Oliopoli, il gioco dell’olio alla Stanza del Gusto di Napoli


Il dado di Oliopoli

di  Michela Guadagno

Oliopoli è un format di gioco a scopo didattico per imparare divertendosi il variegato mondo degli oli d’oliva dop.

Fa parte di una serie di format di Agrigiochiamo, ideato e curato da Peppe Orefice e Margherita Rizzuto, lanciato ieri a Napoli a La Stanza del Gusto di Mario Avallone. Intervallato dai piatti in menù accompagnati dai vini Pallagrello bianco Acquavigna 2008 e Aglianico Vignantica 2007 della Fattoria Selvanova di Antonio Buono, il “gioco” si svolge come un Monopoli, con tanto di dadi e di caselle di “imprevisti” e “probabilità”.
Agrigiochiamo vuole educare ad una nuova ruralità attraverso il gioco e la costruzione creativa mediante l’amore e la passione per la terra, facendo insieme didattica e comunicazione rurale attraverso “il fare e il giocare”. Ogni tavolo ha un’oliva segnaposto che rappresenta una delle dop campane – Cilento, Penisola Sorrentina, Colline salernitane e in corso di registrazione Terre Aurunche e Irpinia-Colline dell’Ufita – e deve impossessarsi via via di terreno, alberi di olivo, frantoio, etichetta e marchio registrato, vince la squadra che per prima arriva a conquistare la dop.
Inizia il gioco con una voce guida registrata che suggerisce indicazioni su come degustare l’olio dal bicchierino blu, e una volta percepite le sensazioni gustative poi si passa al tabellone con le domande: alcune sono facili, alcune a trabocchetto, altre dettate dalla fervida fantasia di Peppe e Margherita; come le caselle della “prigione” dove la “regina dop” viene imprigionata, e quella del “naso” che corrisponde ad una prova olfattiva dalla tavoletta degli odori con scatoline contenenti aromi, o la casella della “bocca” con l’esame gustativo di soluzioni d’acqua per riconoscere i gusti fondamentali del salato, acido, amaro e dolce.

Margherita Rizzuto

Insomma un vero e proprio gioco, per adulti e bambini, studiato apposta per introdurre ed affascinare appassionati e non al pianeta olio.
E il gioco dei sapori continua anche nei piatti serviti, Caprino delizia del Monti Lattari, acquistato fresco e stagionato da Mario nel cellaio al piano sottostante il Cheese Bar, abbinato con olio di Mele Delizia di Jesi; Tartare di alici macerate in olio cilentano e finocchi con peperone crusco su crema di finocchi, limone e pane alle erbe grattugiati; Sartù di riso con talli di zucchine e burrata; Polpo e pomodoro arrostito con olio da Nocellara del Belice; “Quale” dolce al cioccolato caffè e mandorle; in una Stanza del Gusto dove il gusto del sapere è di casa.