Piazzetta Milù a Castellammare: la certezza del piacere, il piacere della certezza


Piazzetta Milu'

Piazzetta Milù:linguine alle vongole, melograno e menta

Piazzetta Milù
Corso Alcide de Gasperi, 23, Castellammare di Stabia NA

Tel. 081 871 5779
www.piazzettamilu.it

I cuochi ormai si dividono in due grandi categorie: quelli che cucina per la tv, la critica e la stampa e quelli che cucinano per i clienti. I primi sono bravi nei cento metri, ma per tenere aperti i loro ristoranti vuoti devon ofare continue marchette con marchi alimentari, sostenerli in pubblico, ignorare il prprio territorio e stare sempre in giro per show cooking, congressi, serate a quattro mani, consulenze, spot eccetera eccetera. I secondi vengono fuori alla distanza, subordinano la tecnica a un progetto di cucina che tiene conto della clientela e riescono a incanalare la propria legittima ambizione nel canale giusto. Nei ristoranti dei primi ci puoi andare una volta l’anno, in quelli dei secondi anche più volte in una settimana perché facendo la spesa al mercato e non dai rappresentanti hanno una proposta varia e la loro creatività è molto più ossigenata dalla vita reale.

Piazzetta Milu'

Piazzetta Milu’, taralli e cialde aglio e olio

Luigi Salomone di Piazzetta Milù appartiene a questa seconda categoria. A nostro giudizio in questo momento è uno dei ristoranti più cpmpleti della Campania. La cucina ha il giusto equiibrio fratradizione e innovazione con spunti molto interessanti sulla materia, l’attenzione al vegetale e, di converso, la decisione di mantenere la brace da cui è partita l’avventura della famiglia Izzo ne fa un posto easy e non complicato. La sala è in continua crescita, come la cantina. Insomma, nella fascia giovanile su piatto e bicchiere è tra i posti più interessanti del momento perché riesce a esprimere l’enorme ricchezza dei prodotti Campania in modo giusto e leggibile per chiunque. Molto frequentato, girano prodotti e cantina che è una meraviglia e, soprattutto, è aperto quasi tutto l’anno. Quindi è un vero ristorante perché di servizio al cliente.

Piazzetta Milu'

Piazzetta Milù. Aperitivo: In alto Focaccia aglio, olio e rosmarino Al centro da sx Cornicione croccante alla marinara / pasta al forno / provolone del Monaco con composta di castagne In basso: Indivia con pane croccante, maionese al limone di Sorrento e anguilla affumicata

La passeggiata dunque iniziale è un insieme di idee carine con rimandi molto diversi che manifestano la visione di una cucina laica, aperta a tutte le influenze e a tutte le tendenze.

Piazzetta Milu'

Piazzetta Milu’

Piazzetta Milu'

Piazzetta Milù: i rocher di interiora

Carina l’idea di un inzuppo nel ragù al posto dell’olio e del burro. Come a dire, si parte da qui.

Piazzetta Milu'

Piazzetta Milù, il ragù come amouse bouche

Seguono una serie di piatti di un pranzo ben equilibrato, di sapore, capace di piacere, con materia prima di altissimo livello e non omologata.

Piazzetta Milu'

Piazzetta Milù, insalata russa di tonno

Piazzetta Milu'

Piazzetta Milù: stocco, prezzemolo e mandorle

Piazzetta Milu'

Piazzetta Milù: Cefalo, zucca, mandarino e capperi

Piazzetta Milu'

Piazzetta Milù scarola e fagioli

Piazzetta Milu'

Piazzetta Milù: costine di agnello laticauda alla brace

Piazzetta Milu'

Piazzetta Milù_ Tartelletta al cioccolato, pinoli, mirtilli fermentati e gelato di pigna del Faito

Piazzetta Milu'

Piazzetta Milù: migliaccio

Piazzetta Milu'

Piazzetta Milù_ Nocciola, zabaglione caldo e porcini

CONCLUSIONE

Piazzetta Milù è un posto dove si è certi di non restare scontenti anche grazie al buon rapporto tra qualità e prezzo. In decine e decine di feedback di clienti e amici non ci sono mai note negative, ma sempre la voglia di ritornare. Viene sostenuto dall’essere baricentrica rispetto alla regione, in effetti massimo in un’ora ci sei ovunque abiti e stai comunque a mezz’ora da Napoli, venti minuti da Sorrento e mezz’ora da Salerno. Dobbiamo solo sperare che a finestra resti aperta al mercato come al mondo.

Piazzetta Milu', vini e champagne

Piazzetta Milu’, vini e champagne

Le foto sono di Francesca Fanny Marino