Villetta Jenne, nel Parco dei Monti Simbruini


di Tonia Credendino

Chi l’ha detto che per visitare luoghi da sogno bisogna necessariamente affrontare lunghi viaggi?

Ad un’ora dalla città Eterna si trova un’oasi di pace e contemplazione.

Monastero di S. Benedetto Sacro Speco

Monastero di S. Benedetto Sacro Speco

Immersa in una natura incontaminata, in posizione dominante sulla Valle del fiume Aniene, la bellissima realtà di Jenne esalta tutte le caratteristiche ideali di un borgo da vivere e da riscoprire.

Rocce e rocce che si innalzano verso l’alto della Vallata, a cui fanno da corona una serie di tornanti e gallerie che mostrano un fascino non comune.

Borgo di Jenne, Lazio

Borgo di Jenne, Lazio

Il borgo che sorge su uno sperone di roccia a picco sulla vallata, isolata e sospesa nel vuoto come in un “Tibet italiano” nel Parco dei Monti Simbruini, luogo mistico e misterioso, dove ho incontrato Valerio Proietti Rapone, mio coetaneo, anzi poco più piccolo, che ha deciso dopo anni di esperienza e sacrifici di tornare a casa, dalla sua famiglia, nella sua terra di origine, a Jenne.

Valerio Proietti Rapone - Villetta Jenne

Valerio Proietti Rapone – Villetta Jenne

Ad un’altezza di 900 metri si trova il suo ristorante, Villetta Jenne, un luogo immerso in un angolo di paradiso, circondato da un bellissimo paesaggio naturalistico, dove si ha la possibilità di far pace con il mondo e con sé stessi.

Ingresso - Villetta Jenne

Ingresso – Villetta Jenne

Una vista spettacolare, l’ambiente caldo e accogliente, il menù casereccio da leccarsi i baffi, un’accoglienza calorosa e familiare e un rapporto qualità prezzo ineguagliabile.

Valerio porta avanti da qualche anno il progetto di valorizzare la tradizione locale attraverso piatti storici e materie prime della zona.

Partiamo dagli antipasti, pallotte cacio e ova, pizza fritta pomodoro e burrata, polpette di bollito in salsa verde.

Pallotte cacio e ova - Villetta Jenne

Pallotte cacio e ova – Villetta Jenne

Per i primi scegliamo la lasagna con i carciofi, i cannelloni con ragù di pecora e i ‘Ndremmappi di Jenne, uno dei piatti tradizionali risultato di un matrimonio che dura da centinaia di anni tra il mare e la montagna, prodotto di quel fenomeno economico culturale che si chiamava “transumanza”.

Lasagna di carciofi - Villetta Jenne

Lasagna di carciofi – Villetta Jenne

'Ndremmappi di Jenne - Villetta Jenne

‘Ndremmappi di Jenne – Villetta Jenne

I pastori tornando con il loro gregge agli alpeggi estivi riportavano quello che di più semplici ed economico il mare loro offriva: alici in salamoia, ad esse univano quello che riuscivano con duro lavoro a strappare ai piccoli appezzamenti di terra in montagna, il Grano, dunque, un soffritto di olio e aglio, alici, prezzemolo e peperoncino a cui si aggiunge la salsa di pomodoro, una spolverata di pecorino ed il piatto è pronto e mangiato.

Non poteva mancare, per secondo, l’abbacchio panato, gli arrosticini con la cicoria ripassata e vabbè il tiramisù della casa e i biscottini secchi che ho anche portato via con me.

Cicoria ripassata - Villetta Jenne

Cicoria ripassata – Villetta Jenne

Tiramisù - Villetta Jenne

Tiramisù – Villetta Jenne

Biscotti secchi - Villetta Jenne

Biscotti secchi – Villetta Jenne

Ad abbinare questi deliziosi piatti Valerio mi consiglia Purosangue Petit Verdot IGP Lazio, Casal de Luca, 100% Petit Verdot (Miglior Petit Verdot d’Italia con 96 punti nell’Annuario dei Migliori Vini Italiani 2024). L’etichetta è un omaggio ai cavalli che prendevano parte alla transumanza degli avi De Luca. Gli stessi cavalli danno il nome ai vini e vengono rappresentati nell’atto del cammino come simbolo di continua crescita e sviluppo dell’azienda stessa.

Purosangue Petit Verdot IGP Lazio, Casal de Luca - Villetta Jenne

Purosangue Petit Verdot IGP Lazio, Casal de Luca – Villetta Jenne

La missione di Villetta Jenne è quella di permettere ai clienti di staccare la spina godendo le bellezze della natura. Valerio ci dice che non tornerebbe indietro: “Circondato dagli affetti e dall’incanto della natura mi sento libero, anche di sperimentare e rischiare”.

Promesso che al prossimo giro da queste parti tornerò a gustare le altre prelibatezze elencate nel menù.

Ma se siete a Jenne, fatevi tentare dal richiamo della montagna e dopo qualche curva vi troverete la “Porta del Paradiso” come l’aveva definito Petrarca, il Sacro Speco, conosciuto anche come Monastero di S. Benedetto, aggrappato alla roccia come “un nido di rondini”, questo luogo religioso è un sito completamente affrescato con pitture di grande intensità evocativa.

E non perdete i Caraibi di Roma, uno specchio d’acqua dai colori smeraldo che vi farà riscoprire il fascino della natura incontaminata, accompagnata dallo scroscio della cascata naturale che da secoli si tuffa nel laghetto, dando linfa al fiume Aniene che vi condurrà lungo il sentiero che porta in questo meraviglioso angolo di bellezza, il Laghetto di San Benedetto.

Laghetto di San Benedetto

Laghetto di San Benedetto

Villetta Jenne
Via Cesarea, Jenne RM
+39 380 239 0932 [email protected]

www.parcomontisimbruini.it

https://monasterosanbenedettosubiaco.it/

 

Un commento

  1. Grazie.Non lo conoscevo.Frequento Subiaco il cui nome rimanda a dolci e fresche acque(sotto il lago)e l’incontaminata valle dell’Aniene per cui appena possibile cercherò di farci un salto.PS Riguardo al vino premetto che non amo il Petit Verdot in purezza ma questo sembra interessante e quindi da provare.FRANCESCO

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