Monteruscello Fest all’insegna del benessere: agricoltura sana come prevenzione e ricerca per la cura


Monteruscello Fest 2023

Monteruscello Fest 2023

Un evento nel segno del benessere. È in questa direzione che va il Monteruscello Fest 2023.

Si parte dal recupero di terreni incolti, dalla valorizzazione di antiche cultivar del fertile terreno dei Campi Flegrei per finire con il sostegno alla ricerca scientifica sulle malattie che ancora non hanno un nome, senza diagnosi.

Una manifestazione “pensata”, cha ha un filo conduttore unico: a ben guardare, infatti, rinascita e sviluppo di un quartiere e supporto a a Telethon non sono cose distanti e tanto diverse tra loro. Al contrario è il cerchio che si chiude: inizia dalla prevenzione attraverso l’agricoltura sana e termina con la cura che, a volte, ha bisogno ancora di tanta ricerca. Per le malattie che non hanno ancora un nome. Quelle che si studiano al Tigem di Pozzuoli.

Sicuramente Daniele e Simone Testa e Giovanni e Vincenzo Tammaro hanno tutte le carte in regola per integrare le risorse e le competenze utili a raggiungere entrambe vi scopi. Hanno il know how della ristorazione attenta e basata anch’essa sullo studio, sull’approfondimento (come quello che per altri versi ha portato alla nascita dell’Aiost, l’associazione italiana ostricari) che si coglie nelle portate di Punto Nave e le conoscenze dell’agricoltura come quelle del gruppo Tammaro, attivo proprio nei territori flegrei. Giovanni Tammaro, da qualche mese, è anche presidente di Confagricoltura Napoli.

Monteruscello Fest

Monteruscello Fest

Nella presentazione alla città, introdotta dalla giornalista Brunella Cimadomo, sono ben emersi tutti gli aspetti di questo bel percorso “di comunità”.

“Monteruscello è parte di Pozzuoli. Questo evento – ha detto il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni – rappresenta perciò un progetto importante per la città ma lo è anche per la ricerca”.

La seconda edizione del Monteruscello Fest che si svolgerà l’11 e 12 settembre sera è stata dunque lanciata con lungimiranza “non in una conferenza stampa ma – come ha detto la moderatrice – con una presentazione alla città che è parte integrante del progetto”.

Qualche economista non avrebbe esitato a definirla “responsabilità sociale dell’impresa”. Dove vale il concetto: io opero in questo territorio e voglio contribuire alla sua crescita.

“Ci unisce – hanno dichiarato i quattro protagonisti, cioè i fratelli Testa e i fratelli Tammaro – l’amore per la nostra terra, la voglia di rendere Monteruscello parte integrante della vita puteolana e non un quartiere ai margini della città. Siamo uniti per far crescere l’economia della zona e anche generare un riscatto sociale di questa terra dando all’agricoltura pari dignità rispetto alle attività che riguardano la parte turistica e costiera”. E i primi risultati sono stati i 20mila euro donati attraverso la prima edizione al programma per la ricerca sulle malattie genetiche senza diagnosi di Telethon attuato dal Tigem e quello del recupero di 10 ettari di terreno in cui sono nati vigneti, uliveti, piantagioni di pomodoro cannellino Flegreo. Una operazione resa possibile dal Monteruscello Fest che è servito anche a fare conoscere i prodotti di questa terra agli chef stellati, agli operatori del food, ai pizzaioli. È stato il giornalista Luciano Pignataro, testimonial per passione dell’evento a ricordare, esprimendo pieno apprezzamento per l’iniziativa, che “l’interesse per pomodori come il San Marzano e quello del piennolo è rinato proprio grazie a chef stellati e pizzaioli che hanno acquistato in maniera diretta dagli agricoltori”. E così si sta facendo, in sostanza, per il pomodorino cannellino dei Campi Flegrei che tantissimi operatori food e chef hanno potuto apprezzare proprio grazie alla prima edizione dell’evento. “Il nostro futuro – ha detto ancora Pignataro – sta in una attenta valutazione di ciò che la gente vuole ogni giorno. Qui c’è un esempio virtuoso di una Campania che viene poco raccontata ma che segnala un aumento del PIL al Sud nell’ultimo anno proprio grazie all’agroalimentare”. Un sentito ringraziamento è venuto da Francesco Lettieri, responsabile del programma Telethon: “c’è il tema delle malattie genetiche rare ma c’è anche il tema delle malattie sconosciute.

Monteruscello Fest

Monteruscello Fest

Per cui occorre definire la diagnosi e tagliare il traguardo della cura”. Monica Vanni, direttrice sanitaria dell’Asl Napoli 1 ha evidenziato come l’azienda sanitaria di proponga di segnalare situazioni come queste, tenere alta l’attenzione su malattie che impattano enormemente dal punto di vista socio sanitario e dare un contributo alla ricerca diagnostica e farmacologica a queste malattie. Il nostro compito è mettere in campo percorsi sanitari virtuosi. Con i nostri laboratori stiamo sviluppando una rete per le malattie rare”. Daniele Testa e Giovanni Tammaro, hanno poi snocciolato i numeri di questa seconda edizione che, grazie al grande successo della prima edizione raddoppia: due giornate (l’11 e il 12), 200 operatori food, 10 chef stellati capitanati dal bistellato Gennaro Esposito (oltre a lui partecipano gli stellati Angelo Carannante, Luigi Salomone, Paolo Gramaglia, Paolo Barrale, Nicola Somma, Pasquale Palamaro, Domenico Iavarone, Lorenzo Montoro, Peppe Aversa). Alla presentazione hanno partecipato anche il presidente dell’Aicast Antonino Della Notte che ha evidenziato l’importanza socio-economica dell’evento, il dirigente del Comune di Pozzuoli, Agostino di Lorenzo e il coordinatore del progetto Mac, Stefano Grasso. C’è grande attesa anche per gli spettacoli previsti con Gigi Finizio Sex And Sud l’11 settembre e Sal Da Vinci , Nello Iuorio il 12. La musica del Dj Gigi Soriani animerà entrambe le serate.

All’evento si accede acquistando i ticket con donazione sul sito MonteruscelloFest.it