Paccheri con i fiorilli, ossia pasta con i fiori di zucca
Questa è una ricetta di mia moglie Annarita preparata ieri.
Alt, non vi spaventate: non è l’ennesima moglie che si presenta sulla scena gastronomica italiana divenendo spesso kitsch d’autore.
Ma chi mi conosce personalmente sa perché oggi mi fa piacere fare uno strappo alla regola della netta separazione delle carriere che ci siamo dati da quasi trent’anni:-)
Tutti però si possono godere la ricetta. Ovvio, sono vietate le critiche:-)
Un bouquet di fiorilli appena raccolti nel giardino biologico del vicino.
A metà mattina.
Cucina con i fiori, dunque, di antichissima tradizione al Sud.
Una svolta inaspettata ma gradita per il menu del pranzo in campagna.
Ricetta di Annarita Pignataro
- Tempo di preparazione 15 minuti
- Tempo di cottura 30 minuti
Ingredienti per 4 persone
- 40 fiori di zucca
- 400 gr di paccheri
- 2 spicchi di aglio
- olio extravergine di oliva qb
- sale qb
- un mazzetto di basilico fresco
- no parmigiano
- no (ORRORE!) vino bianco
Preparazione
Fate rosolare i due spicchi d’aglio nell’olio in una padella larga e alta.
Portate ad ebollizione l’acqua salata per la pasta.
Soprattutto se decidete per un formato che richiede – come i paccheri – più di 10 minuti, avrete tutto il tempo di far appassire i fiorilli nell’olio.
Appassire, non far morire: quindi lasciare l’attaccatura dei petali croccantina e, solo se necessario, aggiungere un po’ d’acqua di cottura della pasta.
Da evitare il vino bianco: rischiate di privare i fiori della loro freschezza. Una volta appassiti unite la pasta nella padella e fate assorbire il sapore, l’odore e il colore dei fiori: se sono freschi di orto per mantecare
non servirà il parmigiano.
Aggiungete le foglie di basilico fresco e servite.
Vini abbinati: Fiano 2008 Paestum igt di San Giovanni
19 Commenti
I commenti sono chiusi.
Una sola critica : la generosità delle porzioni, vista l’inappetenza del commensale a cui è destinato il piatto!!!
:-))))
Maronna do Carmine… diceva mia nonna :-)
la proverò subito, usurpando i fornelli di casa mia…
Buona! Bene e oggi cosa si mangia? Ma è previsto un servizio a domicilio?
buongiorno annarita, sono maffi DUE. non ho nemmeno letto la ricetta. mi fido sulla parola e cosi’ non devo esprimere nemmeno critiche.
mi fa gentilmente sapere , non cortesemente, quando suo marito resta lontano da casa ? cosi’ , e mi autoinvito, posso venire a farmeli fare direttamente da lei, senza la presenza di quell’orco travestito da umano :-)
tenga conto che la porzione per me indicata a fine dieta è di 350 grammi di pasta piu’ i FIORILLI ( al plurale , le raccomando) . volesse venire anche vignadelmar, ma glielo sconsiglio vivamente, dovrebbe salire A CHILO UNO,solo per noi due. la ringrazio anticipatamente.
Te Maffi, dato che ormai ti sei abituato a brucare erba direttamente dai prati , mangerai solamente i fiori di zucca. Mentre io che ammalato non sono userei la stessa pasta con un condimento di maggiore soddisfazione e concretezza…….sempre nella medesima modica quantità: 350 gr.
Ciao
.
che bell aricetta fresca e estiva, traspira amore per la tavola la sana agricoltura e per quell “elemento di marito ” che ti ritrovi! Brava Annarita, slurp:)
Volevo chiedere se è uso levargli il pistillo ad ogni singolo fiorillo, perchè mi è accaduo di mangiarne alcuni ripieni non privati del pistillo, e qualcuno era buono mentre altri erano amari, e quindi, approfondendo il discorso con altre persone addentro ai fatti di cucina mi è stato detto che il pistillo potrebbe essere amaro, o anche no, ma che nel dubbio era meglio tagliarglielo sempre via.
però mi sto riferendo ai fiori di zucchina, e forse è diverso il discorso…
fiorin fiorillo, e leviamoci il pistillo, al fiorillo. ‘sta cosa mi fa venire una ridarella che non vi dico .
firmato … maffi TRE, il peggiore di tutti.
E’ perfetta… ma a mio modesto avviso aggiungerei una nota aggiuntiva …soffriggere in olio una piccola manciata di pistacchi freschi… per bilanciare il retrogusto amarostico che lascia l’aglio soffritto…
riprenderei in considerazione una spolverata finale di affettuosita’…cioe’ parmigiano…o addirittura romano
Se posso permettermi…Il pistillo diventa amaro dopo più giorni di stazionamento in frigo. Sarebbe preferibile non toglierlo, ma quello che è assolutamente vietato togliere è la parte verde terminale del calice, che è la più aromatica! Vedi qui:
https://www.lucianopignataro.it/a/la-ricetta-cult-pizzelle-di-fiorilli-irpini/13047/
OTTIMO ANNARITA, QUESTO SI CHE UN PIATTO PREPARATO CON AMORE. SPERO DI POTER GUSTARE PRESTO UN BEL PIATTO DEL GENERE CON TE. :)
Complimenti Annarita.
Complimenti vivissimi signora. Ad majora. Che il Signore la protegga e la benedica sempre. Speriamo che quel diavoletto di Maffi non legga… Abbracci fraterni.
Ho tutti gli ingredienti..mi manca solo l’extravergine!complimenti!!
vedi che ti seguo anche da lontano… secondo me ‘sti fiorilli avranno sorte simile a quella delle uova di Maffi! conservane un po’ che ora che torno vengo a Vallo ad assaggiarli.
p.s. bravo luciano, basta con ‘sta separazione delle carriere, ci vediamo a venezia ;)
i paccheri preparati da Annarita Pignataro che poi ha mangiato con Luciano…mi lasciano con l’acquolina in bocca, nonostante la mia veneranda età! Personalmente sono dell’avviso che ci voleva una bella riunione di tutti i soci Arga per valutare (e gustare) il tutto! Invece così, a cose fatte, ci si arrabbia solo!
Resta il rimpianto di un qualcosa che oggi manca terribilmente, la buona, sana cucina di 50 anni e passa fa… Complimenti coniugi Pignataro e se può farvi piacere la ricetta l’ho inserita nel http://www.argacampania.it e così mi distraggo un pò. Ciao e buone vacanze ad entrambi! Gianpaolo
Grazie Giampi, viva l’Arga!
Nel leggerla ero scettico circa il non aggiungere un poco di parmigiano. Assaggiandola poi devo dar ragione alla sig Annarita. Qualsiasi cosa coprirebbe il sapore dei fiori di zucca, meno rosolano nell’olio è più conservano il loro sapore originale. Grazie una ricetta semplice e veloce ma sopratutto buonissima. Ho usato una pasta sfiziosa. Leggendo i commenti sono arrivato tardi, chiedo scusa. Grazie