceci, pecorina e ‘nduja di Spilinga, crudo e cotto di tonno, fresella scomposta e salsiccia di Castelpoto con zucchine alla scapece.
Poi arrivano il riso Carnaroli di Sibari “come una parmigiana”, cremoso e profumato, e gli ziti del Pastificio Setaro alla genovese, con cipolla ramata di Montoro e pecorino di Bagnoli: piatti che parlano di tradizione e identità, perfettamente accompagnati da calici che raccontano il carattere del Vesuvio.
La carta dei vini di Casa Setaro è un viaggio nel tempo e nello spazio: il Pietrafumante Brut e il Brut Nature, bollicine vesuviane che celebrano la mineralità del suolo; il Munazei Bianco, fresco e sapido, perfetto con piatti di mare e verdure; il Munazei Rosato, elegante e fragrante, ideale per un tramonto con una fresella e tonno crudo; il Munazei Rosso, profondo e speziato, nato per accompagnare gli ziti alla genovese o la carne di maiale; Aryete, verticale e raffinato, ottimo con formaggi stagionati o piatti di cacciagione; Terramatta e Fuocoallegro, rossi caldi e sinceri, perfetti con brasati o secondi di carne; Contradae 61.37 Vesuvio DOC Riserva, potente e complesso, da gustare con carni rosse o piatti strutturati; e infine Don Vincenzo, vino da meditazione, dolce e intenso come un tramonto sul Vesuvio.
Per chi desidera vivere tutto questo, Vigna delle Rose offre diverse formule di soggiorno e wine experience. Le camere, con prima colazione inclusa, spaziano dalle Standard, da 80 a 140 euro a notte, fino alla Suite “La Pergola”, da 150 a 200 euro, pensata per chi cerca un’esperienza romantica e indimenticabile.
Per gli amanti del gusto, ci sono due percorsi di Wine Experience guidati dal sommelier: uno da quattro portate (50 euro) e uno da sei portate (70 euro), disponibili tutti i giorni dalle 11:00 alle 16:00.
Chi vuole invece esplorare il Vesuvio può usufruire del servizio e-bike (30 euro), per pedalare tra le vigne fino al sentiero del cratere e proseguire a piedi verso il Gran Cono (biglietti su vesuviopark.vivaticket.it).
Il ristorante à la carte è aperto tutti i giorni a pranzo e dal giovedì al sabato anche a cena.
“Il vino è la nostra voce,” dice Massimo. “Ma l’ospitalità è la nostra anima.”
E davvero, qui ogni cosa parla di equilibrio e verità. Casa Setaro e Vigna delle Rose non sono solo un’azienda e un resort: sono un modo di vivere il Vesuvio, di sentirne il battito, di portarne dentro il profumo.
Un invito a rallentare, ad ascoltare, a brindare alla vita tra i vigneti e le rose di Trecase.
Casa Setaro – Vigne delle Rose
Via Cifelli, 10, 80040 Trecase NA
Per informazioni e prenotazioni:
+39 351 542 4946
Scheda del 19 giugno 2025
L’esperienza immersiva del vino di Casa Setaro nella Vigna delle Rose
di Gennaro Miele
‘’Ero destinato alla sensibilità…’’ questa frase segna l’inizio del film La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, racchiude in sé un messaggio del giovane Gep a quello futuro, cercando le vibrazioni sottili della vita, convogliandole in un messaggio.
Una similitudine a questa riflessione mi è sovvenuta mentre ero immerso nel Vigneto delle Rose di Casa Setaro, intento ad osservare la commistione tra la pace del paesaggio e la poetica mano di Massimo Setaro e della moglie Maria Rosaria De Rosa nel trasformare il paesaggio, una volta contadino, in un ambiente accogliente e rilassante a Trecase (NA), all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, Riserva della Biosfera dell’UNESCO dal 1995. Il nome ‘’rose’’ richiama la presenza del fiore posto dinanzi ad ogni filare, elemento non solo decorativo ma indicatore della presenza di parassiti che potrebbero attaccare le vigne.
Nei vigneti, che crescono rigogliosi sui dolci declivi vesuviani, che si estendono oltre 18 ettari, si ammirano varietà autoctone a piede franco come Aglianico, Falanghina, Piedirosso e un’uva rara che possiamo ritrovare solo in zona, il Caprettone, eccellentemente vinificato con metodo classico. Ma un calice di vino è solo il primo gesto d’accoglienza che Casa Setaro ha creato per i suoi ospiti. Sono state recuperate antiche strutture agricole, ricavandone quattro camere indipendenti con piscina e solarium, ciascuna con bagno e ampio spazio esterno, più una suite con suggestiva vasca jacuzzi interna, ricavata da un antico invaso.
Elementi di un albergo che si dirama tra i filari indipendenti per differenti esperienze. È stata creata un’esperienza immersiva tra i vigneti, circondati dalla quiete che scivola sui versanti del gigante addormentato. A brillare nella nuova formula d’accoglienza di Casa Setaro c’è il ristorante, struttura elegante ed essenziale immersa nella natura. L’opera gastronomica è affidata allo Chef campano Pierpaolo Giorgio, che vanta esperienze lavorative nelle cucine della Costa d’Amalfi e in Penisola sorrentina con lo chef Peppe Guida.
Qui regna il rispetto e l’attenzione per i prodotti locali e per le ricette tradizionali campane, rivisitate in stile moderno. Fiore all’occhiello della struttura il panoramico roof che accoglie al tramonto, ogni giovedì dalle 19, un raffinato aperitivo mentre il sole declina silenziosamente nel finire del giorno con i vini aziendali, proposte gastronomiche e dj set.
Un nuovo modo di vivere il vino, in terre antiche c’è il futuro di Casa Setaro.
Benvenuti e Buon Calice.
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Vigna delle Rose – Casa Setaro
Via Cifelli, 10 Trecase – 80040 (NA)
cell. 351 54 24 946




















“Il vino è la nostra voce,” dice Massimo ed ieri con Contradae 61.37 Vesuvio bianco 2021 ha lanciato il suo acuto ritirando l’ennesimo premio ovvero il Tre Bicchieri del Gambero Rosso. FRANCESCO