Napoli, Crudo Re a Piazza Vittoria: mare e bollicine
Il ristorante è aperto sempre.
Piazza Vittoria 11/12. Tel. 081 7645295
www.crudore.it [email protected]
Siamo al quarto anno, ormai, di una formula tanto semplice quanto efficace pensata da Gianni Liotti: buone pescato, frutti di mare, ostriche, bianchi e bollicine.
Dal primo giorno il progetto non ha deviato mai da questa sostanza beatificante. Nel frattempo questa parte della piazza di fronte alle Villa e il lungomare sono stati liberati dalle autor, c’è un piccolo dehor esterno e tutto va alla grande.
La novità è l’arrivo di Aldo Lanotte, un ragazzo timido, poco ossessionato dai riflettori e dalle citazioni su Facebook. Forse non guarda neanche Masterchef.
La formula si è così arricchita di qualche piatto caldo pensato un po’ meglio. Niente di banale, ma neanche di cervellotico. La fettuccia di Gerardo di Nola è golosa, come pure la pasta e patate in variante marinara.
Nei secondi l’orto mare napoletano è assolutamente rispettato. Bei pesci fuori allevamento con verdure di grandissima qualità come solo i suoili vulcanici sanno regalare. Tutto gira perché c’è ricambio di prodotto in continuazione, ove si dimostra che la gente è disposta a pagare qualcosa in più se è sicura della qualità di quello che mangia.
La carta dei vini è varia e sincera. Vincono i francesi, ovviamente, ma ci sono tanti italiani e nel bianco dominano i campani. Siamo nel regno del professore Moio con isuoi bianchi ricchi e salmastri molto adatti a questo stile inconfondibile.
Sta sempre aperto, e non è poco di questi tempi. La sera conviene prenotare, di giorno, invece, godrete di un bel pranzo a ridosso del lungomare più bello del mondo. Da Cru…doRè:-)
4 Commenti
I commenti sono chiusi.
Prima lo frequentavo spesso,poi secondo me è diventato un poco caro(80-100 euro a cranio).Meditate gente meditate
La carta dei vini è varia e sincera. Vincono i francesi, ovviamente…. .
Chiedo scusa ma non ho capito il senso “ovviamente”. Leggere su un sito italiano, peraltro pregevole come questo, che i vini francesi vincono “ovviamente” su quelli italiani mi sa un po’ da ….Tafazzi, ovviamente….
D’accordo con salvatore, i prezzi sono più che raddoppiato rispetto all’anno di apertura….e va bene che la qualità della materia prima non si discute….ma pensare ad un menù che sia accessibile a tutti?
Bellissima carta dei vini e ostriche molto buone. Per il resto molto poco, cucina banale e troppo condita.