Falanghina del Sannio 2017, le dieci etichette da non perdere


Lorenzo Nifo

Lorenzo Nifo

La Falanghina del Sannio è la locomotiva del vino campano con oltre sei milioni di bottiglie fascettate  e altrettante igt garantisce il reddito alla viticoltura sannita e aggiusta i bilanci della molte cantine irpine che senza la Falanghina non riuscirebbero a piazzare il resto. Tanto che proprio dall’Irpinia vennero le resistenze più forti al cambiamento del disciplinare, di qui gli attacchi al sistema Sannio da parte di alcuni anofighetti.
Ma questa ormai è storia. La cronaca ci consegna una buona annata ben fruttata, con quantità ridotte a causa della pesantissima siccità. Una Falanghina da iniziare a bere adesso o appena scapolata l’estate, che per i prossimi due o tre anni regalerà molte soddisfazioni: freschezza, mineralità, sapidità sono le caratteristiche che in qualche modo vedono tutti i produttori andare nella stessa direzione.

1-Falanghina del Sannio Villa Segreta 2017
Mustilli
Anche quest’anno confermiamo questa azienda al vertice delle nostre preferenze puntando sulla etichetta più importante, ottenuta dalle uve del vigneto Pozzillo a Sant’Agata dei Goti. A parte la provenienza e la selezione di una produzione che non supera i 60 quintali ad ettaro, la differnza è in una lieve macerazione che regala buona ricchezza. Complice il millesimo, il risultato è quello di un bianco ricco, ampio, già in ottimo equilibrio. Forse una delle migliori espressioni di sempre.
www.mustilli.com

2-Falanghina del Sannio 2017
Nifo Sarrapocchiello
Il piccolo vignaiolo di Ponte ha ormai acquisito una lunga esperienza con questo vitigno in quasi vent’anni di vendemmie. La 2017 vede in grande spolvero secondo noi proprio l’etichetta base rispetto al più celebrato Alenta. C’è buona immediatezza, una bella esplosione di note fruttate e floreali che seguono il sorso sapido, fresco, sino al finale lungo e appagante. Una buona esecuzione di un vino che è ormai un riferimento per questa tipologia.
www.nifo.eu

3- Falanghina del Sannio Janare Senete 2017
La Guardiense
E’ sempre una grande vantaggio poter disporre di una enorme quantità di ettari per realizzare le selezoni. Ogni anno il lavoro della cantina La Guardiense, da poco ha festeggiato il mezzo secolo di vita, ci riesce alla perfezione sotto la direzione di Riccardo Cotarella. Il millesimo 2017 è stato interpretato nel migliore dei modi e offerto in ottimo rapporto tra qualità e prezzo. Una Falanghina ricca di verve al naso e al palato, ecumenica, capace di piacere a tutti.
www.laguardiense.it

4-Falanghina del Sannio 2017
Fontanavecchia
Ed ecco ad un altro piccolo viticultore di antiche tradizioni se è vero che tracce documentali della famiglia Rillo a Torrecuso risalgono alla seconda metà dell’800. Da un lato l’esperienza dell’enologo Angelo Pizzi, dall’altra il lavoro in campagna di Orazio, infine la mano ferma nella conduzione dell’azienda di Libero fanno di questa etichetta una sorta di benchmark per capire come è andata l’annata, per lo meno nell’reale del Taburno. Meno acidità e più equilibrio rispetto ai precedenti millesimi.
www.fontanvecchia.info

5-Falanghina del Sannio 2017
Cantine Tora
Ancora una cantina dell’areale del Taburno, seguita da Angelo Valentino. Le vigne ben esposte, il bianco alla fine si presenta in ottimo equilibrio in una interpretazione dell’annata che vede prevalere nettamente il frutto. Buon l’acidità, anche se non scissa dal contesto e gradevole lo slancio finale piacevolmente sapido e amarognolo che ripulisce il palato dopo averlo impegnto completamente. Una buona interpretazione, insomma, di una annata certamente non facile da gestire.
www.cantinetora.it

6-Falanghina del Sannio Alexia, Ciabrelli
Fattorie Ciabrelli
Sempre bravo Tonino Ciabrelli, viticoltore d’antica data ed esperto, nel dare il volto giusto all’annata. Sono ormai almeno una decina di millesimi che i suoi vini, in particolare la Falanghina e la Barbera del Sannio, spiccano nelle nostre preferenze. Anche in questo caso il bianco è notevole, ha una buona verve e un allungo finale deciso. Il sorso è molto equilibrato, privo di dolcezze: una falanghina da bere in accompagnamento alla cucina di mare e ai piatti tradizionali dell’orto contadino sannita.
www.ciabrelli.it

7- Falanghina del Sannio 2017
Torre Varano
Questa piccola cantina della famiglia D’Occhio ha iniziato ad imbottigliare nel 2003 puntando su aglianico e falanghina senza trascurare altri vitigni autoctoni. Una vinificazione ottenuta dalle uve coltivate incirca 14 ettari di proprietà tutti sul Taburno nel comune di Torrecuso. Ci è piaciuta molto questa esecuzione 2017 della Falanghina perché riflette la ricchezza del vitigno, la sua esplosione solare al naso con frutta e fiori di ginestra, il suo corpo e la sua freschezza al palato.
www.torrevarano.it

8-Falanghina del Sannio Selezione Oro 2017
Cantina di Solopaca
Ed eccoci all’altra grande cantina sociale, quella di Solopaca che ha anch’essa celebrato il mezzo secolo di storia. Dall’immenso vigneto di 1300 ettari si selezionano le uve per la linea top e anche quest’anno, come nei precedenti, questa etichetta spicca per il rapporto tra qualità e prezzo ottenuto attraverso un protocolo di vinificazione tradizionale, tutto in acciaio, come del resto tutti i vini di cui stiamo parlando in questa nostra selezione. Ottimo frutta, grande verve al palato, buona abbinabilità.
www.cantina di Solopaca

9-Falanghina del Sannio 2017
Fattoria La Rivolta
I bianchi della cantina di Paolo Cotroneo ci hanno sempre affascinato, sia nella versione in legno che quelli della lavorazione in acciaio. Le bottiglie “dimenticate” di Falanghina e Coda di Volpe hanno sempre regalato immense soddisfazioni e incredibili evoluzioni. La versione 2017, come un po’ tutte, si presenta stavoltà più pronta, con una acidità più contenuto. Questo ci consente di stapparla anche subito e di trovare un sorso pieno e appagamete, fresco e allegro. Da abbinamento.
www.fattorialarivolta.it

10- Falanghina del Sannio 2017
Corte Normanna
Ci è sempre piaciuto il lavoro della famiglia Falluto. Serietà contadina, fedeli al proprio progetto agricolo che tende ad esprimere con semplicità la bellezza del territorio sannita. Siamo a Guardia Sanframondi,  i vigneti sono ben esposti e godono di una buona escursioen termica. Il lavoro fatto con la Falanghina in questo millesimo è sicuramente eccellente. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un sorso fruttato, molto fresco, sapido, con una chiusura pulita e precisa. Da manuale.
www.cortenormanna.it