“Monastero dei Frati Bianchi” in Lunigiana la rivincita dei vitigni autoctoni


di Monica Bianciardi

Le  sostanze contenute in un calice di vino sono centinaia, nonostante ciò, la sua migliore qualità rimane quella in grado di suscitare benessere, favorire le interazioni conviviali, traghettare un benessere emotivo tale da incidere sulla qualità del tempo trascorso. Una finestra temporale che durante gli assaggi è in grado di influenzare la percezione del trascorrere del tempo il quale passa con una  velocità più consona al bosone di higgs che alle lancette dell’orologio.

Monastero dei Frati Bianchi è un borgo medievale del 1200 situato sulla sommità di una collina che domina dall’alto le vallate sottostanti. Una terrazza panoramica  in cui sembra essersi fermato il tempo, domina un paesaggio vitato di tre ettari curato come un giardino. Il vigneto storico  “La Rocca” si trova nella collina vicina un più in alto, sotto le mura medioevali che circondano il borgo di Monte dei Bianchi  nella Valle del Lucido, in Lunigiana. Da qui  le vicine  Alpi Apuane fanno da sfondo ad un panorama  da cartolina composto da borghi isolati arroccati su ripidi versanti collinari circondati da  folte aree boschive .

Monastero dei Frati Bianchi

Monastero dei Frati Bianchi

Un’azienda nata nel 2004 quando  Giorgio Tazzara  nei possedimenti che anticamente  furono parte  di un Monastero decide di ripristinare  le varietà che insistevano nel luogo credendo fermamente nelle loro  potenzialità.  In seguito l’azienda acquisisce un’ulteriore spinta commerciale  con l’entrata in società della famiglia Bernardini, nel 2019.  Il borgo viene completamente ristrutturato, vengono fatti nuovi impianti  al posto dei terreni incolti, con una nuova cantina attrezzata.

Suoli ricchi di scheletro, composti da Alberese e Galestro, pendenza marcata e costante ventilazione offrono alle viti le condizioni ideali per dare uve di grande qualità.

La profondità dei terreni consente alle radici di mantenere idratazione anche nei periodi più caldi, mentre l’esposizione a sud-ovest offre irradiamento solare per la maturità dei grappoli. L’altitudine e la vicinanza con le Alpi Apuane montagne assicurano un clima fresco e ventilato, che crea un buon equilibrio  tra sole e aria. La produzione comprende 5 vini un bianco e 4 rossi di cui due prodotti in purezza da  vitigni autoctoni  tipici di questa terra la cui età media è di circa dieci anni, Barsaglina, Pollera, ed i più internazionali Merlot  e Syrah.  Vini dotati di carisma e ricchi contrasti che all’assaggio stupiscono per una beva decisa di carattere. La Lunigiana si racconta nei calici di questi vitigni la cui storica presenza in queste vallate è documentata anche in alcune scritture storiche  antecedenti al 1800.

Monastero dei Frati Bianchi

Monastero dei Frati Bianchi

La cantina, recentemente ristrutturata, accoglie barriques, tonneau, contenitori in acciaio destinati alle fermentazioni, recipienti meno convenzionali come le anfore in gress porcellanato. Il tutto è gestito con attenzione e mano leggera dall’enologo aziendale Francesco Petacco la cui ricerca  sia in vigna che in cantina si pone come obiettivo  l’esaltazione dei profili organolettici dei vari vitigni senza snaturane il risultato.

 All’interno della struttura ricettiva, la sala degustazioni offre spazi ampi e luminosi dalle cui finestre si ammira il paesaggio circostante.

 Tasting Notes 

Margine Igt 2024 Unico vino bianco aziendale nasce dall’unione di diverse varietà autoctone e internazionali a bacca bianca: Durella, Albarola e Vermentino. Fresco e vivace ha agrumi gialli, susina , rosa gialla, palato dato da intensità e buon equilibrio, gratificante bevibilità e finitura sapida.

Monastero dei Frati Bianchi

Monastero dei Frati Bianchi

Pòlleo Igt 2021 Pollera 100%  1500 bottiglie prodotte. Molto coltivata fino a metà del Novecento in passato “vino da pasto quotidiano”, oggi è una vera rarità trovarla vinificata in purezza. Vitigno per secoli è stato relegato agli uvaggi, la cui natura tende più verso la bevibilità che verso la potenza. Il colore tenue e trasparente, ha un sorso elegante ben delineato, ricco di profumi freschi, menta, fragoline, lampone, pepe bianco e traccia pietrosa. Saporito e ricco di acidità, la persistenza rimanda sensazioni di cioccolato bianco.

Barsarè Igt 2021 Barsaglina 100% 1500 bottiglie prodotte; fermentano in acciaio con una macerazione prolungata, il vino ottenuto affina poi per almeno 15 mesi. Il vitigno possiede un espressività aderente al territorio in cui si è sviluppato, il vino ha struttura ed un temperamento rustico e schietto. Il colore è intenso rubino purpureo e compatto, il frutto dolce e scuro con mora mirtillo, sottobosco, radice, terra bagnata, essenze erbacee. La beva ha densità e spessore con tannini fitti  leniti dal passaggio in legno che ne accentua la piegatura morbida del frutto.

Cenobio Igt 2022  5000 bottiglie prodotte. Merlot 60% Pollera 20% Barsaglina 20% vino d’entrata aziendale. Struttura morbidezza e frutti neri non manca di progressione fresca e dinamicità data dall’apporto delle erbe aromatiche e dalla succosità del frutto. Il sorso ha pienezza e tannini ben modulati.

Deir Igt 2020 Syrah 60% | Merlot 40% con circa 3000 bottiglie prodotte. Vinificazione ed affinamento separato per almeno 12 mesi, con assemblaggio successivo. Un vino di grande struttura dal deciso impulso balsamico dove si trovano anche frutti neri macerati, pepe nero, tostature. Potenza, materia, succo, trama tannica decisa che ne rammenta un evoluzione futuribile.

Monastero dei Frati Bianchi

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