Mi hanno dedicato una pizza, ma non lo sapevano nemmeno loro


Margherita al ragu'

Margherita al ragu’

di Marco Galetti

Difficilmente lascio la strada confortevole&illuminata della marinara, quando succede mi lascio catturare dal profumo dei petali del fior fiore delle pizze, e, come il cocker impazzito di Jovanotti, corro dietro a quella traccia, tuttavia, se pur raramente, mi addentro in sentieri oscuri&sconosciuti realizzando che lasciare la strada vecchia per la nuova è quasi sempre un rischio mal calcolato.

Eppure, talvolta, qualche disco volante appena uscito dal forno riesce a lasciare una scia luminosa che si farà ricordare, lasciando nel piatto un “avanzo di magia” come nel caso di questa Margherita al ragù con provola affumicata e grana padano.

… e torno col pensiero a quando qualcuno ricopriva per me una fetta di pane toscano con una dose super abbondante di ragù bollente&pippiante in cottura da ore… profumi, sapori e ricordi sono tristemente affievoliti eppure rimane viva l’emozione di quei morsi e di quel piatto che precedeva una ricca zuppiera di pasta al ragù per tutta la famiglia…

Questa pizza mi ha riportato indietro andando avanti nel solco della tradizione, è un piatto completo che impegna, gratifica, soddisfa, il gusto monocorde (del quale comunque, personalmente non mi stanco) dell’impasto di acqua e farina arricchito da un ottimo ragù viene piacevolmente interrotto dalla provola affumicata che  non è solo fumo ma anche molto arrosto… grazie a Corrado che l’ha ideata&preparata per me, o così voglio credere.

Un commento

  1. In questo caso mi sembra giusto sottolineare che chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che lascia ma altro non trova .Ad ogni buon conto le sue doti di talent scout sono note ed anche quando va a naso non è mai per caso PS Parafrasando una vecchia bruttissima storia riguardo alla fetta di pane condita co ragù senza saperlo siamo stati “compagni di merenda”FM

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