In memoria di Manfredi Pascarella


Manfredi Pascarella

Manfredi Pascarella

di Nicola Matarazzo* 
Noi esseri umani abbiamo un triste destino, ci accorgiamo del valore reale delle relazioni solo quando queste non sono più possibili. Ieri mattina, per un tragico evento, ho perso una persona che per gran parte del mio cammino ho avuto come acuto e significativo interlocutore, Manfredi Pascarella, direttore della sede di Benevento della Confagricoltura ma anche socio fondatore del Consorzio tutela vini Sannio. Con lui ho condiviso molte idee e progetti, sulla base di un profonda stima reciproca, invero segnato anche da ricorrenti battibecchi, molto spesso dovuti alle nostre note caratteriali, ma alla fine, il senso di stima reciproca ci aveva sempre riconquistato ad una proficua relazione. A volte la sua ostinazione diventava insostenibile, ma la sua intelligenza era tale da riconsiderare le questioni e ritornare sui suoi passi quando si accorgeva della validità delle visioni altrui, ma solo di quelli di cui aveva stima, e questo lo faceva capire bene, senza tante preoccupazioni.

Molte delle idee che ho seminato e coltivato nel Sannio e nella sua Sant’Agata dei Goti, hanno avuto il suo riservato sostegno nelle varie sedi, idee per le quali mi ha anche sempre manifestato il suo pensiero critico senza riserve e sconti.

Ho sempre ammirato il suo entusiasmo e iperattivismo, grazie a lui molte cose sono state possibili in particolare per la filiera vitivinicola sannita, da ultimo è riuscito a realizzare diverse pionieristiche azioni promozionali in Cina e nel Sannio, alle quali ha voluto che io partecipassi direttamente.

Nell’attuale contesto sociale in cui, purtroppo, la memoria è sempre più corta, credo vada messo in luce il valore e il ruolo di uomini come Manfredi, che hanno saputo dare significato ad una terra dove l’agricoltura rappresenta un simbolo della sua identità.

Alla fine, ho ancora imparato da lui che le relazioni con le persone che stimi e a cui vuoi bene, vanno sempre coltivate e costituiscono il fondamento della nostra vita affettiva ed emozionale, interromperle costituisce un depauperamento della nostra esistenza.
Ad Antonio e Agnese, suoi figli amatissimi, il mio più profondo cordoglio.
Oggi nel Sannio ci sentiamo un po’ tutti orfani.

* Direttore Sannio Consorzio Tutela Vini