Al di sopra delle mode: Pizzeria Trianon da Ciro Leone


Pizzeria Trianon dal 1923

Pizzeria Trianon dal 1923

di Antonella Amodio

Dal 1923 la pizzeria Trianon – in via Pietro Colletta, nel quartiere Forcella di Napoli – prepara la pizza. Il cibo più conosciuto al mondo. E al Trianon si mangia la verace pizza napoletana, a ruota di carro. Un classico: grande ( tanto da strabordare dal piatto ), sottile, soffice ed elastica.

Pizzeria Trianon 1923 - pizzaioli

Pizzeria Trianon 1923 – pizzaioli

Pizzeria Trianon 1923 - Forno piano superiore

Pizzeria Trianon 1923 – Forno piano superiore

Pizzeria Trianon 1923 - Forno

Pizzeria Trianon 1923 – Forno

A curare l’impasto ci pensano i due pizzaioli e proprietari: Angelo Greco e Giuseppe Furfaro.

Pizzeria Trianon 1923 - Fornaio

Pizzeria Trianon 1923 – Fornaio

Pizzeria Trianon 1923 - pizzaiolo

Pizzeria Trianon 1923 – pizzaiolo

Pizzeria Trianon 1923 - Impasto

Pizzeria Trianon 1923 – Impasto

Da trenta anni sono il volto della pizzeria; la ricetta e i procedimenti della famiglia Leone – fondatrice del Trianon – sono nelle loro mani e – con l’aiuto dei collaboratori – sfornano pizze per 350 coperti distribuiti su tre livelli della pizzeria. L’ambiente “vintage”, è reso ancora più affascinante dalle maioliche del maestro Striano alle pareti e dalla presenza dei grossi forni a legna, rivestiti di tessere realizzate con la tecnica dello “spezzato”. Ai tavoli si scorgono volti provenienti da tutto il mondo, nonché avventori locali, che al di là delle mode “pizzose”, non rinunciano al sapore della tradizione.

Pizzeria Trianon 1923 - Sala

Pizzeria Trianon 1923 – Sala

Pizzeria Trianon 1923 - sala

Pizzeria Trianon 1923 – sala

Cominciamo col dire che al Trianon la selezione degli ingredienti per la farcia della pizza, e non solo, è esclusivamente italiana, e nella stragrande maggioranza di provenienza campana. Il fior di latte arriva dai Monti Lattari, la mozzarella di bufala – utilizzata come farcia per un ristretto numero di pizze – è casertana e aderente al Consorzio Dop; così come l’olio extravergine arriva dal Vesuvio e il pomodoro San Marzano è coltivato nel napoletano. Giusto per fare qualche esempio.

Il menù della pizzeria Trianon ruota intorno alle pizze Marinara e Margherita, che qui sono un vero culto: se ne contano infatti ben venti varianti. Dal 1923 ad oggi, la semplice ricetta della popolare pizza classica si è arricchita in seguito alla richiesta delle massaie del quartiere di aggiungere, sul disco di pizza, uno degli ingredienti di casa. Una tradizione lunga quasi cento anni, e che è espressione della vera pizza di Napoli, con ricette che sono negli annali della pizzeria, riproposte anche con piena fedeltà.

Pizzeria Trianon 1923 - Pizza Marinara

Pizzeria Trianon 1923 – Pizza Marinara

Andare al Trianon significa mangiare in primio luogo la pizza Marinara, che fa parte della lista delle “classiche” della pizzeria. È condita con pomodoro, aglio, origano, basilico e olio. La pizza semplice che non delude mai, e dove la sensazione acidula del pomodoro è smorzata dal sapore marcato dell’origano e da quello intenso dell’aglio.

Da provare la Maria Sofia Margherita, preparata con pomodoro, fior di latte di Vico Equense, pecorino romano dop, basilico e olio.

Pizzeria Trianon 1923 - Pizza Maria Sofia Margherita

Pizzeria Trianon 1923 – Pizza Maria Sofia Margherita

L’elenco delle “speciali” comprende le pizze che, un tempo era il popolo del quartiere Forcella a decidere come farcire. Si può scegliere la pizza Gran Trianon Otto Gusti, preparata secondo la fantasia del pizzaiolo; la Siciliana condita con l’aggiunta delle melanzane; la Sostanziosa, che tra gli ingredienti conta la presenza dell prosciutto cotto e delle uova; la pizza Quattro Stagioni con la base di pomodoro, fior di latte di Agerola, olive nere, verdure e prosciutto cotto. E tante altre ancora.

Pizzeria Trianon 1923 - Pizza Quattro Stagioni

Pizzeria Trianon 1923 – Pizza Quattro Stagioni

L’attenzione a quanto viene servito alla Pizzeria Trianon di Napoli si estende anche al vino. Le pizze di Trianon sono accompagnate dal Lacryma Christi Bianco e Rosso, imbottigliato per la famiglia Leone dalla Cantina Olivella, una piccola eccellenza enologica campana di Sant’Anastasia ( Napoli).

Pizzeria Trianon 1923 - Lacryma Christi

Pizzeria Trianon 1923 – Lacryma Christi

Il successo della storica pizzeria Trianon è confermato dall’ apertura negli anni delle sedi di Salerno e Sorrento.

Pizzeria Trianon 1923

Pizzeria Trianon 1923

” Un pezzetto di pasta ( ottenuta con acqua, farina e un pizzico di lievito ) schiacciata da un pizzaiolo, erede di una tradizione che si tramanda da ottant’anni, è il semplice segreto …..” ( cit. riportata sul menù ), che da quattro generazioni conserva tutto il sapore della tradizione.

Pizzeria Trianon 1923 - menu'

Pizzeria Trianon 1923 – menu’

Pizzeria Trianon da Ciro Leone
Via Pietro Colletta , 42 Napoli

Costo pizza Marinara € 3,50
Costo pizza Maria Sofia Margherita € 4,50

8 Commenti

  1. Non ci sono più tornato perché usavano solo bicchieri di plastica.Chissà se hanno cambiato registro.

  2. Antonella che mi fai ricordare. Da giovane bazzicavo proprio in quella zona. Grande Margherita al trianon e poi gelateria al polo nord di fronte e serata al teatro sempre di fronte per la sceneggiata napoletana. Che tempi,!

    1. Caro Enrico la sosta in posti segnati dalla storia, come appunto il Trianon, è sempre carica di fascino e ricordi.

  3. Da ragazzino delle superiori era tappa fissa, ci sono tornato di recente e mi sa che i bei tempi passati con gli amici me la facevano ricordare molto più buona di quanto fosse in realtà.

  4. Ottima, ci sono andato anni fa perché la dirimpettaia (da Michele) aveva la solita coda che mal sopporto :)

  5. Fino a 35/40 anni fa l’impasto delle pizze del Trianon era insuperabile, altro che pizzerie gourmet di oggi ( nessuna pizzeria esclusa ).

  6. “Al di sopra delle mode”

    Questa volta il titolo mi piace: spesso i food blog italiani ESAGERANO per attrarre, forse, lettori distratti o superficiali (che, spesso, si fermano il tempo di consultare l’ennesima classifica).
    È lo stile di scrittura tipico dei food blog italiani, la cui mission principale non è quella di CRITICARE con INDIPENDENZA ma quella di esaltare, incensare, glorificare, mitizzare..ecc…
    Qualcuno potrebbe obiettare che anche l’espressione “Al di sopra della mode” è un titolo che esalta la pizzeria Trianon ma se è vero che questa pizzeria “non segue le mode” e “fa bene” il suo lavoro non viene alterata la realtà ed è un merito del locale da sottolineare… quando viviamo in un’epoca in cui sono molte le pizzerie che si muovono sulla scia delle “MODE GASTRONOMICHE” imperanti.
    _
    Certo dovremmo chiederci e discutere anche su CHI crea, alimenta e fomenta le mode gastronomiche e quanta responssbilità hanno i food bloog italiani:
    ma non è il momento di approfondire
    __
    “AL DI SOPRA DELLE MODE”

    Mi piacerebbe leggere ogni tanto anche:

    Al di sopra delle leggende.
    Al di sopra delle leggende-moda.
    Al di sopra della moda delle leggende.
    Al di sopra delle leggende create dalla comunicazione(del marketing)
    Al di sopra delle mode create dalla comunicazione.
    _
    Al di sopra della comunicazione.
    _
    Al di sopra del marketing… che tutto avvolge e pervade.

    (Lo abbiamo visto anche nel fenomeno dei Pranzi Stampa)

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