Partage Restaurant – La rivoluzione del gusto firmata Giorgio Vaccaro, eleganza francese e anima napoletana


Esterno – Partage Restaurant

di Tonia Credendino

Via Orazio, Napoli. Una delle strade più belle della città, sospesa tra il cielo e il mare, con il golfo che si apre come una promessa. È qui che ha trovato casa Partage, il nuovo progetto di Giorgio Vaccaro, classe 1996, nato ai Camaldoli ma con lo sguardo rivolto al mondo. Dopo dieci anni trascorsi tra l’Italia e la Francia — tra le cucine di Joël Robuchon, Simone Zanoni al Four Seasons George V e Guy Savoy — ha scelto di tornare. Non per nostalgia, ma per radicarsi: per portare a Napoli una cucina che non urla, non si impone, ma accompagna.

Francesca, Giorgio e Annalisa – Partage Restaurant

All’interno, Partage è una dichiarazione estetica di equilibrio: divani color arancio bruciato, luci soffuse, pareti dalle linee morbide. Un’atmosfera che invita a rallentare, a ritrovare il gusto del tempo. A renderla viva ci sono Francesca Vaccaro, sorella di Giorgio, e la madre Annalisa Colantuono, presenze discrete ma fondamentali. Annalisa, con la grazia che solo le madri conoscono, ha persino conseguito un diploma alberghiero di sala per accompagnare i figli in questa avventura. Insieme hanno costruito un luogo che è più di un ristorante: è una casa che sa accogliere con garbo e intelligenza, dove ogni attenzione, un sorriso, un tono di voce, un dettaglio, diventa parte del racconto.

Partage Restaurant

Si comincia con un piccolo aperitivo vegetale ideato da Francesca: una tartelletta con mousse di funghi e miglio soffiato, un “cinnamon roll” di scarole cotto a vapore e glassato all’uvetta e salsa di soia, un mini dog con fagiolini alla brace, barbecue allo zenzero, maionese alla mostarda e cipolla croccante. Tre assaggi che aprono al viaggio, sintesi perfetta di leggerezza, curiosità e tecnica.

Saluto – Partage Restaurant

Canapé vegetale – Partage Restaurant

Poi arriva il pane, che qui è tutt’altro che un accompagnamento: focaccia all’origano, grissini ai semi e burro aromatizzato alle foglie di rapa e finocchietto selvatico. Un gesto semplice ma simbolico,  il primo incontro tra la terra e la tavola, tra la tradizione e l’idea contemporanea di ospitalità.

Pane e burro – Partage Restaurant

Il menu riflette la stessa filosofia: pochi piatti, mirati, essenziali. Lo sgombro marinato all’aceto di riso, con la sua trasparenza e la leggerezza del consommé di volatili, è un inizio che profuma di mare e di calma.

Sgombro – Partage Restaurant

La tagliatella di gambi di cardoncello con ragout di teste, uva confit e zabaione ai funghi è il piatto della misura: un equilibrio sottile tra essenza e struttura, dove la tecnica diventa rispetto per la materia. La terrina di faraona con mortadella e pistacchi custodisce il sapore della memoria, trasformandolo in eleganza.

Cardoncello – Partage Restaurant

Terrina – Partage Restaurant

Maiale – Partage Restaurant

Il tortello d’anatra con prosciutto di petto, arancia a vivo e jus riporta la cucina al suo respiro più classico, tra intensità e misura. Il percorso si chiude con dolci che hanno il sapore dell’infanzia e la grazia del mestiere: il tiramisù gourmand, la crème brûlée al mais con popcorn caramellati e quel pane e mela che profuma di cognac e di casa.

Tortello – Partage Restaurant

Tiramisù Gourmand – Partage Restaurant

Nel calice, un Chardonnay Coteaux Bourguignons 2023 – Ballard Père et Fils accompagna i piatti come una seconda voce: discreta, luminosa, francese nel portamento e napoletana nel calore. Nulla è casuale. Nemmeno un morso di pane. Tutto nasce dal rispetto per la natura, dai valori trasmessi dai nonni, dal legame con l’orto di famiglia ai Camaldoli, dove Giorgio raccoglie personalmente erbe e stagionali che diventano anima dei suoi piatti.

Questa zona ha scelto me”, racconta. E in quelle parole si legge molto più di un indirizzo: c’è il destino di un giovane chef che ha preferito restare fedele alla misura piuttosto che inseguire la moda, costruendo la propria identità su equilibrio e consapevolezza. La sua è una cucina viva, che cambia insieme alla terra e trova la propria forza nel non volerla ostentare.

Vista sul golfo – Partage Restaurant

Partage è questo: il coraggio del ritorno, la delicatezza di una mano che conosce il mestiere, la pazienza di un ragazzo che ha deciso di scrivere il suo futuro partendo da casa. E mentre le luci di via Orazio si riflettono sul mare, resta la sensazione che in quella calma elegante, in quella rivoluzione gentile, Napoli abbia trovato una nuova voce.

Via Orazio 93/95 – Napoli
Orari: aperto a cena dal lunedì al sabato; pranzo sabato e domenica; chiuso il martedì
Telefono: 388 2568949

 

Scheda del 31 ottobre 2025

partage – Giorgio Vaccaro

di Santa di Salvo

Neanche trent’anni e tante esperienze alle spalle. Heinz Beck, Robuchon, il Four Season del George V, Guy Savoy. Già a 18 anni Giorgio Vaccaro sapeva di voler imparare dai grandi. Così non stupisce che, tornato a Napoli, nel suo piccolo raffinato locale aperto in via Orazio si respiri aria da bistrot parigino. Ma attenti, questo è Partage, condivisione. E la forte impronta familiare fa la differenza. La sorella Francesca in sala con mamma Annalisa, che ha cambiato vita perché coinvolta in questa avventura. Il risultato è un bel debutto, il passaparola ha dato i suoi frutti. Vaccaro ha una formula felice. Piccolo menu (tre di tutto) e prezzi onesti (menu degustazione a 60 euro). A pranzo portate e costi ancora più ridotti. E tutto senza cialtronerie turistiche. Rigore e tecnica negli spaghetti con salsa alle carote, alici e origano, nel fagottello ripieno di cacioricotta con friarielli, interessanti il vitello al burro salato, il maiale con melograno e castagne, la créme brulée al mais e il pain perdu con confettura di mela annurca. Pane di casa, bella atmosfera.

PARTAGE – NAPOLI
Via Orazio, 93
Tel. 388-2568949
Chiusura: domenica sera e martedì
Prezzo medio: 60 euro

2 Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.