Montemarano, ristorante Il Gastronomo


 

IL RISTORANTE HA CAMBIATO LOOK E IMPOSTAZIONE, SEMPRE DELLA FAMIGLIA PISANIELLO. ORA SI CHIAMA TRATTOVIA

Strada Statale 154, km 51.700
Frazione Ponteromito
Montemarano (AV)
Tel. e Fax 0827.67009 – 0827.67059
Aperto: sempre
Chiuso il mercoledi
Ferie: luglio
Carte di credito: tutte

Per arrivare in questa piccola frazione di Montemarano, a circa trenta chilometri dal capoluogo, attraverserete le verdi colline dell’Irpinia più operosa e vivace, quella dei vigneti di Aglianico, della lavorazione delle castagne e dei latticini, della tradizione del torrone e della tarantella.
Dal 1908, ormai, in questo ristorante ci si passa il testimone in famiglia. Lo ha fatto, da ultimo, anche Antonio Pisaniello – chef da poco più di un anno a Nusco, alla Locanda di Bu – lasciando il timone della cucina alla mamma e la gestione della sala al fratello. Una garanzia, dunque, sia ai fornelli che in cantina (dove si trovano buoni campani), con la non trascurabile eredità di un servizio professionale e premuroso.
Il locale, arredato in maniera semplice e accogliente – sebbene più ampio della locanda di una volta – riesce a mantenerne vivo il ricordo, tra foto d’epoca e qualche mobile contadino.
Nei piatti il trionfo della cucina irpina, senza finte rivisitazioni e, dunque, nessun bluff. Gli antipasti si distinguono per i sapori netti e decisi, dal prosciutto locale (grasso al punto giusto e dolcissimo), ai funghi porcini arrostiti, dai tranci di polenta alle ricottine di Montella, agli involtini di prosciutto di cinghiale con mollica di pane e tartufo.

Le paste fresche sono la specialità della casa, a partire dai ravioli ripieni di ricotta di pecora e conditi con il ragù oppure con una salsa di noci e funghi, paccheri con purea di fave e pecorino di Carmasciano, cavatelli con lardo e pomodorini.
Le carni vengono proposte quasi tutte alla brace, ma si può optare per una tagliata o un controfiletto ai funghi porcini e patate. Da non perdere l’agnello di Carmasciano, tenero e delicato.
Per chiudere, qualche formaggio locale oppure un cestino di pastafrolla con crema di castagne.
Conto sui 25 euro.