Ornellaia 2015: Il Carisma


Ornellaia 2015

Ornellaia 2015

di Monia Zanette

Ornellaia 2015 : “Il Carisma”
William Kentridge: “Anamorfosi”

Giro intorno al tavolo, intorno all’opera “Anamorfosi” .

Le immagini capovolte e misteriose, disegnate su vecchi libri cassa italiani, ingannano gli occhi e la mente riflettendosi nel cilindro in acciaio lucido che riveste il Salmanazar.

È qui che i disegni diventano riconoscibili

Si formano le immagini, si susseguono, sfuggono e si ricompongono per dare un senso e un’anima alla vendemmia attraverso il movimento; l’umano ed il tecnico si completano e si fondono indissolubilmente e la bottiglia stessa sembra prendere vita in modo profondo e geniale

Queste stesse figure, rarissime ed ambite etichette, rimarranno immortali nelle cantine di chi ama l’arte e lo spirito di Ornellaia ad evocare combinazioni di lavoro e terroir, attrezzi e lavoratori, fatica e attenzione, caparbietà e sensibilità.

Grazie per queste emozioni

Così, Ornellaia 2015 “Il Carisma” , seguita, interpretata e rispettata come sempre magistralmente da Axel Heinz e dal suo staff, è stata impreziosita ed immortalata da William Kentridge, artista sudafricano dai messaggi potenti ed affascinanti, versatile a tal punto da spaziare fra politica e poetica in modo concreto, attraverso disegni, incisioni, sculture e libri fino a spingersi al teatro.

Gusto profondo e sensibilità data da un’esperienza vissuta in Toscana con la famiglia, riesce a concretizzare Ornellaia attraverso l’arte; segreti carpiti, emozioni vissute, ispirazioni acquisite nell’assaporare umori ed usanze di vita contadina.

Ferdinando Frescobaldi

Ferdinando Frescobaldi

Un grande evento nell’evento quest’anno!

Una splendida carrellata di storia: 30 vendemmie ( la prima nel 1985) e 10 anni del progetto Vendemmia d’Artista.

Si è ripercorso il carattere di ogni annata, con le sue sfumature,  attraverso la sensibilità dei vari Maestri, il tutto suggellato da una 2015 che verrà ricordata  come una delle più grandi versioni di questa etichetta.

Illustri interventi coordinati da Andrea Orsini e Luciano Ferraro (Caporedattore Corriere della Sera) aggiunte a collaborazioni importanti, hanno evidenziato l’orgoglio di una grande azienda, cultrice di qualità, raffinatezza, arte e sensibilità senza scordare l’impegno contadino ed il rispetto per il territorio.

Non solo! Un marchio che ha saputo e sa cogliere il valore del mercato delle emozioni vissuto con estrema razionalità e lungimiranza ed è entrato nell’immaginario collettivo con il potere straordinario dell’eleganza e del fascino riconosciuti da tutti ma mai ostentati, contribuendo a rendere grande Bolgheri nel mondo

La saggezza il vero valore aggiunto:

– instancabile ricerca e comprensione di un territorio di forza, piuttosto selvatico e boschivo, dove il Cabernet Sauvignon, pur essendo una fra le poche varietà più duttili al mondo, ha trovato il suo habitat esprimendosi come fosse il migliore degli autoctoni insieme a Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot;

– un team sensibile ai cambiamenti, pronto ad evolvere ed anticipare i tempi;

– un vitigno che crescendo affronta meglio l’ambiente che lo circonda.

È puro Carisma Ornellaia 2015!

Sebbene il mistero sia intrinseco in ogni annata, l’ambizione punta a lavorare per rendere questo vino quasi eterno

Una vendemmia pazientata, lenta, coscienziosa, densa di passione per il proprio lavoro affinché ogni singolo vigneto arrivasse alla giusta maturazione fenolica e tecnologica (dal 29 agosto con il Merlot a metà ottobre con Cabernet Sauvignon, Franc e Petit Verdot)

Difficile spiegare a parole i vini delle grandi annate, quelle che risultano perfette, senza cadere nel banale; tutto è evidente, spontaneamente espressivo ed appagante.

Espressione fedele del terroir, s’impone in modo naturale, equilibrata , senza forzature e senza ostentare, con la stessa genuina piacevolezza e soddisfazione di coloro i quali hanno partecipato alla vendemmia.

Molto simile alla 2007, ci svela Heinz ed il calice conferma ciò che ci si auspica diverrà la 2015

Colore vivo, intenso e brillante il suo rubino.

Armonia immediata, trama fitta, palato vellutato ed ampio; grande struttura sottolineata da un frutto fresco e raccolto alla giusta maturazione, capace di portare nel calice freschezza e bouquet raffinato fra frutti neri e rossi, sfumature balsamiche e fine speziatura.

Avvolge i sensi rimanendovi a lungo, accattivante e con fermezza sulle note fruttate/balsamiche ed un tannino pronto ad affrontare il futuro

Immancabile l’asta benefica atta al recupero del patrimonio artistico internazionale, come sempre gestita da Sotheby’s, che quest’anno ha scelto di devolvere il ricavato al Victoria & Albert Museum di Londra(23/05/18)

2 Commenti

  1. Complimenti.Una grande penna per un grandissimo vino.Mente e cuore a disposizione di chi si è speso per portare il vino nazionale ai più alti vertici mondiali.Ad maiora semper.PS.A proposito di inganni visivi le bellissime etichette vanno a incorniciare un’importante formato da nove litri e non una magnum come erroneamente farebbe pensare la foto.FM.

I commenti sono chiusi.