Otoro Ishi Nola, dove l’amicizia diventa emozione e la cucina un viaggio dell’anima

Otoro Ishi Nola i soci
di Ornella Buzzone
Ci sono sogni che nascono nei momenti più inaspettati. E poi ci sono sogni che nascono quando tutto sembra fermarsi. È il dicembre del 2020. L’Italia è in silenzio, la musica tace, le luci delle serate sono spente. In piena pandemia, quattro amici – abituati a vivere la notte, a organizzare eventi, a riempire locali e piazze – si ritrovano improvvisamente immobili.
Il mondo dell’intrattenimento è in pausa. Ma dove molti vedono un punto fermo, loro intravedono un nuovo inizio. Una notte, una telefonata, un’intuizione: un vecchio spazio dismesso lungo la 7bis, a Nola, trecento metri quadri di possibilità e un giardino che sembra chiedere solo di rinascere. «Qualsiasi cosa faremo, prendiamoci questo posto», fu la frase che cambiò tutto. E così nasce Otoro Ishi: non da un business plan, ma da un sentimento.
Dalla voglia di fare qualcosa di bello insieme, di trasformare l’amicizia in un progetto concreto. Quattro giovani – Dario, Alfonso, Giacomo e Antonio – uniti da anni di fiducia reciproca e da un obiettivo comune: creare un luogo che raccontasse chi sono. Non un semplice ristorante, ma un’esperienza. La forza di Otoro Ishi è tutta qui: nella spontaneità con cui è nato. Nessuno dei fondatori proveniva dal mondo della ristorazione. Eppure, la loro passione per il bello, la curiosità, la voglia di stupire, li ha spinti a costruire passo dopo passo una realtà oggi riconosciuta e amata. Si sono circondati di persone competenti, hanno ascoltato, appreso, investito, sbagliato e corretto.
E soprattutto non si sono mai arresi. Oggi Otoro Ishi è un luogo dal fascino unico: duemila metri quadri totali, seicento di struttura interna, un giardino curato nei minimi dettagli, un’atmosfera sospesa tra eleganza e calore. È qui che si fonde la filosofia del gruppo: accogliere come in una casa, sorprendere come in un sogno. Ma il vero motore di questa esperienza ha un nome e un volto: Vincenzo Ruggiero, executive chef di Otoro Ishi e del temporary restaurant estivo Casa Seta di Acciaroli.
«La mia passione per la cucina è iniziata da bambino», racconta Vincenzo. A soli quattordici anni muove i primi passi tra i fornelli e, dopo il diploma alberghiero, la sua strada è un continuo crescendo. Esperienze in banchettistica, un periodo all’estero per inseguire i propri sogni, il ritorno in Italia tra resort di lusso e ristoranti di livello. Nel 2019 inizia un percorso fondamentale accanto allo chef Francesco Franzese, che lo porterà a vivere esperienze importanti – dal Roji a Casa del Nonno 13, una stella Michelin, fino ad Ale Reale Restaurant, dove conquista una seconda stella come sous chef. Nel 2022 arriva la chiamata di Otoro Ishi: un progetto giovane, ambizioso, che gli offre carta bianca e fiducia assoluta.
«Un percorso ricco di emozioni – racconta – con una proprietà che ha tanta voglia di fare, di mettersi in gioco, di crescere ogni giorno». E di crescita, in questi due anni, ce n’è stata tanta. Non solo per i riconoscimenti e le attenzioni che il ristorante ha saputo conquistare, ma soprattutto per l’identità che ha costruito: una cucina fusion autentica, non di tendenza ma di pensiero, capace di unire Oriente e Mediterraneo in una danza di sapori e consistenze. Sedersi da Otoro Ishi significa intraprendere un viaggio sensoriale che comincia sempre con un sorriso, un racconto e un calice di bollicine.
L’entrée di benvenuto apre il sipario su un mondo fatto di equilibrio e creatività: pan de cristal con sashimi di tonno e maionese all’erba cipollina, mini tacos con salmone al miso e avocado, sablé al timo e parmigiano con tartare di ricciola e tartufo. Tre piccoli assaggi, tre mondi che si incontrano. L’estetica giapponese e l’anima mediterranea dialogano in un linguaggio che è solo loro.
Segue la focaccia d’autore, un padellino 100% idratazione con crema di friarielli, sashimi di orata, maionese aioli, togarashi e chips di friarielli: un piatto che racconta Napoli e Tokyo nella stessa masticazione.
Poi arriva il nigiri di Otoro con caviale, essenziale e lussuoso, e il lobster roll, che gioca tra dolcezza e acidità, con gambero in tempura, maionese al lime e topping di astice alla catalana. Il mini wagyu bun è pura golosità: un bun homemade con hamburger di wagyu Kagoshima, fonduta di provolone del Monaco e maionese alla senape. In accompagnamento, una salsa bbq allo zenzero e yuzu e una crocchetta di patate che sa di casa e comfort. Tra i piatti che emozionano di più, il carpaccio di capasanta – hotate e zucchine con salsa al burro acido, caviale e tartufo – e il bao ricciola toryufu, un boccone vellutato di tartare di ricciola al miso con maionese al tartufo.
Ma il cuore del percorso arriva con due creazioni simbolo dello chef: Tokyo–Parigi, piatto iconico, una crepe al rosmarino con battuto di chutoro, fonduta di grana al tartufo e scaglie di tartufo nero; e Oro d’Autunno, una celebrazione stagionale con udon in crema di zucca, sashimi di gambero rosso, chips di fiori di zucca ed emulsione di aglio nero. Un piatto che profuma di foglie dorate, mare e memoria.
E poi, il gran finale: Amarena Cookies. Un dessert che reinterpreta il biscotto all’amarena napoletano, ma con eleganza e tecnica. Pan di Spagna all’amarena, biscotti di frolla, crema al burro e vaniglia, amarene sciroppate e crema inglese al rum. Un inno alla tradizione, ma senza scarti, senza compromessi. Solo emozione. A rendere l’esperienza completa c’è una sala che non si limita a servire. Qui ogni cliente è accolto, ascoltato, accompagnato. Non sei un numero, non sei un coperto: sei un ospite, una persona da coccolare, da guidare in un viaggio di scoperta. Il personale di sala di Otoro Ishi rappresenta un punto di forza straordinario: empatia, preparazione, delicatezza. Ogni piatto viene raccontato, ogni vino spiegato con passione e rispetto. È un servizio che emoziona perché è sincero. Si percepisce che dietro ogni gesto c’è amore per il mestiere, voglia di far stare bene chi siede al tavolo. Questa stessa filosofia l’ho ritrovata anche al temporary restaurant estivo Casa Seta di Acciaroli, una costola luminosa di Otoro Ishi, dove la proposta gastronomica si evolve, ma la visione resta la stessa: unire tecnica, estetica e cuore.
Otoro Ishi è molto più di un ristorante. È la dimostrazione che quando l’amicizia incontra la passione, quando la curiosità incontra il coraggio, possono nascere luoghi capaci di lasciare un segno. È la storia di quattro amici che, in un momento buio, hanno scelto la luce. È la storia di uno chef che ha trovato la sua voce. È la storia di una squadra che ogni giorno lavora con un solo obiettivo: far vivere emozioni vere. E forse è proprio questo il segreto del loro successo: non fermarsi mai, ma restare sempre se stessi. Con la stessa voglia, la stessa energia, la stessa amicizia che, quella notte di dicembre, ha dato vita a tutto.
Otoro Ishi
Prezzo medio 70/80 euro
Via Strada Statale 7bis, 285, 80035, Nola
+39 320 703 5050
aperti sette giorni su sette a cena
domenica anche pranzo
Scheda del 29 giugno 2024
Otoro Ishi a Nola: sushi e piatti fusion con materia prima eccellente

staff di Otoro ishi. Al centro lo chef Vincenzo Ruggiero
di Christian Cutino
Abbiamo conosciuto la cucina di Vincenzo Ruggiero durante un podcast, dove ci ha colpito per l’organizzazione, la pulizia e la qualità della materia prima utilizzata anche in condizioni non ottimali. Pertanto, eravamo impazienti di provare la sua cucina in un ambiente a lui più familiare: OToro
Ishi a Nola. Questo locale giovane, pensato e gestito dai giovani imprenditori Alfonso Mauro, Antonio Visone, Dario Taccarelli e Giacomo Del Prete, offre una nuova casa a Ruggiero, qui alla sua prima esperienza come Chef dopo aver lavorato come Sous Chef al Rear e alla Casa del Nonno 13. Le aspettative erano alte!

Otoro Ishi – Entrèe
Il menù di OToro Ishi è ben strutturato, spaziando dal crudo al cotto, dal tradizionale giapponese al fusion. La costante, però, è la materia prima eccellente, vera protagonista dei piatti.

Otoro Ishi – french toast con tartare di ventresca di tonno
L’entrée apre la strada alla selezione di nigiri, eccellente quello al pesce castagna. Il french toast con tartare di ventresca di tonno è un assaggio ricco, che esalta il sapore grasso e avvolgente di questo taglio pregiato.

Otoro Ishi – selezione di nigiri
Il tiradito, piatto d’ispirazione peruviana, raggiunge un giusto equilibrio tra sapori acidi, piccanti e dolci, esaltando al meglio la materia prima.

Otoro Ishi – tiradito
La serie di assaggi si conclude con bocconcini di mazzancolle in tempura e mini bun con astice. La tempura delle mazzancolle è eccellente mentre il mini bun richiede un miglioramento nella proporzione del pane, che tende a coprire il sapore dell’ottimo ripieno.

Otoro Ishi – mini bun con astice

Otoro Ishi – mazzancolle in tempura
Tra le pietanze calde abbiamo provato in anteprima un udon con crema di zucchine San Pasquale. L’idea è interessante, sarà certamente un piatto molto apprezzato dalla clientela.

Otoro Ishi – udon con zucchina San Pasquale
Otoro Ishi è sicuramente un locale da provare a Nola per una serata piacevole all’insegna della cucina fusion, con una materia prima di rara qualità. Un’esperienza ben caratterizzata che si sta distinguendo nell’offerta altamente competitiva della città.
Punti di forza: vivacità, passione e qualità che pervadono non solo la cucina ma anche il servizio in sala, sempre preparato ed entusiasta.
Otoro Ishi Nola
SS7bis, 285, 80035 Nola NA
Telefono: 320 703 5050












