“D’Orazio – lievitati in cucina”: il fil rouge Puglia-Sicilia in direzione futuro
Regina Margherita di Orazio Chiapparino a San Giovanni Rotondo
Viale Aldo Moro, 114
Tel. 0882 420495 – Cell. +39 331 640 6378
https://www.oraziochiapparinopizzeria.it
Posti all’interno numero 60
Orario di apertura tutti i giorni, – dalle ore 19:30 alle ore 23:00
di Gianfranco Laforgia
Puglia e Sicilia unite dal fil rouge della pizza margherita, per poi ampliarsi in direzione ‘crescita ed innovazione’: è la storia di Orazio Chiapparino, maestro pizzaiolo e artista creativo di pizze d’autore, prelibatezze che portano la sua firma e tocco indistinguibile. Una storia che fonda le sue radici nel tempo, nell’arte che si tramanda e nella passione per la cucina che lievita tra le mani: “Nasco in una famiglia di ristoratori, mio padre era un pizzaiolo e i miei zii erano degli chef, pertanto sono cresciuto respirando odori, sentendo sapori e guardando le mani lavorare e creare pietanze per tante persone” racconta Orazio. “Di conseguenza crescere in un ambiente del genere ha sicuramente influenzato le mie scelte lavorative, essendo affascinantiato dalla ristorazione e dalla curiosità per questo mondo, curiosità che si è trasformata in passione che mi ha spinto a viaggiare e a fare nuove esperienze che, nell’insieme, hanno contribuito a creare il concetto di quello che avrei voluto realizzare” prosegue il maestro pizzaiolo, nel suo racconto.
E il destino poi che fa la sua parte e porta Orazio a trasferirsi dalla Sicilia alla Puglia; un ritorno a casa se si pensa che lo stesso Orazio ha origini pugliesi: “La scelta di stabilirmi in Puglia affonda le radici nelle mie origini pugliesi e nella conoscenza di quella che sarebbe diventata mia moglie, le scelte di vita personale sono diventate anche scelte di vita lavorativa, con l’apertura di un take away della pizza da cui è partita la storia della pizzeria Regina Margherita a San Giovanni Rotondo”. Il fil rouge Puglia-Sicilia si consolida nel gusto, offrendo ai clienti prelibatezze esclusive e di autentica qualità. Basti pensare alla pizza al gusto “Futuro di Cavicione”, che più rappresenta la personalità creativa di Orazio Chiapparino: “Gli ingredienti sono vellutata di cipolla sponsale e fiordilatte, prodotti tipici della Capitanata e acciughe di Trapani, riduzione di olive e pepe.
All’interno di questa pizza si mescolano prodotti della tradizione che danno vita ad elementi nuovi, rivolti verso nuove esperienze e sapori, l’innovazione che guarda al futuro, che poi è quello che più caratterizza nel complesso il mio modo di lavorare, pensare e creare”. La creatività è il motore di una storia che non conosce sosta. Con gli ingredienti della perseveranza, passione e intuito la pizzeria Regina Margherita ne ha fatta di strada. Il lavoro certosino di Orazio porta l’attività ad un’inevitabile evoluzione, di pari passo con l’innovazione della sua brand identity: dalla formula take away diviene una pizzeria di elevato spicco nel settore. La figura di Orazio entra di diritto nel suo naming e nella sua identity, così nasce la pizzeria “Orazio Chiapparino”. Ma l’evoluzione del naming, del concept e della brand identity non finisce qui: dal 2025 prenderà ufficialmente forma “D’Orazio – lievitati in cucina”. E sicuramente ne vedremo delle belle. La qualità di primo livello, che è possibile degustare nelle pizze di Orazio, è attestata anche dai Due Spicchi di Gambero Rosso e dalla menzione per pizzerie eccellenti 50 Top Pizza; riconoscimenti che valgono garanzia. Lo stesso Orazio Chiapparino è stato nominato ambasciatore del gusto: non poteva essere diversamente, perché di adagiarsi e fermarsi non ne vuole proprio sapere. Anzi, studio, aggiornamento, formazione e sperimentazione sono le basi che lo tengono ancorato al presente ma in direzione futuro: “Importanza dei prodotti e rispetto degli stessi.
Da questa premessa tutto si può creare e sperimentare senza stravolgere la tradizione, è un equilibrio non facile da raggiungere. Bisogna conoscere i prodotti, le loro caratteristiche e qualità, la loro storia, a questo va aggiunta una buona dose di fantasia, creatività e sperimentazione: parafrasando la degustazione enologica potremmo dire che ad un primo esame gustativo sentiamo la freschezza dell’innovazione, ma nel finale di bocca rimane il sapore della tradizione. La pizza sta vivendo da un po’ di tempo una fase di cambiamento ed evoluzione, il futuro lo vediamo già nel presente attraverso l’offerta di impasti di tipo diverso e di consistenze diverse, ormai il concetto di un unico tipo di impasto può ritenersi superato perché ognuno di noi quando si siede al tavolo di un ristorante vuole sperimentare e trasformare il momento del pasto in un viaggio attraverso varie esperienze culinarie” afferma Orazio.
Sì, perché nel mondo della pizza e dell’enogastronomia il futuro è adesso. Così, solo rispettando davvero il presente, si pongono le fondamenta per un futuro solido e duraturo. E questo Orazio lo sa bene: “Nel mio lavoro la scelta di prodotti del territorio da sempre sposa in pieno l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità; ognuno di noi nel proprio piccolo deve cercare di dare il proprio contributo, noi lo facciamo con la selezione di prodotti locali e con l’attenzione al packaging, nel rispetto dell’ambiente. È chiaro che quello che accade nel mondo, i cambiamenti climatici e l’impatto che le nostre scelte hanno avuto sulla natura, deve interessare tutti e, sicuramente, riguarda moltissimo anche il mondo della ristorazione. Il consumatore ha sviluppato nel tempo una attenzione e una sensibilità a questi temi e con le sue scelte sostenibili, appunto, condiziona anche il nostro mondo, premiando chi fa scelte in linea con il rispetto dell’ambiente e della natura. La mia pizzeria, come ho già detto, pone particolare attenzione alla scelta di prodotti locali e di stagione e il risultato si traduce in un’interessante esperienza culinaria, che parla di freschezza, qualità e sapori autentici”. Perché “D’Orazio – lievitati in cucina” non è una semplice pizzeria, ma una vera e propria experience culinaria. Da assaporare, degustare, conoscere e scoprire.
Scheda del 7 febbraio 2024
Pizzeria Regina Margherita a San Giovanni Rotondo di Orazio Chiapparino

Pizzeria Regina Margherita
Regina Margherita la pizzeria di Orazio Chiapparino a San Giovanni Rotondo offre al cliente un viaggio tra le eccellenze gastronomiche italiane da degustare sul suo lievitato che ha la forma della classica tonda, del padellino o della “paposcia” un pan briosche da farcire.
Nato in Sicilia,trasferitosi in Puglia, Orazio utilizza solo il meglio della produzione agroalimentare italiana in particolare spicca quella campana: il pomodoro San Marzano Dop, il fior di latte, la mozzarella di bufala campana dop, prodotta per altro a pochi chilometri dal suo locale.

Pizzeria Regina Margherita
Il suo brand, Regina Margherita,nasce nel 2012 nel centro storico della città che ha visto fioriere il culto di San Pio, ma per la sua voglia di crescere Orazio trova locali più ampi e confortevoli a Via Aldo Moro.

Pizzeria Regina Margherita
Quì può far lievito-maturare 48 ore le farine di tipo 1 che danno alla pizza fragranza e struttura.

Pizzeria Regina Margherita
Ed ecco la “paposcia” dedicata alla Calabria con la “Tropea”: Mozzarella fiordilatte, spianata calabra piccante, caciocavallo podolico, nduja e cipolla di Tropea caramellizzata.
Oppure quella realizzata con Stracciatella di Andria, pomodori confit, culatello di Zibello DOP, emulsione di basilico.
Tra le proposte al padellino quella più ricca è con Culatello di Zibello DOP, stracciatella di Andria, composta di fichi pugliesi, scaglie di Grana Padano, perle di aceto balsamico di Modena IGP.
La Campania è rappresentata da ”La Regina si è bruciata”: Pomodoro San Marzano DOP, bufala campana DOP, scamorza affumicata bruciata a cannello.
Per le tonde l’omaggio ai formaggi pugliesi è rappresentato dalla pizza con Crema di caciocavallo podolico, mozzarella fiordilatte, mousse di blu del Gargano, croccante di canestrato, coulis di fichi pugliesi.
L’omaggio alla terra pugliese continua con l’Apulia: Crema di cime di rapa, mozzarella fiordilatte, capocollo di Martina Franca, fonduta di caciocavallo podolico, mandorle tostate.
Ma trova posto anche l’Umbria con la mortadella al tartufo, o la Parmense con il Prosciutto di Parma e la Capitale ci carciofo alla giuria,pancetta croccante e pecorino romano.
Nelle farciture ampio utilizzo di prodotti presidi Slow Food, Dop e IGP.
A completare la proposta gastronomica le pizze dolci.
La Gargano con miele, la crema di ricotta e le arance candite.
O la Sur con crema al mascarpone, gel di caffè e scaglie di cioccolato fondente.
Buona carta dei vini e servizio in sala celere e puntuale.
Pizzeria Regina Margherita
Viale Aldo Moro, 114
San Giovanni Rotondo Fg