Metiusco 2012 Salento Rosato igp. Voto 89/100, winner a Radici del Sud


Metiusco 2012 rosato di Palamà

PALAMA'
Uva: Negroamaro
Fascia di prezzo: 7,00 – 8,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio

Vista 5/5 – Naso 27/30 – Palato 27/30 – Non omologazione 30/35

Nell'immaginario collettivo da tempo ormai proprio la penisola salentina si è ampiamente guadagnata la fama di terra molto vocata nel produrre vini rosati di eccellenza a livello mondiale, parimenti al territorio meridionale francese. E questo proprio grazie alla fruibilità di un vitigno ad hoc come il Negroamaro che pareggia i conti con la Grenache transalpina (la specie varietale provenzale sicuramente più adatta nella fattispecie, rispetto al Syrah, al Mourvèdre, al Cinsault e al Carignan). E poi bisogna ricordare l'uso di un particolare metodo di estrazione del colore, che segue la tecnica del sanguinamento o salasso (in francese saignée) e che consiste nel prelevare una certa quantità di mosto dalla vasca di macerazione nella quale si sta preparando un vino rosso. E questo conferisce certamente al vino un cromatismo più carico, rispetto al metodo tradizionale del contatto delle bucce col mosto per poche ore; permette di aumentare in una certa misura l'estrazione di sostanze aromatiche e fenoliche; e consegna all'esame organolettico un prodotto finale più concentrato e strutturato.

E questo è proprio quello che accade al Metiusco Salento Igp rosato di Palamà, che segue pari passo tutto quello che è stato sopra menzionato. E' un vino eccezionale e riconosciuto a livello planetario tra i migliori in assoluto. A suffragio di quanto qui affermato, basti considerare che esso è stato più volte osannato e premiato dalla stampa italiana ed estera specializzata e dagli stessi consumatori. Il millesimo 2012 ha conseguito poi il primo posto sia da parte della giuria internazionale e sia da quella nazionale alla recente manifestazione Radici del Sud nella sua categoria di appartenenza, confermando così il lusinghiero giudizio già espresso l'anno scorso.

L'azienda di Cutrofiano (Le) è attiva dal 1936 ed è stata fondata da Michele Arcangelo Palamà, cui è subentrato dal 1988 il figlio Cosimo, detto Ninì, a sua volta supportato dal giovane figlio Michele, prossimo a diplomarsi enologo. La produzione vitivinicola è minimalista, ma tutta improntata ad un'alta qualità.

Dopo la fermentazione, il Metiusco ha sostato in contenitori di acciaio per sei mesi per l'affinamento ed ha poi completato l'elevazione in bottiglia per ulteriori tre mesi. La gradazione alcolica è di 13° C.

La veste cromatica risalta un rosato molto carico e luminoso, quasi vermiglio, ed attraversato da riflessi purpurei. Oscilla, quindi, tra il cerasuolo tipicamente abruzzese ed il chiaretto gardesano. Come ben sanno tutti gli esperti della degustazione, dal punto di vista organolettico è l'equilibrio l'elemento fondamentale di un vino che determina in massima parte la sua eccellenza. Nel caso specifico, il naso è intrigantemente e favorevolmente colpito da una sventagliata di profumi a go-go, come un uppercut di Tyson, che si amalgano perfettamente tra di loro.  Fragoline di bosco riescono a fare amicizia con le sfumate parvenze ciliegiose e melogranate; speziate suggestioni orientali regalano profumi inebrianti e se la intendono con gli odorosi effluvi floreali di rosa, di geranio, di violetta e di acacia; nuances di erbe mediterranee come il timo e la salvia vanno a braccetto con l'amarognolo bouquet agrumato di chinotto. E' in bocca, comunque, che il Metiusco riesce ad esprimere tutto il suo innegabile appeal: elegiaco e finemente articolato gusto fruttato di agrumi e di piccoli frutti sottoboscosi, che reitera le gradevoli sensazioni già percepite all'olfatto; sensuale approccio palatale, ricco di correnti saline e di umori floreali. Infine, appetitosi sviluppi morbidi, armonici, freschi, persistenti e lievemente amaricanti chiudono una beva altamente gradevole ed appagante come un tiro in sospensione del grande cestista americano Wilt Chamberlain. Vino imperdibile, conservato in una bottiglia dal sapore antico decorata con tanto di spago e sigillata dalla ceralacca e connotato poi da un prezzo regalato. Da abbinare a zuppa di pesce, orecchiette con le cime di rapa, insalata di riso, tagliere di salumi, carne bianca e formaggi freschi. Prosit!

Questa scheda è di Enrico Malgi

Sede a Cutrofiano (Le) – Via A. Diaz, 6 Tel. e Fax 0836 542865 [email protected]www.vinicolapalama.com Enologo: Cosimo Palamà. Ettari vitati: 12.  Bottiglie prodotte: 18.00.Vitigni: Negroamaro, Malvasia nera e bianca, Primitivo, Verdeca e Bianco d'Alessano.