Napoli, Pizzeria Gorizia 1916 al Vomero: riapre con una nuova storia di famiglia
Ristorante Pizzeria Gorizia 1916 a Napoli
Via Gian Lorenzo Bernini, 29-31
Telefono: 081 578 2248
Aperto pranzo e cena

Salvatore Marco e Salvatore Antonio Grasso
di Antonella Amodio
La storia della Pizzeria Gorizia 1916 è memoria, passione e famiglia. Oggi, a oltre un secolo dalla sua apertura, il locale di via Bernini, la prima pizzeria fuori dal centro storico, si rinnova, non solo nell’aspetto estetico, ma anche nell’offerta gastronomica. Alla pizza “a fazzoletto”, più piccola rispetto alla tradizionale dei quartieri, che qui sposa lo champagne Krug, si affianca una cucina autenticamente partenopea già introdotta dal nonno di Salvatore Antonio Grasso e oggi proposta attraverso un menù ampio e variegato. Un ritorno alle origini, ma con uno sguardo contemporaneo, dove c’è l’approvvigionamento delle materie prime da filiera corta e l’assenza della plastica dal locale. Un impegno a favore dell’ambiente e della sostenibilità, voluto anche dal figlio Salvatore Marco che sarà sempre più presente nel locale come passaggio generazionale e come continuità della famiglia Grasso.

Lampadari e condotta della climatizzazione – Gorizia 1916

Lampadari e condotta della climatizzazione – Gorizia 1916
Iniziamo dalla ristrutturazione, con il locale che ha cambiato volto, ma non anima. Il restyling ha preservato e valorizzato elementi storici, come il marmo che percorre i muri del locale e le antiche maioliche che un tempo decoravano il pavimento e oggi rivestono parte delle pareti nel reparto pizzeria, e poi gli specchi. A dominare l’ambiente sono i toni caldi e un tocco deciso di rosso, colore che ritorna nel canale dell’aria condizionata a vista e nei dettagli luminosi dei gradini. I lampadari ricordano lo stile liberty e sono stati progettati esclusivamente per la nuova Gorizia 1916, mentre gli spazi sono stati rimodulati nell’arredo per accogliere al meglio sia la clientela storica sia chi cerca un’esperienza gastronomica completa nel locale iconico che ha accolto tra i tavoli personaggi illustri, come il principe Antonio De Curtis, cliente abituale, a cui è stata dedicata la pizza simbolo di Gorizia 1916. L’altro elemento importante è la cucina a vista, per dare trasparenza al progetto di valorizzazione della tradizione.

Cucina a vista – Gorizia 1916

Cucina a vista – Gorizia 1916

Cucina a vista – Gorizia 1916

Chef Renato Starace – Gorizia 1916

Le mattonelle antiche – Gorizia 1916

la nuova scala che porta ai servizi- Gorizia 1916
Un’operazione di “modernizzazione” che nasconde in realtà la volontà di mantenere lo status quo, e che Salvatore Grasso ha vissuto con emozione, ricordando perfino le lacrime versate all’inizio dei lavori per quell’angolo preciso della sala, accanto al forno, dove c’era il tavolo di suo padre. Oggi, il cuore del progetto è affiancare la pizza ad una ristorazione tradizionale napoletana. Ai fornelli, c’è Renato Starace, in Gorizia 1916 dal 2003, che firma una proposta che unisce semplicità, materia prima di qualità e grande rispetto per le ricette di una volta. In sala, il servizio si arricchisce di eleganza: i camerieri indossano una cravatta firmata e regalata da Marinella, dettaglio che racconta un’attenzione tutta partenopea per lo stile, anche a tavola.
Gorizia dal 1916 a oggi
Fondata nel 1916, la Pizzeria Gorizia deve il suo nome a un momento storico preciso: le truppe italiane stavano entrando nella città di Gorizia durante la Prima Guerra Mondiale. Quel nome, scelto come omaggio patriottico, è oggi un marchio identitario della tradizione gastronomica napoletana. Da allora, cinque generazioni hanno attraversato 108 anni di storia, restando fedeli a una missione semplice e potente: fare una pizza buona, onesta e rispettosa delle radici, oggi con un partner eccezionale: la cucina partenopea.